'''''Addio zio Tom''''' è un [[film]] del [[1971]]. È il quinto [[lungometraggio]] della coppia di registi formata da [[Gualtiero Jacopetti]] e [[Franco Prosperi]], famosi per aver dato origine insieme a [[Paolo Cavara]], che poi decise di mettersi in proprio, al genere ''[[mondo movie]]''.
== Trama e critica ==
La storia della schiavitù negli Stati Uniti: l'arrivo sui galeoni, le misure sanitarie d'accoglienza, la vendita, l'utilizzo per i lavori più pesanti, la riduzione a oggetti di passatempo sessuale nelle case private e nei bordelli, l'appoggio delle gerarchie cattoliche allo schiavismo, le battute di caccia per uccidere i fuggiaschi, l'impiego come stalloni e fattrici per creare altri schiavi. Ricostruzione storica sotto forma di inchiesta giornalistica (sulla falsariga del programma tv ''C'ero anch'io'') del tema della schiavitù, con grandi mezzi produttivi, una moltitudine di comparse haitiane (offerte ad Haiti dal dittatore Doc Chevalier) e altrettantoaltrettanta cinismo.crudezza Serealistica, iutile registiper (autorifar anchecapire dellaallo sceneggiatura)spettatore pretendonociò che ilha testodavvero letto fuori campo si basi su documenti rigorosamente storici,subìto il montaggiopopolo effettistico, l'intento voyeurista e il gusto perverso perafricano. leAlle immagini scioccanti fanno di questoricostruzione fintostorica documentariosi unalternano esempioimmagini delche peggiorrappresentano qualunquismo razzistal'attualità (comeinizi mostranodegli perfettamenteanni la scena nel laboratorio del professor Cartwright, teorico ottocentescosettanta) dell'inferiorità razziale dei neri,America e il finale ai giorni nostri, con il tentativo di mescolare ricordi letterari [''Le confessioni di Nat Turner'' di William Styron] con le posizioni politiche del Blackpopolo Power)afroamericano. Ilfilmdovevadurare in originale 138', ridotti, dopo una denuncia di oscenità, a 100' (con il titolo cambiato in Zio Tom per un'accusa di plagio). In televisione circola una copia apparentemente integrale, ma di soli 118'. Nei titoli non si fa cenno agli attori che hanno interpretato i vari personaggi.
