Statistiche del campionato mondiale di calcio: differenze tra le versioni
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===La "maledizione" dei campioni in carica ===
C'è una sorta di "maledizione" che aleggia sulle spalle delle nazionali chiamate a difendere il titolo di campione del mondo nella successiva edizione del torneo fin dagli albori della manifestazione, e cioè a partire dall'Uruguay, campione del mondo nella prima edizione del 1930 ma impossibilitato a difendere il proprio titolo dalla decisione della sua federazione di boicottare la Coppa del Mondo del 1934 che si disputava in Italia (per rispondere in questo modo all'assenza delle maggiori nazionali europee che avevano fatto altrettanto nella prima edizione svoltasi proprio in Uruguay). Successivamente toccò all'Italia, campione del mondo nel 1938, incapace di andare oltre il primo turno nella successiva edizione del 1950, svoltasi in Brasile (anche se in questo caso non si può non tenere in conto che ben 9 degli 11 titolari della nazionale italiana erano periti nella [[Tragedia di Superga]] il 4 maggio del 1949, ovvero gli "immortali" campioni del Grande Torino), quindi fu la volta del Brasile stesso, laureatosi campione nel 1962 e fatto fuori al primo turno nella successiva edizione del 1966.
Nelle ultime cinque edizioni della manifestazione, da Giappone/Corea 2002 a Russia 2018, questo fenomeno si è ripetuto con singolare sistematicità: infatti in ben 4 di questi 5 eventi la nazionale che doveva difendere il titolo vinto nell'edizione precedente è sempre uscita dalla competizione al primo turno; questo è accaduto alla Francia nel 2002, all'Italia nel 2010, alla Spagna nel 2014 e alla Germania nel 2018. Ad integrare il quadro in altre cinque occasioni le nazionali detentrici del titolo non andarono oltre il secondo turno: stiamo parlando dell'Inghilterra nel 1970, della Germania Ovest nel 1978, dell'Argentina nel 1982, dell'Italia nel 1986, e ancora della Germania Ovest nel 1994.
Con il Brasile campione del mondo nel 2002 e fermatosi ai quarti dell'edizione 2006 diventano ben 13 su 21 le volte in cui una squadra detentrice del titolo non è riuscita a raggiungere le semifinali del torneo successivo. Se consideriamo,
▲Se consideriamo dunque che soltanto in due occasioni le nazionali detentrici del titolo sono riuscite a confermarsi anche nell'edizione successiva (stiamo parlando dell'Italia campione del mondo nel '34 e nel '38, e del Brasile campione del mondo nel '58 e nel '62), possiamo affermare che la "maledizione" dei campioni in carica ha colpito 19 volte su 21.
===Distribuzione delle edizioni per continente===
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