Georges Pompidou: differenze tra le versioni

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==== Il "Maggio francese" e lo sciopero generale ====
Padroneggia la situazione durante i moti studenteschi del [[maggio francese|maggio 1968]]. A differenza di De Gaulle, ritiene inopportuna una repressione violenta della contestazione studentesca, prevedendo - a ragione - che l'ondata di protesta si sarebbe esaurita nel giro di pochi giorni: di qui la decisione di accettare le rivendicazioni degli studenti, facendo riaprire la [[Sorbona]] e mettere in libertà i ragazzi arrestati. Per far uscire la Francia dalla paralisi causata dagli scioperi in massa proclamati in conseguenza della protesta studentesca, il 26 maggio 1968, dopo una discussione durata ininterrottamente 48 ore, conclude con le principali organizzazioni sindacali gli "accordi di Grenelle" (tra i collaboratori che lo affiancheranno durante le trattative sfiancanti ci furono [[EdouardÉdouard Balladur]] e [[Jacques Chirac]]) che hanno l'obiettivo - non raggiunto a causa del dissenso della base sindacale che respinge l'accordo - di riportare la pace sociale nel paese.
 
In assenza di De Gaulle, che il 29 maggio si reca di nascosto a [[Baden Baden]] con l'intenzione - presto rientrata - di abbandonare la Francia (secondo il generale Alain de Boissieu, genero di de Gaulle, quest'ultimo avrebbe preso in considerazione varie ipotesi, fra cui quella di trasferire il governo a [[Strasburgo]] o a [[Metz]], al confine con la [[Germania Ovest]]<ref>Dall'intervista rilasciata nel corso della trasmissione ''Dècisions sécrets - L'étrange voyage du général de Gaulle'', andata in onda su [[TF1]] l'11 agosto [[1994]]</ref>; secondo [[Jacques Foccart]], invece, de Gaulle si sarebbe recato a Baden Baden al solo scopo di conferire con il generale [[Jacques Massu]] allora di stanza nello Stato tedesco<ref>''Foccart parle - Entretiens avec Philippe Gaillard'', [[1995]], pagg. 409 e segg.</ref>), per alcune ore Pompidou ha interamente nelle sue mani il governo del paese. Il 31 maggio, all'indomani del rientro di De Gaulle a Parigi, promuove una manifestazione gollista di massa sugli Champs-Elisées.