Storia del fumetto italiano: differenze tra le versioni
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==Gli anni trenta==
Il successo dell'iniziativa porterà a nuove testate di altri editori come [[Jumbo (settimanale)|''Jumbo'']] della [[Lotario Vecchi]] e [[Topolino (giornale)|''Topolino'']] della [[Casa Editrice Nerbini|Nerbini]],<ref name=":3" /> anch'esse, come il Corriere dei Piccoli, dirette a un pubblico infantile e realizzate con materiale d'importazione. Nel 1930 era esordito [[Topolino]] in Italia sul'''Illustrazione del Popolo'', supplemento della [[Gazzetta del popolo]], e due anni dopo divenne protagonista di una propria testata, il settimanale [[Topolino (giornale)|Topolino]] edito inizialmente dalla [[Casa Editrice Nerbini|Nerbini]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/test/i/illustr_popolo.htm|titolo=FFF - Testate, L'illustrazione del popolo|sito=www.lfb.it|lingua=it|accesso=2017-03-09}}</ref><ref name=":04">{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/test/t/topolino_giorn.htm|titolo=FFF - TOPOLINO giornale|sito=www.lfb.it|lingua=it|accesso=2017-03-09}}</ref> e poi dalla [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]<ref name=":04" />. Il primo settimanale italiano a fumetti pubblicato fu ''[[Jumbo (settimanale)|Jumbo]]'', edito da [[Lotario Vecchi]], apparso in edicola il 17 dicembre [[1932]],
Successivamente nacquero riviste rivolte agli adolescenti, che pubblicavano fumetti d'avventura americani. Il 14 ottobre [[1934]] sempre Nerbini lanciò ''[[L'Avventuroso]],'' prima pubblicazione italiana interamente dedicata ai fumetti d’avventura americani che arrivò a vendere centinaia di migliaia di copie settimanali.<ref name=":06">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/806|titolo=L’Avventuroso|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2017-05-23}}</ref><ref name=":12">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/classic/?19065#|titolo=75 anni fa L'Avventuroso - uBC Fumetti|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=2017-05-24}}</ref> Fu inoltre la prima pubblicazione a presentare le [[Striscia a fumetti|strisce a fumetti]] complete dei [[Balloon|ballon]], ovvero le nuvolette che fino ad allora venivano sostituite da didascalie in rima.<ref name=":12" /> Un mese dopo [[Lotario Vecchi]] fece esordire ''[[L'Audace]]'', che anch'esso pubblicava soprattutto materiale americano e famoso per essere stato uno dei primi giornali per ragazzi a pubblicare fumetti avventurosi statunitensi oltre ad alcune tra le più importanti serie italiane del periodo come [[Virus, il mago della foresta morta]], [[Dick Fulmine]] e altre opere di autori come [[Rino Albertarelli]], [[Federico Pedrocchi]], [[Walter Molino]] e [[Carlo Cossio]].<ref name=":07">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/678|titolo=L'Audace|autore=|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2017-01-23}}</ref> Successivamente la testata viene ceduta a Gian Luigi Bonelli<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2010-10-07/storia-personaggi-numeri-casa-195131.shtml|titolo=Storia, personaggi e numeri della casa editrice Bonelli
Il successo delle testate italiane che pubblicavano fumetti americani seppure italianizzati pose un limite nel [[1938]] il [[regime fascista]] proibendone la pubblicazione con la solo iniziale eccezione di Topolino. La politica [[Autarchia|autarchica]] impose alla stampa una serie di restrizioni, prima fra tutte quella di non pubblicare più fumetti americani che vennero così sostituiti da fumetti italiani. Esempi di questa produzione autarchica sono:
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Con [[Dino Battaglia]], uno dei creatori di ''Asso di Picche'' il fumetto d'autore italiano viene rinnovato sia dal punto di vista narrativo che grafico, con cambiamenti repentini della visuale tra le vignette e un disegno più emotivo e dinamicizzato. Ma l'evento più importante riguardo alla storia del fumetto d'autore moderno, non solo italiano, è da considerarsi l'uscita del capolavoro di [[Hugo Pratt]] ''[[La ballata del mare salato|Una ballata del mare salato]]'', primo episodio del suo più famoso personaggio ''[[Corto Maltese]]''. Viene così inaugurato un nuovo modo di narrare con un fumetto più riflessivo, letterario, di narrativa, in cui le vicende, dal ritmo moderno, si svolgono in ambienti dal sapore [[esotismo|esotico]] e sparsi in tutto il mondo. È il riflesso dell'utopia e di quella ricerca di libertà, avventura dell'autore. Questi due autori approderanno nella loro fase matura su ''Linus''.
Fra le testate storiche, il Corriere dei Piccoli, che negli anni cinquanta aveva messo i fumetti in secondo piano, agli inizi degli anni sessanta decise una inversione di tendenza e comparvero i primi fumetti con le nuvolette<ref name=":62" /><ref name=":016">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/2008|titolo=Corriere dei Piccoli|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2017-08-31}}</ref> pubblicando opere di grandi autori italiani come [[Grazia Nidasio]] ([[Valentina Mela Verde]]<ref>''[[Valentina Mela Verde]]'' di [[Grazia Nidasio]] appare nel 1969 e racconta la vita di una normale famiglia borghese in cui la giovane protagonista affronta i problemi dell'[[adolescenza]].</ref>), [[Hugo Pratt]] (''[[Albi di Corto Maltese#Una ballata del mare salato|Una ballata del Mare Salato]])'' e [[Benito Jacovitti]] ([[Cocco Bill]], [[Zorry Kid]] e [[Jak Mandolino]]),
All'interno del genere western, la Bonelli inaugura altre tre serie di successo: il [[Comandante Mark]] ([[1966]]) della EsseGesse, [[Zagor]] (1961) di [[Guido Nolitta]] e [[Storia del West]] di [[Gino D'Antonio]] (1967). La prima raggiunse un buon successo di vendite<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/persone/persona/148|titolo=Dario Guzzon - EsseGesse|autore=|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=30 gennaio 2017}}</ref> e venne pubblicata ininterrottamente fino al 1990<ref name=":16">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/1917|titolo=Comandante Mark|autore=|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=30 gennaio 2017}}</ref>, la seconda è pubblicato ininterrottamente da oltre cinquant'anni<ref>{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/zagor/?22892&pag=1|titolo=Fantasticando sui 50 anni di Zagor - uBC Fumetti|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=02 febbraio 2017}}</ref> superando i 500 volumi editi<ref>{{Cita web|url=http://shop.sergiobonelli.it/sezioni/10002/fumetti?sortElement=data_pubblicazione,true&page=1&sortDefault=false&exact_match.tag_64=Zagor&tag_0=1&exact_match.tag_92=Zenith%20Gigante&viewType=list|titolo=Fumetti|sito=shop.sergiobonelli.it|accesso=02 febbraio 2017}}</ref> e il protagonista rappresenta uno dei più celebri [[tarzanidi]] italiani<ref>{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/darkwood/dm2_1.htm|titolo=Darkwood Online: Darkwood Monitor N.2|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=02 febbraio 2017}}</ref><ref name=":25">{{Cita news|url=http://www.sergiobonelli.it/sezioni/381/il-mio-nome-e-zagor|titolo=Il mio nome è Zagor|accesso=02 febbraio 2017}}</ref> entrato nella storia del costume italiano<ref name=":018">{{Cita web|url=http://c4comic.it/collezionismo/collezionismo-zagor-lo-spitiro-con-la-scure/|titolo=Zagor, lo spirito con la scure|sito=c4comic.it|accesso=02 febbraio 2017}}</ref> mentre l'ultima, Storia del West, una prima rappresentazione realistica del periodo western, è ritenuta una delle serie a fumetti western migliori del periodo<ref>{{Cita web|url=http://www.collezionismofumetti.com/fumetti.php?idx=51|titolo=Collana RODEO|sito=www.collezionismofumetti.com|lingua=it|accesso=2017-01-20}}</ref> che ha consacrato il suo creatore come uno dei maestri del fumetto italiano<ref name="sdw">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/sdw/desc.htm|titolo=Storia del West|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=2017-01-20}}</ref>.
Con la messa in discussione dei vecchi canoni della società nasce la figura dell'eroe negativo, dalla personalità forte e ingegnosa, che non si riconosce nell'ordine sociale esistente e per questo assume atteggiamenti [[Anarchismo|anarcoidi]]. Questo [[antieroe]] si maschera per non farsi riconoscere mentre commette senza scrupoli le sue attività criminose ed è il protagonista del [[Fumetto nero italiano|fumetto nero]], il quale prende ispirazione dal francese ''[[Fantax (fumetto francese)|Fantax]]'', creato nel 1945 da [[Marcel Navarro]] e [[Pier Mouchotte]]. Questo nuovo genere esordisce con il personaggio di [[Diabolik]], un criminale spietato, ladro e assassino, che debutta nelle edicole nel [[1962]]<ref name=":18">{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/film/1965/thrilling/|titolo=Thrilling (1965)|cognome=|nome=|sito=mymovies.it|accesso=2016-11-04}}</ref><ref name=":23">{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/pers/d/diabolik.htm|titolo=FFF - Fumetto, DIABOLIK|sito=www.lfb.it|accesso=2016-11-04}}</ref>, proponendo un ribaltamento della [[morale]] corrente in contro tendenza rispetto al [[moralismo]] degli altri fumetti dell'epoca e il cui successo è tale da far nascere un genere insieme a [[Kriminal]], [[Satanik]] e a portare alla creazione di numerosi [[epigoni]] più o meno simili nelle caratteristiche come [[Fantax (fumetto italiano)|Fantax]], [[Demoniak]] o [[Sadik]]<ref name=":017">{{Cita web|url=http://www.atmosphereblog.com/il-fumetto-in-italia-parte-prima/|titolo=Il Fumetto In Italia Prima Parte - A T M O S P H E R E|sito=www.atmosphereblog.com|accesso=2016-11-04}}</ref>, oltre che a parodie come [[Cattivik]] di [[Bonvi]] ([[1965]])<ref>{{Cita web|url=http://www.slumberland.it/contenuto.php?id=12|titolo=Cattivik, il nero genio del male di Bonvi, Silver, Bonfatti|sito=www.slumberland.it|accesso=2016-11-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.scanner.it/strips/cattivik3628.php|titolo=Cattivik e il fumetto nero - Chi? Come? Dove? Quando? Perché? - Un excursus dell'oscuro antieroe|sito=www.scanner.it|accesso=2016-11-04}}</ref> o ''[[Paperinik]] (''1969) e influenzando anche il [[cinema]] che produrrà trasposizioni direttamente ispirate ai personaggi principali del genere come ''[[Diabolik (film)|Diabolik]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=7336|titolo=Diabolik (1967)|cognome=|nome=|sito=mymovies.it|accesso=2016-11-04}}</ref>, ''[[Kriminal (film)|Kriminal]]'' o [[Satanik (film)|Satanik]]<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=21578|titolo=Satanik (1968)|cognome=|nome=|sito=mymovies.it|accesso=2016-11-04}}</ref>, che [[Parodia|parodie]] come ''[[Arriva Dorellik]] (1967'')<ref name=":65">{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/film/1968/arrivadorellik/|titolo=Arriva Dorellik (1968)|cognome=|nome=|sito=mymovies.it|accesso=2016-11-04}}</ref> o [[Thrilling (film)|Thrilling]] (1965)<ref name=":18" />. La moda però non sarebbe durata a lungo e, fatto salva le eccezioni di Diabolik, Kriminal e Satanik, gli altri epigoni ebbero vita breve<ref name=":52">{{Cita news|autore=|url=http://www.afnews.info/wordpress/2009/09/19/la-stagione-dei-fumetti-neri-al-cinema/|titolo=La stagione dei fumetti neri al cinema - afnews.info|pubblicazione=afnews.info|data=2009-09-19|accesso=2016-11-04}}</ref>. Da notare la presenza di protagoniste femminile e non più solo comprimarie dell'eroe come ''Satanik'', ideata nel 1964 da Magnus e Bunker, donna fredda e crudele ma anche ''[[Valentina (fumetto)|Valentina]]'',
Sul finire del decennio comparvero prima ''[[Sturmtruppen]]'' ([[Bonvi]], 1968), un [[fumetto]] comico satirico ambientato al [[Fronte (guerra)|fronte]] e raffigurazione [[Satira|satirica]] della [[seconda guerra mondiale]] spesso con tratti surreali<ref>{{Cita fumetto|testi=[[Bonvi]]|titolo=Sturmtruppen|numero=1|editore=Arnoldo Mondadori Editore|data=2015|pagina=5|ISBN=978-88-6926-237-1}}</ref> che fu il primo fumetto italiano realizzato nel formato a [[strisce giornaliere]] e che per molto tempo ha goduto di vasta popolarità non solo in Italia<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/5061|titolo=paese sera|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=21 giugno 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/b/bonvi.htm|titolo=FFF - BONVI|sito=www.lfb.it|accesso=21 giugno 2017}}</ref> ma anche all'estero<ref name=":021">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/6777|titolo=Sturmtruppen|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=21 giugno 2017}}</ref> e poi ''[[Alan Ford]]'' ([[Max Bunker]] e [[Magnus (fumettista)|Magnus]], 1969) una serie fortemente innovativa edita dall'[[Editoriale Corno]], che propose un fumetto umoristico con elementi satirico e grotteschi nel quale vari sottogeneri come lo spionistico, l'horror e la denuncia sociale trovano spazio fondendosi fra loro in un periodo nel quale il fumetto si caratterizzava invece per l'appartenenza a uno specifico genere senza contaminazioni<ref name=":182">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/italia/?22866&pag=1|titolo=Cinquecento di questi Alan! 1/6|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=2016-12-14}}</ref><ref name=":26">{{Cita web|url=http://c4comic.it/collezionismo/collezionismo-alan-ford/|titolo=Alan Ford|sito=c4comic.it|accesso=2016-09-30}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/alan-ford/|titolo=Alan Ford nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|accesso=29 settembre 2016}}</ref><ref name=":162">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/enciclopedia/alanford/|titolo=Alan Ford (Gruppo T.N.T.) - uBC "Enciclopedia online del fumetto"|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=29 settembre 2016}}</ref><ref name=":82">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/persone/persona/42|titolo=Luciano Secchi|autore=|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2016-12-14}}</ref> e che raggiunse in breve un considerevole successo di pubblico e di critica<ref name=":162" /><ref name=":019">{{Cita web|url=http://www.slumberland.it/contenuto.php?id=7|titolo=Alan Ford - Popolare fumetto sulla scalcinata agenzia investigativa Gruppo T.N.T.|sito=www.slumberland.it|accesso=29 settembre 2016}}</ref> venendo pubblicato per oltre quaranta anni<ref name=":26" />.
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==Anni novanta==
''[[Dylan Dog]]'' di [[Tiziano Sclavi]] edito da Bonelli ed esordito nel 1986, raggiunse nei primi anni novanta una popolarità notevole<ref>{{Cita web|url=http://www.slumberland.it/contenuto.php?id=2|titolo=Dylan Dog, fumetto cult ed horror d'autore|sito=www.slumberland.it|accesso=2017-10-23}}</ref> arrivando a vendere mezzo milione di copie al mese e venendo più volte ristampato in altre collane<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/cultura/2016/09/26/news/dylan_dog_anniversario-148561508/|titolo=Dylan Dog compie trent'anni. E il 'papà' ci regala una nuova serie|pubblicazione=Repubblica.it|data=26 settembre 2016|accesso=9 gennaio 2017}}</ref> divenendo il secondo fumetto più venduto in Italia dopo [[Tex (fumetto)|Tex]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.fumettologica.it/2014/06/quanto-vendono-i-fumetti-bonelli-i-dati-2014/|titolo=Quanto vendono i fumetti Bonelli: i dati 2014|pubblicazione=Fumettologica|data=16 giugno 2014|accesso=9 gennaio 2017}}</ref>. Sulla scia del successo della serie esordì una pletora di epigoni di genere horror, non sempre di elevata qualità, destinata a vita breve. Il genere dei fumetti [[Orrore (genere)|horror]] finì all'attenzione dei media per una interrogazione parlamentare<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/10/19/horror-vietato-ai-minori-deputati-contro-sado.html|titolo='HORROR VIETATO AI MINORI' DEPUTATI CONTRO I SADO - FUMETTI - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2017-10-23}}</ref> allo scopo di «''tutelare i minori dalla violenza morale che viene perpetrata nei loro confronti, sia coi fumetti che coi racconti''» e chiedendo «''una ricognizione più precisa delle case editrici, degli autori, e anche ispezioni nelle edicole''»<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.fumettologica.it/2013/10/il-ritorno-dei-fumetti-di-splatter/|titolo=Il ritorno dei fumetti (di) Splatter - Fumettologica|pubblicazione=Fumettologica|data=2013-10-23|accesso=2017-10-23}}</ref> e che portò a vietare ai minori alcune testate come [[Splatter (rivista)|''Splatter'']] e [[Mostri (rivista)|''Mostri'']] edite dalla Acme. Il successo di Dylan Dog si mantenne nel corso del decennio consolidando una realtà editoriale, la Bonelli, che era già sul mercato dagli anni quaranta, facendo da traino non solo per le altre pubblicazioni della casa editrice che esordirono in quegli anni come [[Nathan Never]] -
Nel 1995 esordisce la serie di [[Rat-Man]] di [[Leo Ortolani]], parodia del fumetto supereroistico americano, destinato a un duraturo successo, accolto con favore da pubblico e critica e diventando in pochi anni un fenomeno di culto<ref>Nel 2001 è risultato tale da un sondaggio del [[Corriere della Sera]] e in una votazione fra gli appassionati di fumetto condotta presso varie fumetterie in Italia.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/primo_piano/liv_primo_a4.20010118164500.shtml|titolo=E’ Rat-Man il fumetto italiano più amato|accesso=15 marzo 2017}}</ref>, considerato uno dei personaggi più riusciti e umoristici del panorama fumettistico italiano<ref>{{cita web|url=http://www.attracco.it/rat-man.html|titolo=Rat-Man|sito=Attracco.it|accesso=7 novembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130212132218/http://www.attracco.it/rat-man.html|dataarchivio=12 febbraio 2013}}</ref><ref name=":11">{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/06/19/rat-man-eroe-quasi-per-caso.html?ref=search|titolo=Rat-man, eroe quasi per caso|editore=La Repubblica|data=19 giugno 2003|accesso=7 novembre 2012}}</ref>.
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Dopo una crisi del fumetto negli [[Anni 1980|anni ottanta]] verso l'inizio degli [[Anni 1990|anni novanta]] avviene una ripresa, grazie alla rinascita dell'interesse verso i supereroi del fumetto americano, in particolare col nuovo ciclo di avventure di [[Batman]], scritte da [[Frank Miller]]{{senza fonte}}; i diritti per pubblicare alcuni fumetti della [[Marvel Comics|Marvel]] vennero poi acquisiti alla fine degli anni ottanta dalla [[Star Comics]] seguita da altri editori come [[Comic Art]], [[Play Press]] e [[Max Bunker Press]], che pubblicarono analoghe serie americane della Marvel e della [[DC Comics]] fino a quando la [[Marvel Comics]] non decise di riprendersi i diritti e di fondare una propria filiale italiana, la [[Marvel Italia]] nel [[1993]].<ref name=":114">{{Cita web|url=http://comics.panini.it/chi-siamo/curiosita/|titolo=Panini Italia: Curiosity|sito=comics.panini.it|accesso=17 febbraio 2017}}</ref> Nel 1996 la Marvel americana acquisì la [[Panini (azienda)|Panini]] e la fuse con la Marvel Italia fondando la [[Panini S.p.A.]].<ref name=":029">{{Cita web|url=http://comics.panini.it/chi-siamo/la-storia/|titolo=Panini Italia: History|sito=comics.panini.it|accesso=17 febbraio 2017}}</ref>
I [[manga]], ovvero i fumetti giapponesi, presenti saltuariamente nel decennio precedente soprattutto in pubblicazioni per bambini a seguito del successo dei cartoni animati, incominciarono a essere pubblicati in maniera più organica da editori come la [[Granata Press]] di [[Luigi Bernardi]], il quale importò dagli Stati Uniti la serie [[Akira (manga)|Akira]] di [[Katsuhiro Otomo]] e incominciò a presentare in Italia il fumetto giapponese su due testate ''Zero'' e ''[[Mangazine]]'' che riscontrarono un buon successo<ref>{{Cita web|url=http://www.luigibernardi.com/editoria/case-editrici/granata-press/manga-periodici/|titolo=Granata Press {{!}} Manga-periodici {{!}} Editoria {{!}} Luigi Bernardi {{!}} Associazione Culturale Luigi Bernardi|sito=www.luigibernardi.com|accesso=2017-10-23}}</ref> presentando serie come [[Ken il guerriero]] e [[Patlabor]] che in seguito si sarebbero guadagnate testate autonome<ref>{{Cita web|url=http://www.luigibernardi.com/editoria/case-editrici/granata-press/manga-periodici/zero/|titolo=Zero {{!}} Granata Press {{!}} Editoria {{!}} Luigi Bernardi|sito=www.luigibernardi.com|accesso=2017-10-23}}</ref>
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