Sándor Márai: differenze tra le versioni

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Si rifugiò in [[Svizzera]] fino al [[1950]] e da lì si spostò a [[Napoli]] (una traccia di tale soggiorno rimane nel romanzo "Il sangue di San Gennaro", del 1965), vivendo sempre in condizioni precarie, per poi trasferirsi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove acquisì la cittadinanza nel [[1957]].
 
Si stabilì nella città di [[San Diego]], in [[California]] e continuò a scrivere in lingua madre, ma non fu pubblicato in [[lingua inglese|inglese]] fino alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]]. Quando il figlio János si sposò, decise di americanizzare il proprio nome: questo rifiuto del su suo retaggio ungherese creò un grave contrasto con i genitori. Màrai e la moglie decisero quindi di tornare in Italia, e si stabilirono a [[Salerno]] all'inizio del [[1968]]. Qui, isolato dal mondo culturale ma vicinissimo ai ceti popolari, lo scrittore visse fino al maggio [[1980]], quando decise di ritornare a San Diego a causa di un'infezione intestinale mal curata. Nel periodo salernitano scrisse la raccolta ''Terra! Terra!...Ricordi'', e intensificò le pagine del suo diario.
 
Dopo la morte della moglie per cancro, seguita da quella del figlio, Márai cominciò a isolarsi sempre più, fino a quando, nel febbraio [[1989]], si suicidò con un colpo di pistola alla tempia; secondo le sue volontà, il corpo fu cremato e le ceneri furono disperse nell'[[Oceano Pacifico]]. Nove mesi dopo, [[Caduta del Muro di Berlino|cadde il Muro di Berlino]], e con esso anche il regime [[comunismo|comunista]] in [[Ungheria]] che era stata la causa del lungo esilio dello scrittore.