[[File:Siege of Kobani frontline progression, from October 2014 to January 2015.jpg|thumb|Linea del fronte a Kobane, dalla massima estensione del controllo dell'ISIS a fine ottobre-inizio novembre 2014 (linea tratteggiata rossa), alla contro-offensiva dell'YPG (in giallo) a gennaio 2015]]
Sul terreno, a metà settembre l'ISIS scatena una imponente offensiva verso la regione di [[KobaneKobanê]], confinante con la Turchia e controllata dalle milizie curde YPG. Grazie agli equipaggiamenti provenienti dall'Iraq, l'ISIS riesce rapidamente a conquistare diverse cittadine, mandando in rotta i miliziani curdi: solo il 2 ottobre l'ISIS conquista 350 villaggi e arriva alle porte della città<ref>{{cita news|autore=Catherine James|url=http://www.theguardian.com/world/2014/oct/03/syrian-kurds-plea-for-help-kobani-isis-advance|titolo=Syrian Kurds plea for help defending Kobani from Isis advance|pubblicazione=The Guardian|data=3 ottobre 2014|lingua=en}}</ref>. L'attacco provoca il flusso di 300.000 profughi verso la Turchia, causando il più importante [[Sconfinamento della guerra civile siriana in Turchia|sconfinamento della guerra civile sul suo territorio]]<ref>{{cita news|url=http://www.dailystar.com.lb/News/Middle-East/2014/Oct-22/274938-syria-says-giving-military-support-to-kurds-in-koban.ashx#axzz3GNeXxGTV|titolo=Syria says giving military support to Kurds in Kobani|pubblicazione=The Daily Star|data=22 ottobre 2014|lingua=en}}</ref>. L'[[assedio di Kobanê]] permette tuttavia alle forze della coalizione di bersagliare i miliziani dell'ISIS con facilità a causa della loro concentrazione<ref>{{cita news|url=http://www.washingtonpost.com/politics/us-keeps-up-intensified-strikes-near-syrian-city/2014/10/15/9bcc8f44-547f-11e4-b86d-184ac281388d_story.html|titolo=US: Strikes near Kobani have killed hundreds|pubblicazione=The Washington Post|data=15 ottobre 2014|lingua=en}}</ref>. La vicinanza degli scontri, spinge la Turchia a schierare le proprie truppe al confine, ma ignorando le richieste della minoranza curda e degli Stati Uniti il presidente [[Recep Tayyip Erdoğan]] si rifiuta di fornire aiuti alla città e ai miliziani YPG<ref>{{cita news|autore=Bill Park|url=http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/turkey/11153852/Why-wont-Turkey-help-save-Kobane-from-Isil.html|titolo=Why won't Turkey help save Kobane from Isil?|pubblicazione=The Telegraph|data=10 ottobre 2014|lingua=en}}</ref>; solo a inizio novembre viene permesso l'ingresso in città di un piccolo contingente di curdi iracheni<ref>{{cita news|url=http://it.euronews.com/2014/10/31/siria-iraq-peshmerga-curdi-iracheni-arrivano-a-kobane/|titolo=Siria-Iraq: Peshmerga curdi iracheni arrivano a Kobane|pubblicazione=Euronews|data=31 ottobre 2014}}</ref>. L'offensiva dell'ISIS si arresta dividendo in due la città, e le ripetute controffensive curde permettono piccoli avanzamenti per tutto il mese di novembre e dicembre. A fine anno le milizie YPG controllano tra il 70%<ref>{{cita news|url=http://www.analisidifesa.it/2015/01/chi-vince-a-kobane/|titolo=Chi vince a Kobane?|pubblicazione=Analisi Difesa|data=1º gennaio 2015}}</ref> e l'85%<ref>{{cita news|url=http://www.firstonline.info/a/2014/12/22/siria-forze-curde-85-di-kobane-e-nelle-nostre-mani/07776290-1b07-40fd-8797-e8cca853b8fb|titolo=Siria, forze curde: 85% di Kobane "è nelle nostre mani"|pubblicazione=First|data=22 dicembre 2014}}</ref> di Kobane.
[[File:Map of the al-Nusra Front–SRF Hazzm Movement conflict.svg|thumb|left|Crescita del territorio controllato da al-Nusra dopo il conflitto con l'ESL: {{legenda|#6D8A77|Prima dell'offensiva}}