|   == Discussione sulla storicità dell'evento == L'interpretazione zelotica introdotta da Eisler conferisce un carattere sedizioso all'ingresso di Gesù in Gerusalemme. Poco dopo, quindi, altri commentatori, misero in dubbio che l'evento potesse aver avuto luogo senza una reazione delle autorità giudaiche e romane.<ref>Klostermann E., ''Das Markus-Evangelium'', 1950, p.112.</ref> Questa osservazione induce alcuni storici a negare l'evento e altri a ricondurne la visibilità entro dimensioni più modeste, compatibili con la confusione creata a Gerusalemme dall'enorme afflusso di pellegrini per la celebrazione della Pasqua. Le riflessioni di Calvino sembrano, quindi, storicamente più verosimili delle fantasie fastose suggerite dalla pittura rinascimentale. <br>Attualmente, molti storici, anche cristiani, ritengono comunque inverosimile che Gesù sia riuscito ad entrare trionfalmente in Gerusalemme - in mezzo ad una folla che lo acclamava come re d'[[Israele]] - e poi sia rimasto indisturbato in città per una settimana. Le autorità [[Storia romana|romane]] - giunte in città con truppe di rinforzo da [[Cesarea marittima|Cesarea]], proprio in occasione della festa di [[Pesach|Pasqua]], per evitare disordini - avrebbero subito brutalmente represso, come loro consuetudine, tale manifestazione inneggiante ad un ipotetico re dei Giudei (che solo i Romani potevano nominare). Anche lo storico [[John Dominic Crossan]], ex sacerdote cattolico e tra i cofondatori del [[Jesus Seminar]], sottolinea come sia la polizia ebraica che le truppe ausiliarie romane che vigilavano anche dall'alto della fortezza Antonia avrebbero certamente arrestato "''qualsiasi incidente prima ancora che potesse avere inizio''" e, visti i pericoli connessi al periodo della festa, "''anche per un'azione simbolica contro il Tempio si sarebbe stati subito uccisi''".<ref>John Dominic Crossan, Gesù una bibliografia rivoluzionaria, Ponte alle Grazie, 1994, pp. 160-162, 166, 176, 180, 187-188, ISBN 88-7928-270-0.</ref><ref>Bart Ehrman, Jesus apocalyptic prophet of the new millenium, Oxford University Press, 1999, pp. 210-211, 252, ISBN 978-0-19-512474-3.</ref><ref>Rudolf Bultmann, History of the Synoptic Tradition, Hendrickson Publisher, 1963, pp. 261-262, 305, ISBN 1-56563-041-6.</ref><ref>John Dominic Crossan, Who killed Jesus?, HarperOne, 1995, pp. 54-59, ISBN 978-0-06-061480-5.</ref><ref>Bart Ehrman, Il vangelo del traditore, Mondadori, 2010, p. 276, ISBN 978-88-04-59690-5.</ref><ref>Bart D. Ehrman, Gesù è davvero esistito? Un'inchiesta storica, Mondadori,2013, pp. 205-206, 300, ISBN 978-88-04-63232-0</ref><ref>BartEhrman,ePrimaaltrideiavangeli,ricondurneCaroccilaEditore,visibilità2017,entropp.dimensioni137-139più modeste,ISBNcompatibili978-88-430-8869-0.</ref><ref>BartconEhrman,laEconfusioneGesùcreatadiventòaDio,GerusalemmeNessundall'enormeDogmaafflussoEditore,di2017,pellegrinippper la celebrazione della Pasqua.105-108Le riflessioni di Calvino sembrano,ISBNquindi,978-88-98602-36-0storicamente più verosimili delle fantasie fastose suggerite dalla pittura rinascimentale.</ref> Evidentemente tutti gli aspetti simbolici e di adempimento di profezie veterotestamentarie presenti in questo testo possono indurre i non credenti (e non solo) a ritenere che questi importanti dettagli non siano storicamente fondati. Gli evangelisti, quindi, potrebbero aver elaborato un testo [[midrash]]ico, cioè un testo che secondo i canoni della letteratura sacra ebraica arricchisce i fatti in modo tale da chiarirne simultaneamente l'interpretazione. <br>L'episodio, fuquindi,probabilmentesarebbe stato creato dagli evangelisti per far adempiere la profezia di [[Zaccaria (profeta)|Zaccaria]] ({{passo biblico|Zc9,9}}). Lo storico e teologo cristiano [[Rudolf Bultmann]] ritiene che questo episodio manifesti caratteristiche più leggendarie, e richiamanti delle profezie, che storiche e che [[Vangelo secondo Marco|Marco]] abbia tratto il racconto da "''una leggenda messianica nata forse nella Cristianità della Palestina''"; anche il citato storico cristiano [[John Dominic Crossan|Crossan]] ritiene l'episodio mai accaduto ma volto a confermare una predizione profetica "''...come proiezione simbolica successiva.''".<ref>Rudolf Bultmann, History of the Synoptic Tradition, Hendrickson Publisher, 1963, pp. 261-262, 305, ISBN 1-56563-041-6.</ref><ref>John Dominic Crossan, Gesù una bibliografia rivoluzionaria, Ponte alle Grazie, 1994, pp. 160-162, 176, ISBN 88-7928-270-0.</ref>▼ 
 ▲Evidentemente tutti gli aspetti simbolici e di adempimento di profezie veterotestamentarie presenti in questo testo possono indurre i non credenti (e non solo) a ritenere che questi importanti dettagli non siano storicamente fondati. Gli evangelisti, quindi, potrebbero aver elaborato un testo [[midrash]]ico, cioè un testo che secondo i canoni della letteratura sacra ebraica arricchisce i fatti in modo tale da chiarirne simultaneamente l'interpretazione. <br>L'episodio fu probabilmente creato dagli evangelisti per far adempiere la profezia di [[Zaccaria (profeta)|Zaccaria]] ({{passo biblico|Zc9,9}}). Lo storico e teologo cristiano [[Rudolf Bultmann]] ritiene che questo episodio manifesti caratteristiche più leggendarie, e richiamanti delle profezie, che storiche e che [[Vangelo secondo Marco|Marco]] abbia tratto il racconto da "''una leggenda messianica nata forse nella Cristianità della Palestina''"; anche il citato storico cristiano [[John Dominic Crossan|Crossan]] ritiene l'episodio mai accaduto ma volto a confermare una predizione profetica "''...come proiezione simbolica successiva.''".<ref>Rudolf Bultmann, History of the Synoptic Tradition, Hendrickson Publisher, 1963, pp. 261-262, 305, ISBN 1-56563-041-6.</ref><ref>John Dominic Crossan, Gesù una bibliografia rivoluzionaria, Ponte alle Grazie, 1994, pp. 160-162, 176, ISBN 88-7928-270-0.</ref>   ==Note== |