High performance computing: differenze tra le versioni
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L'espressione è molto utilizzata essenzialmente per sistemi di elaborazioni utilizzati in campo [[scienza|scientifico]].
Gli attuali sistemi di calcolo più diffusi, che sfruttano le tecnologie HPC, sono installazioni che richiedono rilevanti investimenti e la cui gestione richiede l'utilizzo di personale specializzato di alto livello. L'intrinseca complessità e rapida evoluzione tecnologica di questi strumenti richiede, inoltre, che tale personale interagisca profondamente con gli utenti finali (gli esperti dei vari settori scientifici nei quali questi sistemi vengono utilizzati), per consentire loro un utilizzo efficiente degli strumenti▼
|titolo=Calcolo numerico ad alte prestazioni▼
|coautori=Massimo Celino▼
|anno=2008▼
È importante evidenziare la sottile differenza tra High Performance Computing (HPC) e "[[supercomputer]]". HPC è un termine, talvolta usato come sinonimo di [[supercomputer]], che è sorto dopo il termine "supercomputing" (supercalcolo).▼
In altri contesti, "supercomputer" è usato per riferirsi ad un sottoinsieme di "computer ad alte prestazioni", mentre il termine "supercomputing" si riferisce ad una parte del "calcolo ad alte prestazioni" (HPC). La possibile confusione circa l'uso di questi termini è evidente.▼
== Storia
Il 1990 vide la nascita del primo modello standard di programmazione parallela per HPC. All'inizio del decennio, i sistemi di supercalcolo vettoriale come quelli commercializzati dalla [[Cray Research]], [[Fujitsu]] e [[NEC]], erano ampiamente utilizzati nell'esecuzione di applicazioni su larga scala. Venivano combinati insieme da due a quattro [[processore vettoriale|processori vettoriali]] che formavano sistemi particolarmente potenti con una singola memoria condivisa. I [[multiprocessore simmetrico|multiprocessori simmetrici]] (SMP), erano costituiti da un piccolo numero di processori [[RISC]] che condividevano la memoria, ma sorsero dei problemi quando fu chiaro che sarebbe stato difficile estendere questa tecnologia ad un grande numero di [[CPU]]. Nacquero così le nuove piattaforme parallele a memoria distribuita (DMP) prodotte da compagnie come [[Intel]], [[Meiko]] e [[nCube]]: i computer [[SIMD]] (''Single Instruction Multiple Data'') che potevano eseguire una singola istruzione su un insieme di dati simultaneamente, ad esempio sugli elementi di un array. Questi nuovi sistemi, benché costosi da acquistare e gestire, potevano essere costruiti in formati differenti così da poter creare macchine dal costo differenziato in base alle esigenze e i budget delle aziende clienti.
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|capitolo=The Challenge of Providing a High-level Programming Model for High performance computing
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La tecnologia [[InfiniBand]] è la più utilizzata per interconnettere i sistemi HPC anche se la tecnologia [[10 gigabit Ethernet]] con l'aggiunta delle tecnologie [[lossless ethernet]] tendenzialmente potrà essere la soluzione di riferimento.<ref>
{{en}}{{cita libro
|cognome=Gai
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|ISBN=978-1-4357-1424-3
|capitolo=I/O Consolidation in the Data Center
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== Descrizione ==
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▲|titolo=Calcolo numerico ad alte prestazioni
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▲È importante evidenziare la sottile differenza tra High Performance Computing (HPC) e "[[supercomputer]]". HPC è un termine, talvolta usato come sinonimo di [[supercomputer]], che è sorto dopo il termine "supercomputing" (supercalcolo).
▲A rendere ancora più complicato il panorama del settore HPC c'è la tendenza, negli ultimi 10 anni, alla creazione di sistemi ibridi, non più trainati solo dall'aumento del numero di cpu presenti, ma anche da altri coprocessori (come schede [[Graphics Processing Unit|GPU]] o processori [[Field Programmable Gate Array|FPGA]]) che, andandosi ad affiancare alle cpu, hanno aperto nuove potenzialità di calcolo.
▲In altri contesti, "supercomputer" è usato per riferirsi ad un sottoinsieme di "computer ad alte prestazioni", mentre il termine "supercomputing" si riferisce ad una parte del "calcolo ad alte prestazioni" (HPC). La possibile confusione circa l'uso di questi termini è evidente.
==Caratteristiche==
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