Statoreattore: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il primo studio sullo statoreattore di cui si ha notizia fu condotto dallo scienziato francese [[René Lorin]] che pubblicò la sua teoria nel 1913.<ref name=Kay>{{Cita libro|titolo=German jet engines and gas turbine development 1930-1945|autore=Antony L. Kay|pp=238-243|editore=Airlife Publishing Ltd|anno=2002|ISBN= 1-84037-294-X|cid=Kay|lingua=inglese}}</ref> Nel 1915 l'inventore ungherese [[Albert Fonó]] propose all'[[esercito austro-ungarico]] un proiettile di artiglieria accoppiato a uno statoreattore. In questo modo il proiettile poteva essere sparato da un cannone a una velocità relativamente bassa e proseguire spinto dallo statoreattore aumentando così il raggio di azione.<ref>{{Cita pubblicazione| autore =Nagy Istvan Gyorgy | titolo = Albert Fono: A Pioneer of Jet Propulsion - International Astronautical Congress, 1977 | rivista = [[International Astronautical Federation|IAF]]/[[International Academy of Astronautics|IAA]] | data = | anno = 1977 |url = http://iaaweb.org/iaa/Studies/history.pdf }}</ref> Dopo la fine della [[prima guerra mondiale]] Fonó, tornò sull'argomento depositando nel 1928 un brevetto per l'applicazione di uno statoreattore a un velivolo, così come il francese [[René Leduc]].<ref name=Kay/>
 
In Germania [[Hellmuth Walter]] incominciò a studiare modelli di statoreattori a partire dal 1934, ma solo dalla primavera del 1937 riuscì a ottenere l'interesse e il supporto dell'[[Reichsluftfahrtministerium|RLM]]. Durante la seconda guerra mondiale la [[Hellmuth Walter Kommanditgesellschaft]] sviluppò e provò al banco diversi modelli di statoreattore (spesso accoppiati a [[endoreattore|motori a razzo]]) che, però, non raggiunsero la fase di produzione a causa della fine della guerra. Parallelamente, sotto la guida di [[Eugen Sänger]], furono provati a bassa velocità e installati su alcuni velivoli appositamente modificati alcuni modelli di statoreattore, ma anche questi non andarono oltre lo stadio di prototipo.<ref name=Kay/>
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== Principio di funzionamento ==
[[File:Ramjet operation - it.svg|thumb|Schema di funzionamento di uno statoreattore.]]
Il principio di funzionamento dello statoreattore è lo stesso del motore a reazione tradizionale. L'aria esterna entra in una presa dinamica o [[presa d'aria]] e viene compressa e miscelata con il [[combustibile]], per passare poi nella [[camera di combustione]] e quindi venire espulsa dalla parte posteriore attraverso un [[ugello di scarico]], a velocità superiore a quella di entrata.<br />Quando l'aria entra in questo tipo di motore a reazione, anche se il velivolo procede a velocità [[supersonico|supersonica]], viene rallentata a velocità [[subsonico|subsonica]] a causa della particolare geometria dei condotti, conformati per generare un sistema di [[onda d'urto (fluidodinamica)|urti obliqui]]<ref>Un sistema di diversi urti obliqui consente un maggiore recupero di pressione rispetto ad un unico urto normale.</ref>. Nell'attraversamento di tali settori del motore la velocità del flusso diminuisce, solitamente sino a Mach&nbsp;0,3, mentre aumenta la [[pressione]] producendo così, in base al [[principio di Bernoulli]], la cosiddetta compressione dinamica. Ad alta velocità questo processo può essere molto efficiente e può comprimere abbastanza [[aria]], quindi sufficiente [[ossigeno]] ([[ossidante]] o [[comburente]]), per permettere una [[combustione]] efficace nel motore.
Quando l'aria entra in questo tipo di motore a reazione, anche se il velivolo procede a velocità [[supersonico|supersonica]], viene rallentata a velocità [[subsonico|subsonica]] a causa della particolare geometria dei condotti, conformati per generare un sistema di [[onda d'urto (fluidodinamica)|urti obliqui]]<ref>Un sistema di diversi urti obliqui consente un maggiore recupero di pressione rispetto ad un unico urto normale.</ref>. Nell'attraversamento di tali settori del motore la [[velocità]] del flusso diminuisce, solitamente sino a Mach&nbsp;0,3, mentre aumenta la [[pressione]] producendo così, in base al [[principio di Bernoulli]], la cosiddetta compressione dinamica. Ad alta velocità questo processo può essere molto efficiente e può comprimere abbastanza [[aria]], quindi sufficiente [[ossigeno]] ([[ossidante]] o [[comburente]]), per permettere una [[combustione]] efficace nel motore.
 
Lo statoreattore è costruito appositamente per sfruttare questo effetto di compressione attraverso una progettazione accurata della forma della presa d'aria. In pratica, non avendo organi mobili, questo tipo di motore può essere descritto come un lungo tubo a sezione variabile. Lo statoreattore non contiene grandi parti in movimento e pertanto è più leggero di un [[turbofan|motore turbofan]]. Risulta pertanto molto indicato per quelle applicazioni che richiedono un motore semplice e piccolo per raggiungere alte velocità.