Utente:Clubi/sandbox1: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Clubi (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Clubi (discussione | contributi)
Pagina sostituita con '{{Edificio civile |nome edificio = Palazzo comunale di Clusone |immagine = |didascalia = |paese = ITA |divamm1 = {{IT-LOM}} |città = Clusone |cittàlink =...'
Etichetta: Sostituito
Riga 1:
{{Edificio religiosocivile
|nome edificio = Palazzo comunale di Clusone
|NomeEdificio = Chiesa dei Santi Defendente e Rocco
|immagine =
|Immagine = Clusone, Oratorio di San Defendente 01.JPG
|didascalia =
|Regione = {{IT-LOM}}
|SiglaStato paese = ITA
|divamm1 = {{IT-LOM}}
|Latitudine =
|città = Clusone
|Longitudine
|cittàlink =
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|indirizzo = Piazza dell'Orologio
|Città = [[Clusone]]
|AnnoConsacr latitudine =
|longitudine =
|Architetto =
|stato = in uso
|StileArchitett =
|periodo costruzione =
|InizioCostr = [[1470]]
|inaugurazione =
|FineCostr = [[1471]]
|demolito =
|DedicatoA = [[San Defendente]] e [[San Rocco]]
|distrutto =
|ricostruito =
|stile = [[architettura rinascimentale]]
|uso = [[municipio (edificio)|municipio]]
|altezza =
|altezza antenna/guglia =
|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|piani =
|area calpestabile =
|ascensori =
|costo =
|architetto =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = Comune di Clusone
|proprietario storico =
}}
 
La '''chiesa dei Santi Defendente e Rocco''', o come più spesso detta '''chiesa di San Defendente''', è un edificio religioso eretto durante la [[peste|pestilenza]] degli [[Anni 1470|anni Settanta del Quattrocento]] a [[Clusone]], in [[Val Seriana]] in [[provincia di Bergamo]].
 
==Storia==
===Origini===
La [[Consacrazione|dedicazione]] della chiesa ai santi [[san Defendente|Defendente ]] e [[san Rocco|Rocco]] è fatta risalire, o all'anno della sua costruzione [[1471]], o all'epidemia di [[peste]] che colpì la [[Val Seriana]] nel [[1477]]<ref>{{cita web|url=https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-13-bergamo/citta-2227-clusone/7216-chiesa-di-san-defendente/notizie-storiche#tab|titolo=Notizie storiche - Chiesa san Defendente (Clusone)|editore=Necrologie - repubblica.it|accesso=7 giugno 2018}}</ref>. I due [[santo|santi]] sono i [[patrono|patroni]] protettori dalle epidemie; a questi due santi si rivolsero costantemente i cittadini [[Clusone|clusonesi]] per scampare al pericolo del [[peste|morbo]]. Per ringraziarli della protezione ottenuta, i cittadini fecero costruire questa chiesa come [[ex voto]] e fin da subito le sue pareti cominciarono ad accogliere immagini dei santi più venerati e invocati dagli abitanti; vi troviamo riprodotti nelle iscrizioni degli [[ex voto]] sotto le immagini votive nomi di note famiglie cittadine, alcune delle quali figuravano tra i membri della ''Confraternita dei santi Defendente e Rocco'' che faceva capo a questa chiesa fin dalla fondazione. Nella [[Visita pastorale|visita apostolica]] del cardinal [[Federico Borromeo|Borromeo]] nel [[1575]], la chiesa viene definita ''Oratorio quasi Campestre'', a significare che si trovava nel [[contado]], fuori dal centro cittadino che ospitava il polo religioso, civile e manifatturiero. Questo non significa che l’area non avesse rilevanza. La chiesa sorgeva proprio fuori dalle [[Mura (fortificazione)|mura difensive]] e dalla porta di ''Cima Clusone'', poi diventata porta San Defendente, e si configurava come un umportante luogo di fede sull’asse viario da cui entravano e uscivano mercanti, militari, pellegrini e cittadini di [[Clusone]].<ref>{{cita web|url=https://www.artesacraclusone.it/san-defendente/|titolo=San Defendente|editore=Arte Sacra Clusone|accesso=7 giugno 2018}}</ref>
 
Con il decreto del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia napoleonico]] del 25 aprile [[1806]] la [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] di san Rocco e san Defendente che gestiva la chiesa, venne abolita ed essa, rimasta di proprietà della parrocchia fu chiusa al culto. Il 3 giugno [[1809]] fu venduta al [[demanio]] che la adibì a [[polveriera]] e a deposito. Nel [[1863]] fu riaperta al culto per un breve periodo di tempo, poi la chiesa fu nuovamente chiusa, cadendo nell'abbandono con gravi danni alla struttura agli affreschi interni ed esterni.
 
===XVIII secolo===
Acquistata nel [[1878]] dall'arciprete Rizzoli, la chiesa di san Defendente ebbe una serie di opere di restauro strutturale, anche con la dotazione di un nuovo campanile; venne riaperta al culto nel [[1894]]. Dopo il [[1904]] venne nuovamente abbandonata, riaprendo solamente nell'agosto [[1971]], in seguito a dei lavori di restauro.
 
Tra il [[1995]] e il [[2004]] ulteriori restauri, interni ed esterni, hanno portato alla luce altri affreschi risalenti ai secoli [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo|XVI]].
 
==Descrizione=XIX secolo===
[[File:Clusone san defendente tetto.jpg|sinistra|thumb|La chiesa di San Defendente vista dall'alto]]
La struttura architettonica assai semplice, a [[navata]] unica, [[Arco (architettura)|arco]] trionfale ad [[ogiva]] e [[presbiterio]] [[Volta (architettura)|voltato]] a [[Crociera (architettura)|crociera]], ricalca lo schema delle chiese tardo [[XV secolo|quattrocentesche]] diffuse sul territorio<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BG020-00208/|titolo=Chiesa di S. Defendente|editore=Lombardia Beni Culturali|accesso=7 giugno 2018}}</ref>. Il piccolo [[campanile]] e il portico a tre [[campata|campate]] edificato alla fine del [[XVI secolo|Cinquecento]], sono elementi caratterizzanti la chiesa. Le tre campate del portico sono addossate all’originaria [[facciata a capanna]], occultandone quindi gli affreschi del primo [[XVI secolo|Cinquecento]]. Questo elemento architettonico era funzionale ad ospitare i fedeli che non trovavano posto all’interno. Le due finestrelle, anch’esse [[XVI secolo|cinquecentesche]], sono state aperte per consentire la contemplazione dell’altare e la preghiera anche senza entrare e per dare più luce all'ambiente.<ref>{{cita web|url=https://myvalley.it/2016/12/clusone-segreti-san-defendente/|titolo=Clusone, i segreti di San Defendente|editore=myValley.it|accesso=7 giugno 2018}}</ref>
 
===Esterno===
Gli affreschi votivi di questo oratorio furono commissionati da coloro che ricevettero [[Grazia (teologia)|grazie]] e guarigioni per [[intercessione]] dei [[santo|santi]]. Gli affreschi sono per la maggior parte [[ex voto]] che raccontano il sentimento religioso e la vita quotidiana della comunità di [[Clusone]].
 
===XX secolo===
====La Natività con i santi Defendente e Rocco====
In questo affresco, che vede in primo piano la [[Sacra Famiglia]] con i due santi patroni, si trova uno scorcio di vita quotidiana nello sfondo paesaggistico: pastori, pecore, paesaggio a terrazze su cui si muovono i pastori e, tra essi, la curiosità di un suonatore di [[baghèt]]. L'affresco è datato nel [[cartiglio]] dell’angelo al [[1517]].<ref>{{cita|Iorio, Scandella|pp. 110-111}}</ref>
 
====Madonna in trono con Bambino tra i santi Martino e Defendente====
[[File:Clusone, Oratorio di San Defendente 10.JPG|thumb|[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] in trono con [[Bambino Gesù|Bambino]] tra i santi [[Martino di Tours|Martino]] e [[san Defendente|Defendente]]]]
Il trittico, dipinto nel [[1514]] campeggia sulla [[facciata]] ed è di grandi dimensioni. Nell’iscrizione si identifica l’autore, Gelmo de Galopis, pittore [[Clusone|clusonese]] morto durante la pestilenza del [[1516]]. La [[Maria (madre di Gesù)|vergine]] col bambino è rappresentata [[Attributi araldici di posizione#In maestà|in maestà]] con grande cura dei particolari, accanto a lei [[san Defendente]] con una sontuosa armatura e [[giornea]] da parata, [[palma del martirio]] e spada. La presenza di [[Martino di Tours|san Martino]] è legata, come la diffusione del suo culto nella [[Val Seriana|valle]], alla soggezione di queste terre al monastero di [[Tours]], in seguito alla donazione di [[Carlo Magno]] del [[774]].<ref>{{cita|Iorio, Scandella|pp. 107-110}}</ref>
 
===XXI secolo===
====Crocifissione con i santi Rocco e Sebastiano – La santissima Trinità====
L’episodio della [[Crocifissione di Gesù|crocifissione]] cui assistono i due santi protettori in caso di peste si può leggere in due modi: in orizzontale, esaminando i dettagli della scena con il [[Cristo]] sulla grande croce lignea e i dischi del sole e luna ai lati, il volo degli [[angelo|angeli]] che raccolgono il [[Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo|Preziosissimo Sangue]] e in verticale, quando si osserva la raffigurazione della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] con [[Dio Padre]] con gesto da giudice circondato dagli strumenti della [[Passione di Gesù|Passione]], la colomba dello [[Spirito Santo]] nel mezzo tra [[Dio]] e il [[Figlio di Dio|Figlio]]; il messaggio di questo tema è quello della [[Salvezza (Bibbia)|salvezza]] attraverso la croce. Il tema degli strumenti della Passione di Cristo ricorre tre volte negli affreschi esterni della chiesa: la Trinità, il piccolo [[Medaglione (architettura)|medaglione]] sopra la [[lunetta]] con il Cristo nel [[Santo Sepolcro|sepolcro]] e la [[Pietà (teologia)|Pietà]] nella piccola lunetta sovrapporta dell’ingresso laterale sud.<ref>{{cita|Iorio, Scandella|pp. 111-112}}</ref>
 
====San Francesco da Paola====
Questo è un affresco datato al [[1597]]. L'immagine rappresenta la visione del [[Francesco da Paola|santo]] che indica la [[Maria (madre di Gesù)|vergine]]. Dal tratto pittorico e dallo stile potrebbe trattarsi di un affresco ad opera del pittore [[Clusone|clusonese]] [[Domenico Carpinoni]].<ref>{{cita|Iorio, Scandella|pp. 115-116}}</ref>
 
==Descrizione==
====Immagini: esterno====
===Esterni===
<Gallery>
====Facciata settentrionale (Loggia dei Pico)====
File:Clusone san defendente prospetto.jpg
File:Clusone defendente cristoforo.jpg
File:Clusone defendente crocifissione 06.jpg
File:Clusone defendente defendes 06.jpg
File:Clusone defendente lunetta.jpg
File:Clusone, Oratorio di San Defendente 02.JPG
File:Clusone, Oratorio di San Defendente 03.JPG
File:Clusone, Oratorio di San Defendente 04.JPG
</gallery>
 
===Interni===
L’interno della chiesa mostra solo una parte degli [[affresco|affreschi]] che un tempo dovevano ricoprire buona parte delle pareti della [[navata]]. Sotto l'[[intonaco]] delle pareti sono infatti presenti almeno tre strati affrescati, risalenti agli anni [[Anni 1530|Trenta]] e [[Anni 1540|Quaranta]] del [[XVI secolo|Cinquecento]].
 
Un elemento che colpisce il visitatore all’interno della chiesa è la ripetitività delle immagini dei [[santo|santi]], soprattutto [[San Rocco]] (26 volte) e [[San Defendente]] (25 volte); nel [[Medioevo]] le figure del santo non sono sentite come sovrabbondanza, ma come [[preghiera]] ripetuta e coem continua richiesta di protezione. Nelle tante [[Rappresentazione (arti figurative)|effigi]] di [[San Defendente]] presenti nella chiesa, ci sono varie tipologie di rappresentazione, sulla base di diversi modelli [[Iconografia|iconografici]]. [[San Defendente]] viene rappresentato come: soldato con armatura all’antica, soldato con armatura cinquecentesca, giovane in abiti civili in rapporto al costume dell’epoca in cui sono stati realizzati gli [[ex voto]].<ref>{{cita libro|autore=Luigi Olmo|titolo=Memorie storiche di Clusone e della Valle Seriana Superiore|anno=1906|pagine=75-76}}</ref>
 
==== San Defendente ====
L'affresco è posto sulla sinistra della parete nord della chiesa. Nella raffigurazione il [[san Defendente|santo]] è rappresentato in maniera regale: questo è dovuto all’abito e al bastone decorati, e ai numerosi accessori dell’abbigliamento, come catene d’oro e polsini. che conferiscono all’immagine un gusto aristocratico e cortese, segno di una committenza raffinata. La mazza chiodata che tiene in mano diventa simbolo di regalità ed indica il tentativo dell’imperatore Massimiano di colpirlo; infatti secondo la leggenda si dice che l’imperatore abbia scagliato una mazza verso San Defendente e che miracolosamente la mazza lo abbia schivato e sia andata a deporsi ai sui piedi, in modo tale che il santo potesse raccogliere lo scettro dell’imperatore e proclamare la vittoria del Cristianesimo sul culto pagano.
 
==== Serie di tre raffigurazioni di San Rocco ====
[[File:Clusone, Oratorio di San Defendente, Interior frescos 16.JPG|destra|thumb|[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] in trono con [[Bambino Gesù|Bambino]]]]
Il [[san Rocco|santo]] è rappresentato con un vestito da [[Pellegrinaggio|pellegrino]], un bastone, una bisaccia, sandali e cappello; sulla coscia sinistra è visibile il segno della peste che ha contratto. Accanto a lui viene raffigurato un cane che gli porta del pane. All'interno dell'[[iconografia]] di [[san Rocco]] è sempre presente un cane. Egli contrasse la peste, ma nonostante il suo impegno verso il prossimo, nessuno mostrò l’intenzione di aiutarlo. A dispetto del bene e dell’altruismo dimostrato, Rocco venne cacciato lontano dal centro cittadino. Decise cosi di rifugiarsi in una grotta per pregare in solitudine. L’unico che da quel momento gli fece compagnia, andando a trovarlo ogni giorno, fu un cane che gli portava sempre un pezzo di pane, fino a quando Rocco non guarì definitivamente. Una volta guarito l’uomo proseguì la propria opera di aiuto accompagnato dal suo fedele cagnolino.
Le tre raffigurazioni del [[san Rocco|santo]] sono presenti sulla destra della parete sud della chiesa e sono:
*[[san Rocco]] a sinistra, giovane, con la mano destra mostra il bubbone della [[peste]], con la mano sinistra tiene il bastone del [[Pellegrinaggio|pellegrino]] alla cui sommità è appeso un cappello da viandante;
*[[san Rocco]] in centro, con le mani giunte in segno di preghiera. Sotto la veste si può vedere il bubbone, simbolo che identifica il santo e lo caratterizza;
*[[san Rocco]] a destra mentre guarda davanti a lui un piccolo cane che ha in bocca un pezzo di pane.<ref>{{cita|Iorio, Scandella|pp. 105-107}}</ref>
 
==== Madonna in trono col Bambino ====
Questo è un affresco votivo risalente al tardo [[XV secolo|Quattrocento]], il pittore che l’ha realizzato è sconosciuto ma probabilmente ha avuto rapporti con [[Giacomo Borlone de Buschis]]. Si possono notare i volti sorridenti e dolci del [[Bambino Gesù|Bambino]] e della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]. Sulle mani del [[Bambino Gesù|Bambino]] poggia un uccellino che rappresenta la liberazione, sia dalla malattia, che dal peccato.<ref>{{cita|Iorio, Scandella|pp. 107-110}}</ref>
 
====Immagini: interno====
<Gallery>
File:Clusone, Oratorio di San Defendente, Interior frescos 01.JPG
File:Clusone, Oratorio di San Defendente, Interior frescos 04.JPG
File:Clusone, Oratorio di San Defendente, Interior frescos 09.JPG
File:Clusone, Oratorio di San Defendente, Interior frescos 12.JPG
File:Clusone, Oratorio di San Defendente, Interior frescos 08.JPG
File:Clusone, Oratorio di San Defendente, Interior frescos 10.JPG
</gallery>
 
==Note==
Riga 92 ⟶ 60:
 
==Bibliografia==
 
* {{cita libro|autore=Luigi Olmo|titolo=Memorie storiche di Clusone e della Valle Seriana Superiore|anno=1906}}
 
* {{cita libro|autore=Giorgio Gusmini|titolo=La chiesa arcipresbiterale plebana di Clusone ed i suoi arcipreti: notizie storico-cronologiche|anno=1909}}
==Altri progetti==
* {{cita libro|autore=Nicola Morali|autore2=[[Tito Terzi]]|titolo=Clusone|editore=Edizioni Ferrari Clusone|data=1972}}
{{interprogetto}}
* {{cita libro|autore=Patrizia Iorio, Mino Scandella|titolo=La chiesa dei Santi Defendente e Rocco a Clusone: dove l'arte diventa preghiera|editore=Circolo Culturale Baradello|città=Clusone|anno=2016|cid=Iorio, Scandella}}
{{Clusone}}