Postumia (comune): differenze tra le versioni
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Per lunghi secoli appartenuta al ducato austriaco della [[Carniola]], Postumia iniziò a prosperare nel [[XIX secolo]] con l'avvento della [[Ferrovia Meridionale|ferrovia Vienna-Lubiana-Trieste]] che permise un maggiore sfruttamento delle risorse turistiche del circondario. In seguito alla [[prima guerra mondiale]] e alla dissoluzione dell'[[Impero austro-ungarico]] la città passò nel [[1921]] al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<ref>{{cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?istat=032708|titolo=Storia ISTAT del Comune 032708 Postumia Grotte}}</ref> assieme al resto della [[Venezia Giulia]].
Durante il periodo di appartenenza all'Italia fece parte della provincia di Trieste e si trovò nei pressi del confine con il [[Regno di Jugoslavia|Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]] (poi divenuto Jugoslavia), che era posto pochi chilometri più ad est, nella località di [[Caccia (Postumia)|Caccia]] (''Kačja
Nel [[1947]] Postumia fu ceduta alla [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]], seguendone le sorti fino alla dichiarazione di indipendenza della [[Slovenia]] nel [[1991]]. Il territorio comunale attualmente comprende anche la località di Planina alla Grotta / [[Planina (Postumia)|Planina]], che durante l'occupazione dal 1941 al 1943 ha fatto parte come comune autonomo della [[Provincia di Lubiana|Provincia Italiana di Lubiana]].
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