James Ensor: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte = 1949
|Attività = pittore
|Attività2 = incisore
|Nazionalità = belga
|Immagine = Henry De Groux.James Ensor.JPG
|Didascalia = James Ensor ritratto da Henry De Groux
}}
== Biografia ==
Introverso e misantropo, trascorse gran parte della sua vita nella sua città natale, dedicandosi ad una pittura che fu una delle manifestazioni più significative del periodo e che si pose al centro della cultura del tempo. Nel [[1877]] s'iscrisse all'Accademia di belle arti di [[Bruxelles]], dove rimase fino al [[1880]], entrando in contatto con gli ambienti anarchici e intellettuali della città
Le opere di questo periodo, che arrivò fino al [[1885]] circa, formano il cosiddetto ''periodo scuro'', in cui i colori sono profondi e cupi, con una luce attenuata ma vibrante; in questo si vede l'influenza del naturalismo tipico della tradizione fiamminga e dei realisti francesi, in particolare di [[Gustave Courbet]]. I temi preferiti si rifanno alla tradizione fiamminga: nature morte, ritratti, interni borghesi intimi e malinconici, paesaggi dall'orizzonte piatto e basso, con una luce suggestiva che ricorda [[William Turner]]. Queste opere si avvicinano parzialmente all'[[impressionismo]] di [[Édouard Manet]], di [[Edgar Degas]] e di [[Claude Monet]], senza tuttavia arrivare all'ariosa immediatezza, all'abbandono alla natura, alla luminosità che sfalda la forma.
=== Tra simbolismo ed espressionismo: la secessione ===
Verso il [[1885]], rielaborando l'uso del colore brillante degli impressionisti e la grottesca immaginazione dei primi maestri fiamminghi, come [[Hieronymus Bosch]] e [[Pieter Bruegel il Vecchio]], Ensor si rivolse verso i temi e gli stili dell'avanguardia. Si accostò così a suo modo al [[simbolismo]] e al [[decadentismo]], svolgendo un ruolo determinante nel rinnovamento dell'arte belga e anticipando le correnti dei [[fauves]] e dell'[[espressionismo]]. Il distacco dalla visione naturalistica rivela nel pittore quella crisi del rapporto tra l'uomo e la natura e quella tendenza all'allusione simbolica tipica di tutta l'arte [[post-impressionismo|post-impressionista]].
Questo processo di trasfigurazione della realtà è basato su
La vena grottesca oscilla tra ironia ed inquietudine, in una specie di incubo in cui sogno e realtà si confondono, anticipando il [[surrealismo]]. Per i suoi soggetti, Ensor prese spesso spunto dai vacanzieri di [[Ostenda]], che lo riempivano di disgusto: ritraendo gli individui come clown o scheletri o sostituendo le loro facce con maschere di carnevale, rappresentò l'umanità come stupida, vana e ripugnante.
=== L'influsso di Ensor sull'arte del XX secolo ===
Il suo lavoro esercitò un importante influsso sulla pittura del XX secolo: i suoi soggetti aprirono la strada al [[surrealismo]] e al [[dadaismo]], mentre la sua tecnica
Molto importante è anche la sua produzione di incisioni e disegni, con paesaggi e scene di vita quotidiana: anche in queste opere l'intreccio di sogno e realtà precorre il [[surrealismo]]. Con il nuovo secolo i critici rivalutarono ed apprezzarono il suo stile, ma la sua vena artistica aveva ormai perduto quella carica aggressivamente ironica e fantastica che ne aveva costituito il carattere più originale.
[[Immagine:Maison d'Ensor à Ostende.JPG|thumb|La casa di Ensor]]
Morì il 19 novembre [[1949]] a [[Ostenda]]. Nella casa in cui ha passato gran parte della sua vita è oggi presente un [[museo]] dedicato al suo lavoro.
=== Opere ===
* ''[[L'entrata di Cristo a Bruxelles]]'' ([[1888]]): "Questa tela, che misura più di quattro metri ed è conservata al Paul Getty Museum di Los Angeles, rappresenta la summa dell'espressionismo ensoriano: in un mare di gialli, di rossi carminio, di blu elettrici e di verdi acidi, uomini-maschere accolgono in un delirio blasfemo il Figlio di Dio, né più né meno come quella folla che lo accompagnò al Calvario. È una visione, questa, che si ricollega alla tradizione della pittura fiamminga attraverso il tema della morte, che si cela dietro maschere mostruose. Però in lui c'è quel qualcosa che ha il sapore e lo sguardo demoniaco, estrinsecato in questa “festosa” parata, che più avanti attirerà la seconda ondata di artisti espressionisti, soprattutto tedeschi." (Benemia A. G., ''L'arte al nuovo'', PeQuod, An, 2009).
* ''Le maschere e la Morte'' ([[1897]]).
* ''Il mio ritratto con maschere'' ([[1936]]).
[[File:Willy Bosschem - James Ensor - Zonnegod.JPG|thumb|James Ensor (2014) visto dal pittore belga Willy Bosschem]]▼
== Bibliografia ==
▲[[File:Willy Bosschem - James Ensor - Zonnegod.JPG|thumb|James Ensor (2014) visto dal pittore belga Willy Bosschem]]
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Roger Van Gindertael |autore2 = Rene Van Gindertael |titolo = Ensor |città = Worthing |editore = Littlehampton Book Services Ltd |anno = 1976 |ISBN = 978-0-289-70586-5}}
* {{Cita libro |lingua = francese |autore = John David Farmer |titolo = Ensor |città = Parigi |editore = [[Éditions du Seuil|Seuil]] |anno = 1977 |ISBN = 978-2-02-004601-5}}
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* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Ulrike Becks-Malorny |titolo = Ensor |città = Los Angeles |editore = Taschen America Llc |anno = 2006 |ISBN = 978-3-8228-5858-5}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Anna Swinbourne |titolo = James Ensor |città = New York |editore = [[Museum of Modern Art]] |giorno = 31 |mese = luglio |anno = 2009 |ISBN = 978-0-87070-752-0}}
== Altri progetti ==
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{{Portale|biografie|pittura}}
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