Gruppo Alpha: differenze tra le versioni
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=== Operazioni estere ===
Presto, l'Alpha fu incaricato di missioni che superarono di gran lunga il suo scopo ufficiale e primario, ovvero la sicurezza nazionale. Il 27 dicembre 1979 avvenne quella che è ad oggi, la prima missione del Gruppo. L'allora leader sovietico, Leonid Brezhnev, lanciò a sorpresa, un intervento militare con l'intento di rovesciare l'allora regime nella Democratica Repubblica dell'Afghanistan. Le forze sovietiche, inclusi commando del KGB, ovvero alcuni operatori dell'Alpha e Vympel, si infiltrarono nel paese in totale segreto, fingendosi guardie di sicurezza dell'Ambasciata sovietica. I commando furono abili e veloci a rendere sicuri svariate istituzioni governative in tutta Kabul. Quelle istituzione includevano: il Ministero dell'Interno; il quartier generale del KHAD, il servizio di intelligence dell'Afghanistan; il Ministero della Difesa (il Darul Aman Palace); e il
Sei anni dopo, nell'Ottobre del 1985, l'Alpha fu inviato presso Beirut, in Libano, in quel periodo devastata dalla guerra. Il Cremlino fu informato del rapimento di quattro diplomatici sovietici da parte del famoso gruppo di miliziani della Fratellanza Mussulmana, famosi per aver portato a termine svariati attacchi terroristici. Quando l'Alpha arrivò a Beirut, uno degli ostaggi era già stato ucciso. Attraverso un network sofisticato del KGB, che includeva contatti di varia natura, gli operatori furono in grado di identificare tutti i miliziani coinvolti, ma non solo, rintracciarono anche tutti i loro famigliari. Una volta identificati, l'Alpha decise di rapirli, e, seguendo fedelmente la politica sovietica, ovvero, non si negozia con i terroristi, alcuni ostaggi furono mutilati (uno degli ostaggi fu anche castrato), e parti del loro corpo inviati ai miliziani. Il messaggio era chiaro: o rilasciate gli ostaggi o vi uccideremo tutta la famiglia. Quando alla fine i miliziani ricevettero anche delle teste mozzate, i terroristi decisero di rilasciare subito i diplomatici. Quella decisione estrema funzionò perfettamente, e per un periodo di 20 anni, non ci fu nessun caso di ufficiale sovietico o russo rapito da alcun gruppo paramilitare o terrorista.
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