Profezia: differenze tra le versioni

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== Ebraismo ==
Nella ''[[Guida dei perplessi]]'' [[Maimonide]] individua 12 livelli di profezia. Tra i veri profeti, i [[NeviimNeviìm]], la [[tradizione ebraica]] ne individua altri non citati nel [[Tanakh]]. La profezia non è soltanto previsione del futuro, ma anche conoscenza degli eventi passati e presenti e cose in genere non necessariamente vicini o precedentemente conosciuti dal profeta ma rivelati direttamente da Dio allo stesso; è inoltre apprendimento, rivelato da Dio, della sapienza divina della [[Torah]] e della sua parte nascosta, la [[Qabbalah]]. La condizione profetica può presentarsi, in modo momentaneo o continuamente, in modo estatico o senza uno stato estatico; il profeta risulta tale sia per elevazione intellettiva e spirituale sia per visioni di [[angelo|angeli]] e manifestazioni divine o di Dio stesso nella [[Shekhinah]].<br />Spesso il livello profetico è strutturato logicamente ma, come ammette anche Maimonide, non tutte le concezioni o i concetti possono essere correlati tramite l'interpretazione [[Esegesi ebraica|esegetica]], ciò anche se possono essere trovati elementi di molti concetti in altre concezioni più ampie.
 
Come ricorda [[Chaim Luzzatto]] nel testo ''138 Aperture di Saggezza'' l'essenza della profezia ([secondo le ''radici della grazia'']) può giungere al profeta in forme differenti le cui qualità descrivono l'entità del messaggio, sia essa la stessa profezia trasmessa più di una volta o il manifestarsi di uno o più messaggi da Dio allo stesso: essa si presenta quindi all'intelletto, tramite visione mistica o come segno, anche secondo il Governo divino della [[provvidenza]] nella [[Creazione (teologia)|Creazione]]; per associarvene la modalità della saggezza, come considerato spesso differente o non necessariamente correlata alla profezia, egli dimostra per esempio che la figura del "leone" viene messa ontologicamente a confronto con l'archetipo [[Chessed]] inoltre afferma che spesso l'archetipo risulta il medesimo anche in diverse forme e che appunto la natura di tali entità definisce il significato del messaggio divino trasmesso tramite la profezia.