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[[Image:Sovere panorama.JPG|330px|left|thumb|panorama]]
'''Sovere''' è un comune di 5.295 abitanti della [[provincia di Bergamo]].
 
Situato nella [[Val Borlezza]], dista 38 chilometri dal capoluogo orobico.
 
==Aspetti geografici==
 
Il territorio comunale si sviluppa lungo il corso del torrente [[Borlezza]], nell’omonima valle, ed è composto dalle frazioni Piazza e Sellere, sulla sinistra orografica della valle, e dal nucleo abitativo di Sovere.
 
Questo a sua volta è formato da due borghi posti sulle opposte rive del torrente Borlezza: il Borgo San martino, posto sulla destra orografica, ed il Borgo San Gregorio sulla sinistra.
 
Il tutto inserito in un contesto dall’alto valore naturalistico, con numerose montagne circostanti che offrono la possibilità di numerose escursioni adatte ad ogni tipo di utente, con paesaggi mozzafiato sull’intera vallata, nonché sul vicino [[Lago d’Iseo]].
 
==Cenni storici==
 
Le origini del paese risalgono all’[[impero romano|epoca romana]], come confermano recenti ritrovamenti di monete ed altro materiale risalente a quel periodo. Pare difatti che i Romani utilizzassero la zona per controllare lo sbocco della stessa valle Borlezza verso la [[Val Camonica]], centro nevralgico dei trasporti e dei commerci.
 
Al termine della dominazione romana, il paese subì le scorrerie di alcune tribù “barbare”, tra cui gli Alani e gli Ungari, che perpetrarono saccheggi ai danni della popolazione, la quale dovette subire anche una serie impressionante di pestilenze e terremoti.
 
Tuttavia il primo documento scritto che attesta l’esistenza del toponimo di Sovere risale all’anno [[837]], quando viene indicato come ''Suberas''. Qualche anno più tardi nei documenti il nome appare traslato in ''Suare'', fino ad assumere l’attuale denominazione.
 
Il territorio, dopo essere passato sotto la dominazione [[Longobardi|longobarda]] prima, e del [[Sacro Romano Impero]] poi, fu ceduto al vescovo della città di [[Bergamo]] come riconoscimento dei favori compiuti in sede dei trattati di pace, con un editto redatto nel [[1168]].
 
I secoli seguenti, in pieno periodo [[medioevo|medievale]], videro il paese al centro delle dispute fratricide tra [[guelfi]] e [[ghibellini]]. A tal periodo risale un castello, posto ai margini del centro abitato, di proprietà della famiglia Foresti.
Gli scontri ebbero il loro apice nel corso del [[XIV secolo]], e terminarono soltanto con l’annessione del territorio alla [[Repubblica di Venezia]].
Nei secoli successivi il paese seguì le sorti del resto della provincia di Bergamo.
 
==Da visitare==
 
Numerosi sono le costruzioni degne di nota, tra cui i numerosi palazzi dislocati su tutto il territorio comunale. Il principale è '''Palazzo Venturi''', posto nel Borgo San Gregorio e risalente al [[XVII secolo]]. Edificato dalla famiglia Bonassoli in perfetto stile barocco con affreschi importanti, dal [[1973]] è riconosciuto come monumento nazionale.
 
Anche '''Palazzo Bottani''' è un elemento caratteristico del borgo: situato anch’esso nel Borgo San Gregorio e strutturato in due edifici nel corso del [[XVIII secolo]], è ora sede della biblioteca civica. Frontalmente ad esso si trova '''Palazzo Zitto''', risalente al [[XVI secolo]] e circondato da un imponente parco. Molto caratteristico è il loggiato costituito da piccoli archi e colonne in pietra di [[Sarnico]].
 
Nel borgo San Martino si trovano invece '''Palazzo Baroni''' e '''Palazzo Longhini'''. Il primo, risalente al [[XIX secolo]], possiede rinomati affreschi e stucchi, mentre il secondo è dotato di un cortile con una fontana ed un porticato.
 
'''Palazzo Silvestri''', utilizzato come centro scolastico, è di origine seicentesca e possiede affreschi con scene risorgimentali, mentre palazzo Foresti è ciò che resta dell’antica fortificazione risalente al [[XIII secolo]], con relativa torre difensiva.
 
Molto importante è la [[Malga Lunga]]. Situata sul monte di Sovere che sovrasta il paese, e vicina al confine con il comune di [[Gandino]], è tutt’ora adibita a museo della resistenza, a memoria degli avvenimenti bellici che qui si verificarono nel [[1944]], nel corso della [[Seconda guerra mondiale]].
{{vedi anche|Malga Lunga}}
 
Numerosi sono anche gli edifici religiosi degni di nota:
La chiesa di Santa Maria e Santa Elisabetta, situata nella frazione di Sellere, custodisce opere pittoriche risalenti al [[XV secolo|XV]] ed al [[XVII secolo]].
 
Il Convento dei Frati Cappuccini, ora utilizzato da un gruppo religioso denominato “delle beatitudini”, venne edificato nel corso del [[XVI secolo]], ed è dotato di un caratteristico chiostro e di una chiesetta con un dipinto di [[Palma il Giovane]].
 
Ma la costruzione più importante è senza dubbio il Santuario della Madonna della Torre che, riconosciuto come monumento nazionale, svetta sull’abitato del paese.
Riedificato nel corso del [[XVII secolo]] in luogo di un’ antica costruzione risalente addirittura al [[IX secolo]], possiede tre navate con colonne in pietra di [[Sarnico]] e numerosi stucchi ricoperti d’oro. Numerosi furono gli artisti che collaborarono all’esecuzione dei lavori: tra questi Battista Agazzi, G.Maria Ongaro, Alessandro Armani, [[Andrea Fantoni]], Marziale e Domenico Carpinoni, i fratelli Serassi, il Cifrondi ed il Cavagna.
 
 
==Amministrazione comunale==
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{{Provincia di Bergamo}}
 
==Altri progetti==
 
{{interprogetto|commons=Sovere}}
 
{{Portale|Bergamo}}