Storia dell'Associazione Sportiva Roma: differenze tra le versioni

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L'insofferenza dei tifosi sui risultati altalenanti, e la mancanza di vittorie nelle competizioni disputate, spinsero il presidente a prendere la sofferta decisione di sostituire Mazzone. Al suo posto venne preso l'argentino [[Carlos Bianchi]], che in precedenza aveva vinto la [[Coppa Intercontinentale]] col [[Vélez Sársfield]].<ref>{{cita|Izzi, Valitutti|p. 222}}.</ref>
 
La [[Associazione Sportiva Roma 1996-1997|stagione]] tuttavia, condizionata anche da acquisti fallimentari (solo [[Vincent Candela]] e [[Damiano Tommasi]] lasceranno il segno nella squadra capitolina), si rivelò disastrosa: la Roma scivolò ben presto nella seconda metà della classifica, mentre in [[Coppa Italia 1996-1997|Coppa Italia]] venne eliminata dal {{Calcio Cesena|N}}. Sensi esonerò Bianchi solo dopo l'ennesima sconfitta e alla guida della squadra venne chiamato [[Nils Liedholm]], il quale, supportato dall'allenatore della primavera [[Ezio Sella]], rieuscìriuscì ad ottenere la salvezza e il dodicesimo posto in classifica.<ref>{{cita|Izzi, Valitutti|p. 224}}.</ref>
 
Nella [[Associazione Sportiva Roma 1997-1998|stagione successiva]] Franco Sensi decise di rifondare la squadra affidandola al boemo [[Zdeněk Zeman]], il quale, nella sua prima stagione, terminò al quarto posto. Nel [[Associazione Sportiva Roma 1998-1999|1998-1999]] la Roma prelevò il centrocampista russo [[Dmitrij Aleničev]], che fu tuttavia affiancato da altri acquisti non di pari valore come [[Ivan Tomić]], [[Gustavo Bartelt]] e [[Fábio Júnior]] (quest'ultimo pagato 30 miliardi di lire), i quali diminuirono di fatto la qualità generale della rosa a disposizione di Zeman, con conseguente quinto posto in [[Serie A 1998-1999|Serie A]] e eliminazione agli ottavi sia in [[Coppa Italia 1998-1999|Coppa Italia]] sia in [[Coppa UEFA 1998-1999|Coppa UEFA]].<ref name=cor7/>