Storia diplomatica della seconda guerra mondiale: differenze tra le versioni
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===Durante la guerra===
Dopo la dichiarazione di guerra formale nel dicembre del 1941, gli Stati Uniti si trovarono coi rifornimenti bloccati dai giapponesi e dovettero provvedere attraverso l'India e l'Hymalaia. Il quartier generale di Chiang era stato spostato ora nella remota località di [[Chongqing]]. [[Soong Mei-ling]],<ref>See Laura Tyson Li, ''Madame Chiang Kai-Shek: China's Eternal First Lady'' (New York: Atlantic Monthly Press, 2006).</ref> era stata educata negli Stati Uniti ed inviò una lettera al Congresso statunitense, girando nel contempo la Cina alla ricerca di supporti. Il Congresso votò il cosiddetto [[Chinese Exclusion Act]] e Roosevelt portò alla fine i [[Trattati
Dopo la fine della seconda guerra mondiale nel 1945, scontri si sollevarono in Cina tra nazionalisti e comunisti con una [[guerra civile cinese|guerra civile]] su vasta scala. Il generale americano [[George C. Marshall]] tentò di imporre una tregua ma fallì. Le posizioni militari del Kuomintang (partito nazionalista) andarono peggiorando e nel 1949 i comunisti risultarono vittoriosi, confinando i primi verso il [[Taiwan]] e altre isole. [[Mao Zedong]] fondò quindi la [[Repuibblica Popolare Cinese]] che ancora oggi perdura.<ref>Odd Arne Westad, ''Decisive Encounters: The Chinese Civil War, 1946–1950'' (2003)</ref>
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