Utente:AnticoMu90/Sandbox: differenze tra le versioni

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3)Per Musica'''musica per sonorizzazioni''', anche nota con l'equivalente inglese '''library music''', si intende la musica adoperata per accompagnare produzioni audiovisive e multimediali come i programmi televisivi le pubblicità e i documentari.
1) <ref>{{cita web|url=http://xl.repubblica.it/articoli/library-music-italiana-un-universo-parallelo/4086/|titolo=Library Music in Italia - XL Repubblica|accesso=13 luglio 2018}}</ref>
2) <ref>{{cita web|url=http://www.prismomag.com/sonorizzazioni-library-music/|titolo=Quando la musica per la TV era un’arte|accesso=3 luglio 2018}}</ref>
3) <ref name=>{{cita libro|titolo=Music Production: For Producers, Composers, Arrangers, and Students|autore=Michael Zager|editore=Scarecrow|anno=2011|pagine=167|lingua=en}}</ref>
 
La musica per sonorizzazioni è diffusa perlopiù fra la fine degli anni sessanta e la metà del decennio seguente(1)(2) e si è sempre caratterizzata per la sua natura estremamente eterogenea. Gli artisti che la eseguono spaziano dal jazz, al rock e alla musica elettronica e d'avanguardia. Grazie alla sua natura eccentrica, la musica per insonorizzazioni è riuscita in più occasioni ad anticipare correnti musicali che sarebbero venute in seguito come l'IDM e la musica industriale.<ref name=Prismomag>{{cita web|url=http://www.prismomag.com/sonorizzazioni-library-music/|titolo=Quando la musica per la TV era un’arte|accesso=3 luglio 2018}}</ref>
1) La musica per sonorizzazioni, anche nota come library music, è una musica composta per accompagnare i programmi televisivi. Include un grande numero di generi fra cui il jazz, il rock, la musica elettronica e d'avanguardia e la musica per film. Si è diffusa perlopiù durante gli anni settanta. Fra le personalità che hanno fatto della musica per insonorizzazioni un'arte vi sono i Broadcast e i Demdike Stare mentre in italia, che ha vantato una delle scene di library music più vivaci con il suo grande numero di esponenti che hanno ampliato gli archivi della Rai, Ennio Morricone, Piero Umiliani, Amedeo Tommasi e Daniela Casa. La principale etichetta è la britannica Ghost Box. Durante gli anni 2010, diverse etichette discografiche hanno riscoperto le musiche per la televisione e le hanno ristampate per il mercato discografico. Ha anticipato stili come l'industrial.
2) Fra gli altri vi sono Egisto Macchi dei Gruppo di Improvvisazione Consonanza (anche essi autori di library music) e Alessandro Alessandroni. Si tende a ricondurre l'età d'oro dell library music dalla fine degli anni sessanta fino al 1975, anno della prima riforma Rai. Grazie alla sua natura eccentrica, la musica per insonorizzazioni è riuscita in più occasioni ad anticipare correnti musicali che sarebbero venute in seguito fra cui l'IDM. Sebbene molta library music venga considerata di scarsa qualità, diversi autori sono riusciti a incidere opere rinomate fra gli appassionati. La libertà concessa ai musicisti di approfondire percorsi sonori insoliti e la conseguente originalità delle musiche per la televisione hanno spinto alcuni a renderle materiale di culto. Si approcciano al minimalismo.
3) Musica adoperata per accompagnare produzioni audiovisive e multimediali come i programmi televisivi le pubblicità e i documentari.
 
Sebbene molta library music venga considerata di scarsa qualità, diversi autori sono riusciti a incidere opere rinomate fra gli appassionati. La libertà concessa ai musicisti di approfondire percorsi sonori insoliti e la conseguente originalità delle musiche per la televisione hanno spinto alcuni a renderle materiale di culto. Fra le personalità che hanno fatto della musica per sonorizzazioni un'arte vi sono i Broadcast e i Demdike Stare mentre in italia, che ha vantato una delle scene di library music più vivaci con il suo grande numero di esponenti che hanno ampliato gli archivi della Rai, Ennio Morricone, Piero Umiliani, Amedeo Tommasi e Daniela Casa. Fra gli altri vi sono Egisto Macchi e Alessandro Alessandroni.<ref name=Prismomag/>
 
Fra le principali etichette discografiche di library music si contano la Ghost Box, la KPM Musichouse, la Editions Montparnasse 2000, la Gemelli e la Selected Sound. Più recentemente, negli anni 2010, diverse etichette discografiche hanno riscoperto le musiche per la televisione e le hanno ristampate per il mercato discografico.<ref name=Prismomag/>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
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* {{cita libro|titolo=Unusual Sounds: The Hidden History of Library Music|autore=
David Hollander|editore=Anthology|anno=2018|lingua=en}}
3)* <ref name=>{{cita libro|titolo=Music Production: For Producers, Composers, Arrangers, and Students|autore=Michael Zager|editore=Scarecrow|anno=2011|pagine=167|lingua=en}}</ref>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://pitchfork.com/features/starter/9410-library-music/|titolo=The Strange World of Library Music|accesso=13 luglio 2018|lingua=en}}
1)* <ref>{{cita web|url=http://xl.repubblica.it/articoli/library-music-italiana-un-universo-parallelo/4086/|titolo=Library Music in Italia - XL Repubblica|accesso=13 luglio 2018}}</ref>
 
{{portale|musica|televisione}}
 
 
 
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