Angiolo D'Andrea: differenze tra le versioni
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== Il declino ==
Nel [[1935]] eseguì i disegni preparatori per le vetrate della cappella del nuovo [[Ospedale Maggiore di Milano]] (Niguarda) <ref>[in sito ufficiale Ospedale Niguarda http://www.ospedaleniguarda.it/chi-siamo/niguarda-e-arte/angiolo-dandrea-le-vetrate-in-aula-magna]</ref>. In seguito, tuttavia, le occasioni di lavoro divennero sempre più rare:
Il suo stato di salute peggiorò e nel [[1941]] lasciò Milano e si ritirò a Rauscedo, dove morì all'età di 62 anni, il 10 novembre del 1942.
Dopo la sua morte venne dimenticato dalla critica, sebbene diverse opere siano conservate in musei e collezioni private.
Nel 2002 si è tenuta a San Giorgio della Richinvelda una esposizione di libri e riviste illustrate da Angiolo D’Andrea provenienti dalla biblioteca personale dell'autore, mostra in cui erano presenti inoiltre dei disegni di stoffe e una riproduzione del mosaico del bar Barbarino <ref>[ in sito ufficiale delle biblioteche dello spilimberghese http://www.sebico.it/easyne2/LYT.aspx?Code=BSS2&IDLYT=1211&ST=SQL&SQL=ID_Documento=928]</ref>. Da novembre [[2012]] a febbraio [[2013]], nelle sale di palazzo Morando a Milano, si è tenuta una grande retrospettiva dedicata al pittore friulano a cura di [[Luciano Caramel]] seguita, nel 2014, da una seconda mostra monografica dal titolo ''Angiolo D'Andrea. La riscoperta di un Maestro tra Simbolismo e Novecento'' tenuta presso il PArCo - Galleria d’arte moderna e contemporanea di Pordenone “A. Pizzinato”.<ref>[ in sito ufficiale del museo Armando Pizzinato http://www.artemodernapordenone.it/mostre/angiolo-dandrea]</ref> e nel 2014 un ulteriore mostra ''Angiolo D’Andrea illustratore'' <ref>[ in Stefano Aloisi,Angiolo D’Andrea illustratore,tipografia Menini, Spilimbergo 2014]</ref>.
== Il giudizio dei critici ==
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