Jodel (applicazione): differenze tra le versioni

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{{Software
| Nome = Jodel
| Logo = Logo Jodel app.jpgpng
| DimensioneLogo = 150
| Sviluppatore = '''The Jodel Venture GmbH'''
| Prima versioneDataPrimaVersione = {{Data|20 |ottobre |2014 }}
|UltimaVersione = '''iOS''': 3.111 (4 luglio 2018) '''Android''': 4.93.2 (4 luglio 2018)
| Sistema operativo = [[iOS]]
|SistemaOperativo = android
| Sistema operativo2 = [[Android]]
|SistemaOperativo2 = ios
| Linguaggio = [[Java (linguaggio di programmazione)|Java]]
|Linguaggio = java
| Genere = [[Messaggisticamessaggistica istantanea]]
| Licenza = [[Software proprietario]]
| Lingua = [[Multilingua]]
| Sito webSitoWeb = https://jodel.com/it/
}}
{{S|informatica}}
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===Nascita e sviluppo===
[[File:Alessio Avellan Borgmeyer.jpg|thumb|right|Alessio Avellan Borgmeyer, fondatore e CEO della Jodel Venture GmbH.]]
L’idea di Jodel ha iniziato a svilupparsi nel 2012 quando '''Alessio Avellan Borgmeyer''', fondatore e CEO della '''Jodel Venture GmbH''', sentì il bisogno di dar vita ad una comunità studentesca su base locale. Borgmeyer, ex studente tedesco di [[ingegneria meccanica]] presso la [[RWTH]] Aachen University di [[Aquisgrana]], durante quell’anno si trovava in California per trascorrere un periodo di studi alla [[San Diego State University]] e proprio qui con alcuni amici iniziò a pensare ad un [[social network]] dedicato soprattutto agli studenti universitari. Compresa l’importanza di una piattaforma virtuale nella quale tutti gli studenti appartenenti ad un stesso luogo potessero condividere problemi ed esperienze comuni liberamente, il team approdò nell’invenzione di '''TellM''', il predecessore di Jodel.
 
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Conseguentemente al fallimento di TellM e terminato il semestre a San Diego, Borgmeyer rientrò in [[Germania]] dove, su incoraggiamento dei genitori, dedicò tutto sé stesso alla realizzazione di un prodotto nuovo e più complesso che lo condusse anche ad interrompere gli studi. Affiancato da una nuova squadra e grazie alla sua grande tenacia e determinazione, il giovane imprenditore giunse alla realizzazione della prima versione di '''Jodel''' che testò nella '''RWTH''', la sua università d’origine.
[[File:Il team Jodel.jpg|thumb|right|Il team Jodel.]]
 
La nascente [[Startup (economia)|startup]] ha ufficializzato la pubblicazione di Jodel il 20 ottobre 2014 ad Aquisgrana dimostrando fin da subito di essere un successo e sviluppando una propria comunità con una propria lingua, la '''Jodel Venture GmbH'''. L’applicazione si è diffusa velocemente in Germania ed è diventata il principale strumento di chat anonima per le comunità universitarie locali. Fin dal primo giorno i risultati del software hanno reso orgoglioso il giovane leader del suo lavoro e la qualità ed il numero di utenti, gli hanno dato la forza necessaria per poter continuare nel progetto di proporre agli studenti la sua visione di social network universitario.
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Sebbene '''Borgmeyer''' e la sua azienda lavorano per allargare la rete, per poter migliorare l’esperienza sulla community bisogna anche occuparsi della sostenibilità finanziaria. Abilitare e sviluppare Jodel significa enormi costi che finora sono stati coperti esclusivamente da [[imprenditori]] esterni. Negli anni la compagnia ha suscitato l’interesse di molti investitori e sponsor anche piuttosto famosi che, come gli ideatori, credono nel fatto che Jodel possa rappresentare il social network del futuro, almeno per quanto riguarda il mondo accademico/universitario. Per questo motivo Jodel non gode di un guadagno diretto, gli stipendi di Alessio Borgmeyer, Tim Schmitz e gli altri dipendenti non sono finanziati da entrate pubblicitarie o contributi donati degli utenti, ma solo dalle tasche degli investitori.
 
Ad oggi circa venti sono i partner aziendali che detengono una percentuale delle [[Azione (finanza)|azioni]] in Jodel e ne garantiscono la piena stabilità economica. Uno dei primi imprenditori a depositare speranze sulla nascente [[Startup (economia)|startup]] fu lo svizzero '''Cédric Waldburger''', che all’età di 14 anni fondò un’agenzia pubblicitaria ancora oggi esistente. '''Cédric Waldburger''' ha investito diverse centinaia di migliaia di euro in Jodel ottenendo così circa il 10% delle azioni. Successivamente si ricordano gli investimenti da parte del team di '''Floodgate''' con sede a '''Silicon Valley''' che insieme ad '''[[Adam d’Angelo''']], il primo CTO di [[Mark Zuckerberg]] e CEO/fondatore del portale di domande e risposte [[Quora]], hanno donato 6,7 milioni di dollari a favore di Jodel. Seguono poi rinomati investitori tedeschi come i '''fratelli Samwer''' con la '''Global Founders Capital''', coinvolti per il 12%, e '''Christopher Maire''', fondatore dell’'''Atlantic Labs''', che possiede poco meno del 32% delle azioni. Questi istituti di credito sperano che il loro [[investimento]] un giorno venga ripagato e che Jodel dimostri di poter guadagnare denaro autonomamente così da evolversi nel prossimo social network ad estensione globale proprio come ai livelli di [[Snapchat]], [[Instagram]] o [[Facebook]]. In futuro sarà quindi necessario che Borgmeyer e il suo staff adottino nuove strategie per produrre reddito a favore della piattaforma. Questo potrebbe verificarsi attraverso la pubblicazione di annunci pubblicitari o rendendo Jodel a pagamento per tutti gli utenti intenzionati ad utilizzare l’applicazione. Per il momento però sembra che non ci siano preoccupazioni, Borgmeyer è orgoglioso di fare carriera con i soldi degli investitori e proprio questo fa sì che l’applicazione sia completamente gratuita agli studenti, disponibile sui sistemi iOS ed Android.
 
D’altra parte al successo di Jodel ha contribuito anche una dimensione difficile da misurare e che va oltre la componente materiale: l''''amicizia'''. Infatti, gli amici più fedeli di Borgmeyer sono tra i primi grandi investitori. Essi non hanno impiegato denaro per la realizzazione del progetto ma il loro tempo: '''Alexander Linewitsch''' ha realizzato un lavoro onorifico sul design e le funzioni di Jodel durante lunghe nottate, '''Niklas Henckell''' ha distribuito volantini pubblicitari nelle città universitarie tedesche e '''Tim Schmitz''' ha testato l'app durante il suo semestre all'estero con altri studenti in [[Australia]]. Grazie alla collaborazione e alla coesione di ogni singolo membro, si guarda al futuro sperando che un giorno Jodel possa irrompere sulla scena informatica internazionale.
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===Struttura e modalità di funzionamento===
L'applicazione si avvia con la schermata principale che mostra tutte le possibili azioni consentite all’utente. Jodel si serve del GPS per determinare la posizione attuale di chi ne fa uso, che è indicata in alto al centro con il nome della città. I post, denominati "jodels", saranno quindi visualizzati da altri utenti in un raggio massimo di 10 km e, a seconda della distanza, ogni jodel sarà etichettato con un avverbio di luogo specifico: con ''qui'' si indicano i post condivisi in meno di 1km, ''molto vicino'' quelli condivisi in meno di 2km e con ''vicino'' quelli condivisi entro 10km o meno. Se qualcuno oltre i 10km commenta uno jodel comparirà ''lontano'' mentre ''Città Attuale'' se si commenta un post dopo aver impostato la funzione "'''Hometown"'''. Quest’ultima, introdotta dal novembre 2016, consente agli utenti di leggere e scrivere post in un luogo in cui non si trovano fisicamente (come la città natale), ma senza guadagnare punti karma per impedire il cosiddetto '''reposting''' da altre città. L’obiettivo della funzione '''Hometown''' è quello di creare un modo che permetta agli utenti di rimanere connessi con la loro città d’origine, anche quando questi sono lontani da essa o la lasciano momentaneamente, come spesso accade per gli studenti fuori sede o i viaggiatori.
 
Chi fa uso di Jodel è denominato "jodeler" e può pubblicare sia messaggi di testo che fotografie realizzate al momento ma non gli è possibile caricare foto, già precedentemente scattate, dalla galleria del cellulare. Agli jodels generati sono assegnati dei colori causali (tra cui blu, giallo, arancione e rosso) che rappresentano la diversità di persone e gli argomenti trattati sulla community. Quando si realizza un post si può aggiungere un '''[[hashtag]]''', visualizzato in grassetto, che a sua volta rimanda al feed per tenere d’occhio l’argomento. A questo punto entrano in gioco gli altri jodeler a cui è consentito commentare o votare ogni singolo post.
[[File:ScreenshotJodel(app).png|thumb|right|Home page di Jodel con localizzazione su Pisa.]]
 
In linea con il '''principio di [[Reddit]]''', esiste un sistema di votazione che consente agli utenti di votare '''positivamente''', e quindi "''upvoted"'', o '''negativamente''', “downvoted”''downvoted''. Di conseguenza la somma dei voti influenza la visibilità dei post sulla schermata principale: se uno stesso jodel ha una valutazione inferiore a -5 punti verrà automaticamente eliminato, mentre il messaggio che avrà il maggior numero di punti sarà posizionato in alto.
Quando, invece, uno jodeler commenta un [[post]], qui per identificare i diversi utenti e mantenere sano il principio dell’anonimato, Jodel usa un numero progressivo assegnato in base all’ordine di risposta. Chi ha iniziato la discussione e la auto-commenta è nominato '''OJ''', vale a dire "Original Jodeler". Questo meccanismo impedisce che i troll ne traggano beneficio poiché rende in maniera abbastanza chiara quali commenti provengono da uno stesso jodeler. Sempre tra i commenti, OJ è in possesso di uno strumento speciale che gli consente di mostrare apprezzamento e ringraziamento verso coloro che commentano in maniera positiva il suo post: si tratta dell’opzione "Thank a Jodeler", una sorta di upvote che si manifesta attraverso l’apparizione, sotto al commento prescelto, di un ''Grazie'' seguito da un ''cuore''. In questo modo si ha la certezza che sia stato OJ in prima persona a ringraziare colui che ha commentato il suo post.