Gruppo Alpha: differenze tra le versioni

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=== Operazioni estere ===
 
Presto, l'Alpha fu incaricato di missioni che superarono di gran lunga il suo scopo ufficiale e primario, ovvero la sicurezza nazionale. Il 27 dicembre 1979 avvenne quella che è ad oggi, la prima missione del Gruppo. L'allora leader sovietico, Leonid Brezhnev, lanciò a sorpresa, un intervento militare con l'intento di rovesciare l'allora regime nella Democratica Repubblica dell'Afghanistan. Le forze sovietiche, inclusi commando del KGB, ovvero alcuni operatori dell'Alpha e Vympel, si infiltrarono nel paese in totale segreto, fingendosi guardie di sicurezza dell'Ambasciata sovietica. I commando furono abili e veloci a rendere sicuri svariate istituzioni governative in tutta Kabul. Quelle istituzione includevano: il Ministero dell'Interno; il quartier generale del KHAD, il servizio di intelligence dell'Afghanistan; il Ministero della Difesa (il Darul Aman Palace); e il Tajbeg[[palazzo PalaceTajbeg]], dove in quell'occasione ci fu un pesante assalto armato degli operatori durato circa 34 minuti, che vide la neutralizzazione di più di 200 militari afghani, e il successivo assassinio del Presidente Hafizullah Amin, di sua moglie e del suo giovane figlio. L'assalto al Tajbegpalazzo PalaceTajbeg è conosciuto con il nome di Operazione Storm-333, che coinvolse non solo 24 uomini del Gruppo Alpha e Vympel, ma anche il supporto dell'VDV, ovvero il corpo militare indipendente dei paracadutisti d'assalto aviotrasportate. All'Alpha fu dato il comando di vestirsi con uniformi afghane, seguendo gli ordini di Grigory Boyarinov, comandante della Scuola per Operazioni Speciali del Dipartimento 8 del KGB. Fu lo stesso Boyarinov a dare l'ordine ai commando di uccidere ogni possibile testimone, e fu ucciso lui stesso da fuoco amico, poiché scambiato per un militare afgano durante l'assedio al Tajbeg Palace. Questa, più che altro, fu la versione ufficiale data alla strana morte di Boyarinov. Stando a quanto riferito da fonti russe, i membri del Gruppo erano personale altamente addestrato, portando a termine un'operazione assai complessa nei migliori dei modi, perdendo solo due uomini durante l'assalto. Il grande successo dell'Operazione Storm-333 si vide nel lungo termine, tant'è che diede inizio all'invasione sovietica in Afghanistan durata ben dieci anni, e, come confermato, il Gruppo Alpha fu utilizzato per tutta la durata della guerra.
 
Sei anni dopo, nell'Ottobre del 1985, l'Alpha fu inviato presso Beirut, in Libano, in quel periodo devastata dalla guerra. Il Cremlino fu informato del rapimento di quattro diplomatici sovietici da parte del famoso gruppo di miliziani della Fratellanza Mussulmana, famosi per aver portato a termine svariati attacchi terroristici. Quando l'Alpha arrivò a Beirut, uno degli ostaggi era già stato ucciso. Attraverso un network sofisticato del KGB, che includeva contatti di varia natura, gli operatori furono in grado di identificare tutti i miliziani coinvolti, ma non solo, rintracciarono anche tutti i loro famigliari. Una volta identificati, l'Alpha decise di rapirli, e, seguendo fedelmente la politica sovietica, ovvero, non si negozia con i terroristi, alcuni ostaggi furono mutilati (uno degli ostaggi fu anche castrato), e parti del loro corpo inviati ai miliziani. Il messaggio era chiaro: o rilasciate gli ostaggi o vi uccideremo tutta la famiglia. Quando alla fine i miliziani ricevettero anche delle teste mozzate, i terroristi decisero di rilasciare subito i diplomatici. Quella decisione estrema funzionò perfettamente, e per un periodo di 20 anni, non ci fu nessun caso di ufficiale sovietico o russo rapito da alcun gruppo paramilitare o terrorista.