Augusta Leigh: differenze tra le versioni
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[[File:Hon. Augusta Leigh.jpg|thumb|Augusta Maria Leigh]]
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== Byron ==
Augusta incontrò per la prima volta il suo parente più stretto, il fratellastro, George Gordon Noel, VI Barone di [[Byron]], quando era studente alla [[Harrow School]]. Essi si videro raramente, pur avendo un intenso rapporto epistolare. Divenne la sua principale confidente, soprattutto sulle dispute che il poeta aveva regolarmente con la madre, Lady Catherine Gordon, data la loro incompatibilità di carattere. La corrispondenza, iniziata nel 1804, si interruppe durante il viaggio di due anni "il [[Grand tour]]" in Oriente di Lord Byron (giugno 1809 - luglio 1811). Riprese quando Augusta inviò le sue condoglianze per la morte di Lady Catherine, avvenuta nel mese di luglio del 1811, pochi giorni prima del ritorno del figlio nel Regno Unito. Da quel momento gli incontri divennero frequenti, specie durante il periodo londinese del poeta. Il loro rapporto diventa una vera relazione d'amore nel luglio del 1813 come testimoniano le lettere di Lord Byron alla sua amica Lady Melbourne. Bisogna considerare che il matrimonio tra "Gus" (la contrazione del nome Augusta, così il poeta la chiamava affettuosamente, dato anche il doppio senso con goose, cioè oca) ed il marito era il classico matrimonio combinato tanto in voga nella "upper class", inoltre il poeta era molto avvenente e dotato di eloquio fluente tanto da risultare irresistibile alle donne. Augusta aveva comunque rifiutato di lasciare il marito per fuggire con Byron per amore per i figli. Nel mese di aprile 1814 Augusta diede alla luce la sua quartogenita, chiamata Medora in onore della protagonista del poema ''[[Il corsaro (Byron)|Il corsaro]]''; Elizabeth Medora Leigh (1814 – 1849) sembra fosse frutto della sua relazione con il poeta, infatti pochi giorni dopo la nascita, Byron si recò a casa della sorellastra a Swynford Paddocks, Six Mile Bottom, Cambridgeshire, per vedere la bambina, e scrisse, in una lettera a Lady Melbourne, sua confidente: "it is not an Ape and if it is, that must be my fault.
Il poeta durante il suo esilio, restò sempre in contatto epistolare con Augusta a cui dedicò varie poesie. <ref>''[https://en.wikisource.org/wiki/The_Works_of_Lord_Byron_%28ed._Coleridge,_Prothero%29/Poetry/Volume_4/Stanzas_to_Augusta Stanzas to Augusta]'' e ''[https://en.wikisource.org/wiki/The_Works_of_Lord_Byron_%28ed._Coleridge,_Prothero%29/Poetry/Volume_4/Epistle_to_Augusta Epistle to Augusta] (1816).</ref>.
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