Storia di Roma: differenze tra le versioni

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I e II secolo d.C.: Incendio del Campidoglio -> Assedio del Campidoglio (si riferisce allo stesso episodio del 69 d.C).
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Nel corso del [[III secolo]], quando per la grande [[crisi del III secolo|crisi politica e militare]] gli imperatori non furono quasi mai presenti nella capitale dell'impero, l'attività edilizia rallentò fino ad arrestarsi quasi del tutto. Sintomo del declino fu la fine dell'uso di bollare i mattoni con la [[Fasti consulares|data consolare]], dalla morte di [[Caracalla]] con una parentesi di breve ripresa durante il regno di [[Diocleziano]]. Tra gli edifici costruiti nel II secolo ci furono il [[Tempio di Eliogabalo]], sul [[Palatino]], e il [[Tempio del Sole (Roma)|Tempio del Sole]] nel [[Campo Marzio]], voluto da [[Aureliano]]. L'opera più importante fu tuttavia la costruzione delle [[mura aureliane]], chiara testimonianza dei tempi, volute dall'imperatore [[Aureliano]] a partire dal [[272]]: dopo secoli infatti si temeva nuovamente per la sicurezza della città, segno di una consapevole debolezza militare. Le mura furono successivamente rialzate e rafforzate più volte fino a raggiungere l'attuale e monumentale aspetto.
 
Con la [[Tetrarchia]] si ebbe una ripresa dell'attività edilizia, con la costruzione delle [[terme di Diocleziano]] (le più grandi di sempre), della [[Basilica di Massenzio|basilica]] e della [[Villa di Massenzio|grande villa]] di [[Massenzio]] sulla [[via Appia]]. L'[[incendio di Carino]] del [[283]], che aveva distrutto parte del centro cittadino, rese necessaria una ricostruzione, alacremente intrapresa, con i restauri al [[Foro di Cesare]], alla [[Curia (storia di Roma)|Curia]], al [[Tempio di Saturno]], al [[Teatro di Pompeo|teatro]] e ai portici della [[porticivilla di Pompeo]]. Forse risalgono a quegli anni i [[cataloghi Regionari]], che contengono liste di edifici divisi per regione, dalla funzione non chiara, ma utilissimi per conoscere lo stato della città verso la fine del periodo antico.
 
Massenzio fu l'ultimo imperatore a scegliere la città come sua residenza e capitale, e fu lui ad iniziare una delle ultime stagioni edilizie imperiali: oltre alla già citata [[basilica di Massenzio|basilica]], ricostruì il [[Tempio di Venere e Roma]], innalzò una [[villa di Massenzio|nuova villa imperiale]], un [[circo di Massenzio|circo]] e un sepolcro per la sua dinastia sulla [[Via Appia antica|Via Appia]]. [[Costantino I]] sconfisse Massenzio, impresa celebrata con la costruzione dell'[[arco di Costantino]] ([[315]] o [[325]]), completò la costruzione della [[basilica di Massenzio|basilica]] nei Fori e iniziò altri lavori come le [[Terme di Costantino]], sul Quirinale.