Anticlericalismo: differenze tra le versioni

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{{Citazione|La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete.|<small>[[Émile Zola]]</small>}}
[[File:D'après Maurice Quentin de La Tour, Portrait de Voltaire (c. 1737, musée Antoine Lécuyer).jpg|thumb|[[Voltaire]], illuminista e anticlericale, autore del motto ''Écrasez l'Infâme'' ("schiacciate l'infame"), con cui incitò alla lotta contro la Chiesa e il fanatismo religioso]]
A partire dall'[[Illuminismo]], si sviluppò in [[Francia]] una forte corrente anticlericale, che ebbe la sua piena espressione in alcune leggi varate durante la [[Rivoluzione Francesefrancese]], come la [[costituzione civile del clero]], l'obbligo di sposarsi o abbandonare i voti per i preti, la trasformazione delle chiese in [[Culto della Ragione|templi della Ragione]], il [[calendario rivoluzionario francese]] e il [[culto dell'Essere Supremo]], l'introduzione del matrimonio civile e del divorzio. Anche [[Napoleone]] varò una politica di separazione tra Stato e Chiesa.
 
In un contesto politico anticlericale, il 7 dicembre [[1830]] i redattori de [[L'Avenir]], giornale cattolico liberale, riassumono le loro rivendicazioni: chiedono libertà di coscienza, separazione tra Stato e Chiesa, libertà d'insegnamento, di stampa, d'associazione, decentramento amministrativo ed estensione del diritto elettorale.