===Gli inizi===
Nel 1957 svolge le sue prime attività manicomiali a Venezia, sull'[[San Clemente (isola)|isola di San Clemente]]; deluso dal metodo ivi praticato, fortemente organicista e discendente diretto della vetusta psichiatria ottocentesca, nel 1960 si reca a Padova, per studiare e lavorare con [[Ferdinando Barison]]; abbattendo i muri di reparto, egli dimostra un approccio innovativo nel rapporto con i pazienti.<ref>{{Cita news|autore=Stelio Martini|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/wp-content/uploads/1964/05/autogovernoorig.pdf|titolo=L'autogoverno li strappa alla fossa dei serpenti|pubblicazione=Il Giorno|data=24 maggio 1964}}</ref> Nel 1963 è a [[Kreuzlingen]], nel [[Sanatorium Bellevue]] fondato da Ludwig Binswanger, ed all'epoca diretto dall'omonimo [[Ludwig Binswanger|nipote]], padre dell'[[analisi esistenziale]].<ref>Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016</ref> Qui ha modo di esperire in prima persona la prassi terapeutica applicata e perfezionata dallo psichiatra [[Fabrizio Napolitani]], teorico dell'analisi di gruppo. La pratica terapeutica di Napolitani prevedeva la trasformazione dei pazienti da oggetti di cura a soggetti capaci di comunicazione, socializzazione e organizzazione della vita comunitaria. L'esperienza prosegue in Italia, dove Fagioli entra a far parte del gruppo di medici della Comunità Terapeutica creata nel 1963 da Napolitani a Roma. Nel 1972, grazie all'interessamento dello psicoterapeuta e psicoanalista Luigi Antonello Armando, la casa editrice [[Armando Editore]] pubblica il volume "Istinto di morte e conoscenza: pensieri di psicoanalisi" (poi soltanto "Istinto di morte e conoscenza", come d'ora innanzi verrà citato). Il testo aveva iniziato a circolare in forma dattiloscritta già alla fine del 1970, configurandosi come il risultato di ricerche iniziate negli anni di Padova, e parzialmente consegnate ad alcuni articoli preparatori, tra i quali principalmente "Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica"<ref>Fagioli M, "Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica", in “Il sogno della farfalla”, 3, 2009, pp. 9-22.</ref>. Due anni dopo, nel 1974, insieme al suddetto Armando ed altri autori, contribuisce al volume "Il potere della psicoanalisi: documenti sulla storia della istituzione psicoanalitica in Italia dal 1969 al 1973"; si tratta di una denuncia delle dinamiche di potere insite nel training analitico, perno della formazione degli psicoanalisti italiani secondo le regole della [[Società Psicoanalitica Italiana]].<ref>{{Cita libro|titolo=Il potere della psicoanalisi: documenti sulla storia della istituzione psicoanalitica in Italia dal 1969 al 1973|autore=AA. VV.|editore=Armando Armando|città=Roma|anno=1974}}</ref> Le affermazioni contenute in tale volume, costituenti per la [[Società Psicoanalitica Italiana]] oltraggio all'istituzione, costano nel 1976 a Fagioli ed Armando l'espulsione dalla [[Società Psicoanalitica Italiana|Società]] stessa<ref>{{Cita news|autore=Serena Rossetti|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=76|titolo=Questi due mi danno l’angoscia|pubblicazione=L’Espresso|data=15 febbraio 1976|accesso=16 maggio 2018|formato=pdf|citazione=La settimana scorsa gli iscritti alla Società psicanalitica italiana […] hanno deciso a stragrande maggioranza di espellere due soci […] Massimo Fagioli [e] Luigi Antonello Armando. […] Imputazione per entrambi di essere autori, insieme con altri, del libro “Il potere della psicoanalisi” che mette sotto accusa la struttura gerarchica e di potere della Spi, contesta il metodo di formazione degli analisti e contiene la prima denuncia, corredata di documenti, delle resistenze opposte dalla Società italiana di psicoanalisi a ogni tentativo di riforma}}</ref>; all'espulsione contribuirono comunque in gran misura anche le tesi, antitetiche rispetto all'ortodossia freudiana, che Fagioli aveva avanzato in "Istinto di morte e conoscenza".<ref>{{Cita libro|titolo=Storia della psicoanalisi in Italia dal 1971 al 1996|autore=Luigi Antonello Armando|editore=Nuove Edizioni Romane|città=Roma|anno=1997, p. 98, p. 101 n. 9, pp. 95 - 137}}</ref> "Istinto di morte e conoscenza", insieme ai successivi "La marionetta e il burattino" (1974) e "Psicoanalisi della nascita e castrazione umana" (1975) (poi "Teoria della nascita e castrazione umana", come d'ora innanzi verrà citato) contengono quella che Fagioli chiamerà in seguito [[teoria della nascita]].
===La nascita dell'Analisi Collettiva===
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