Presidenza di Barack Obama: differenze tra le versioni

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* la sentenza federale la quale stabilisce che il divieto dei matrimoni omosessuali nel [[Wisconsin]] è incostituzionale<ref name="AP-20140607">{{Cita web|cognome=Johnson |nome=M.L. |titolo=Gay couples rush to marry at Wisconsin courthouses |url=http://apnews.excite.com/article/20140607/us-gay-marriage-wisconsin-9d02f0128c.html |data=7 giugno 2014 |opera=[[AP News]] |accesso=7 giugno 2014}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.chicagotribune.com/news/local/breaking/chi-wisconsin-attorney-general-files-appeal-to-halt-gay-weddings-in-state-20140609,0,7019113.story |editore=Chicago Tribune |titolo=Federal judge refuses Wisconsin request to halt same sex marriages |data=10 giugno 2014 |accesso=16 agosto 2014}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://articles.chicagotribune.com/2014-06-13/news/chi-wisconsin-samesex-marriages-on-hold-pending-appeal-judge-20140613_1_marriages-federal-judge-crabb |titolo=Wisconsin same-sex marriages on hold pending appeal |editore=Chicago Tribune |data=13 giugno 2014 |accesso=16 agosto 2014}}</ref>;
* la prima Corte d'appello federale a pronunciarsi a favore delle unioni omosessuali, nello [[Utah]]<ref>{{Cita web|url=http://www.sltrib.com/sltrib/news/58114139-78/marriage-court-utah-sex.html.csp |titolo=10th Circuit Court: Utah’s same-sex marriage ban is unconstitutional |accesso=16 agosto 2014}}</ref>;
* la sentenza federale che abbatte il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso nell'[[Indiana]]<ref>{{Cita web|url=http://www.nbcnews.com/news/us-news/indiana-appeals-ruling-overturning-same-sex-marriage-ban-n141256M |titolo=Indiana Appeals Ruling Overturning Same-Sex Marriage Ban |accesso=16 agosto 2014}}</ref>;
* il 2° Stato a legalizzare la vendita di [[marijuana]] per uso ricreativo, [[Washington (stato)]]<ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2014/07/09/us/washington-to-begin-sales-of-recreational-marijuana.html |titolo=Washington to Begin Sales of Recreational Marijuana |editore=New York Times |data=7 agosto 2014 |accesso=7 agosto 2014 |nome=Kirk |cognome=Johnson}}</ref>;
* la sentenza statale che abbatte il divieto di matrimonio omosessuale nel [[Colorado]]<ref>{{Cita news|url=http://www.cnn.com/2014/07/09/justice/colorado-same-sex-marriage/ |editore=CNN |titolo=Colorado's same-sex marriage ban shouldn't stand, judge rules |data=7 settembre 2014 |accesso=15 luglio 2014}}</ref>;
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* la controfirma da parte del [[Governatore del Delaware]] [[Jack Markell]] del [[disegno di legge]] che depenalizza il possesso e l'uso ricreativo privato della [[marijuana]] (fino a 1 grammo), mentre l'uso in luogo pubblico verrà multato invece di essere trattato come un illecito penale<ref>{{cite web|url=https://www.theguardian.com/us-news/2015/jun/19/delaware-recreational-marijuana-decriminalised |publisher=The Guardian |title=Delaware is 18th state to allow recreational use of marijuana |date=June 19, 2015 |accessdate=June 19, 2015}}</ref>;
[[File:Celebrating a new America -lovewins 58242 (18588276403).jpg|thumb|La [[Casa Bianca]] illuminata con i colori della [[bandiera arcobaleno]] il 26 giugno del 2015.]]
* la sentenza della [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte Suprema]] nel caso ''[[Obergefell contro Hodges,]],'' la quale viene a stabilire che la ''[[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione]]'' garantisce il diritto al [[matrimonio tra persone dello stesso sesso]]. Il giudice [[Anthony Kennedy]] ha scritto l'opinione della maggioranza, unitamente a [[Ruth Bader Ginsburg]], [[Stephen Breyer]], [[Sonia Sotomayor]] ed [[Elena Kagan]]<ref name="NYT-20150626">{{cite news |last=Liptak |first=Adam |title=Same-Sex Marriage Is a Right, Supreme Court Rules, 5-4 |url=https://www.nytimes.com/2015/06/27/us/supreme-court-same-sex-marriage.html |date=June 26, 2015 |work=[[New York Times]] |accessdate=June 26, 2015 }}</ref><ref name="SC-20150626">{{cite web |author=Staff |title=Obergefell, et al. v. Hodges, Directory, Ohio Department of Health, et al.|url=https://www.supremecourt.gov/opinions/14pdf/14-556_3204.pdf |format=[[PDF]] |date=June 26, 2015|work=[[Supreme Court of the United States]] |accessdate=June 26, 2015 }}</ref>;
* il primo tentativo di rimozione forzata della [[Bandiera degli Stati Confederati d'America]] dal pennone della "South Carolina State House" da parte di Bree Newsome<ref>{{cite web|url=https://www.bbc.com/news/world-us-canada-33297625 |publisher=BBC News |title=Confederate flag at South Carolina State House pulled down |date=June 27, 2015 |accessdate=June 27, 2015}}</ref>. Dopo settimane di intense proteste essa verrà infine relegata all'interno di un museo<ref>{{cite web|url=https://www.usatoday.com/story/news/nation/2015/07/10/south-carolina-confederate-flag/29952953/ |publisher=USA Today |title=South Carolina takes down Confederate flag |date=October 7, 2015 |accessdate=July 16, 2015}}</ref>;
* la controfirma da parte del [[Governatore della California]] [[Jerry Brown]] della disposizione che impone la [[vaccinazione]] ai bambini - indipendentemente dalle obiezioni religiose dei loro genitori - perché questi possano venire ammessi a scuola<ref>{{cite web|url=https://www.npr.org/sections/thetwo-way/2015/06/30/418908804/california-governor-signs-school-vaccination-law |publisher=NPR |title=California Governor Signs School Vaccination Law |date=June 30, 2015 |accessdate=January 7, 2015}}</ref>;
* la decriminalizzazione dell'uso di marijuana a scopo ricreativo parte dell'[[Oregon]]<ref>{{cite web|url=https://www.theguardian.com/us-news/2015/jul/01/oregon-recreational-marijuana-legalized |publisher=The Guardian |title=Oregon becomes fourth US state to legalize recreational marijuana |date=July 1, 2015 |accessdate=July 1, 2015}}</ref>;
[[File:Planned parenthood supporters.jpg|thumb|Manifestazione a favore di [[Planned Parenthood]] e dei [[diritti delle donne]].]]
* il dibattito sui video - la cui autenticità viene messa in forte dubbio - fatti circolare dal "Centro [[Pro-Life]] per il progresso" (Center for Medical Progress) i quali mostrerebbero la presunta negoziazione della vendita illegale di tessuti fetali abortiti da parte dei dipendenti di [[Planned Parenthood]]<ref>{{cite web|url=https://www.nytimes.com/aponline/2015/07/14/us/ap-us-planned-parenthood-fetal-parts.html |publisher=The New York Times |title=Covert Video Targets Planned Parenthood Fetal-Parts Policy |date=July 14, 2015 |accessdate=September 19, 2015}}</ref>;
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Una volta emanato il [[disegno di legge]] sugli incentivi nel febbraio del 2009 la riforma dell'assistenza sanitaria nazionale divenne la principale priorità interna del neo-presidente.
 
L'[[111º Congresso degli Stati Uniti d'America]] giungerà ad approvare la proposta che diverrà presto nota come [[Obamacare]]. Una riforma in tal senso fu per molto tempo una delle massime priorità del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] - aprendo un ventaglio di dibattiti - e i suoi esponenti si dimostreranno ansiosi di far approvare un nuovo piano che avrebbe abbassato i costi e al contempo aumentato la relativa copertura finanziaria<ref name=sack>{{Cita news|cognome1=Sack|nome1=Kevin|titolo=Health Plan From Obama Spurs Debate|url=https://www.nytimes.com/2008/07/23/us/23health.html?pagewanted=all|accesso=15 novembre 2015|opera=The New York Times|data=23 luglio 2008}}</ref> .
 
In contrasto con il precedente piano progettato dalla [[Presidenza di Bill Clinton]] nel 1993 per riformare l'assistenza sanitaria Obama adotterà una strategia che consentisse all'Assemblea congressuale di guidare il procedimento, con la [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]] e il [[Senato (Stati Uniti d'America)|Senato]] pronti a definire le proprie peculiari proposte<ref name=nornstein/>.
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Si verificò un aumento, seppur contenuto, del [[tasso di disoccupazione]] nel corso del primo mandato<ref>{{Cita news|url= http://data.bls.gov/PDQ/servlet/SurveyOutputServlet?request_action=wh&graph_name=LN_cpsbref3|titolo= Labor Force Statistics from the Current Population Survey|data= 1º agosto 2009|opera= United States Department of Labor Bureau of Labor Statistics}}</ref>, mentre proseguirono gli sforzi volti alla stimolazione economica pluriennale<ref>{{Cita news|url= http://blogs.abcnews.com/george/2009/07/biden-we-misread-the-economy-.html|nome=George|cognome=Stephanopoulos|wkautore=George Stephanopoulos|titolo= Biden: We 'Misread the Economy'|data= 5 luglio 2009|opera=George's Bottom Line|editore=[[ABC News]]|accesso=20 aprile 2010}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/01/12/AR2010011203737.html |opera=The Washington Post |titolo=Economic stimulus has created or saved nearly 2 million jobs, White House says |nome=Alec |cognome=MacGillis |data=13 gennaio 2010 |accesso=22 maggio 2010}}</ref>; la disoccupazione raggiunse quindi il suo picco nell'ottobre del 2009 attestandosi al 10,1%<ref name="Theodossiou">{{Cita pubblicazione|cognome1=Theodossiou |nome1=Eleni |cognome2=Hipple |nome2=Steven F. |anno=2011 |titolo=Unemployment Remains High in 2010 |rivista=Monthly Labor Review |volume=134 |numero=3 |pp=3–22 |editore=Bureau of Labor Statistics |url=http://www.bls.gov/opub/mlr/2011/03/art1full.pdf |accesso=7 aprile 2011 }}</ref>. In campo economico non agricolo tuttavia si crearono nuovi posti di lavoro per un tempo record di 75 mensilità consecutive tra ottobre del 2010 e dicembre del 2016, quando il livello dei disoccupati scalarono fino al 4,7%<ref name="mudland1">{{Cita news|cognome1=Udland|nome1=Myles|titolo=President Obama's economic legacy has just been cemented|url=https://finance.yahoo.com/news/president-obamas-economic-legacy-has-just-been-cemented-162815371.html|accesso=6 gennaio 2017|editore=Yahoo|data=6 gennaio 2017}}</ref>.
[[File:Obama and Bill Clinton.jpg|thumb|Obama parla con l'ex presidente [[Bill Clinton]] e il consulente senior [[Valerie Jarrett]] sulla creazione di posti di lavoro nel luglio del 2010.]]
La ripresa fu contrassegnata da un tasso di partecipazione alla [[forza lavoro]] più basso, parzialmente dovuto sia alla relativa maggiore età generale della popolazione che alla permanenza per un tempo più lungo entro il sistema scolastico di formazione professionale<ref name=asoergel>{{Cita news|cognome1=Soergel|nome1=Andrew|titolo=Where are all the workers?|url=https://www.usnews.com/news/the-report/articles/2015/07/16/unemployment-is-low-but-more-workers-are-leaving-the-workforce|accesso=15 novembre 2015|editore=US News and World Report|data=16 luglio 2015}}</ref>; tale ripresa non mancherà però di mettere a nudo la sempre più crescente disuguaglianza nel [[reddito]] effettivo tra gli abitanti del Paese (per regioni e gruppi coinvolti) e disparità d'ingresso nel mondo del lavoro,<ref name=dleonhardt>{{Cita news|cognome1=Leonhardt|nome1=David|titolo=Inequality Has Actually Not Risen Since the Financial Crisis|url=https://www.nytimes.com/2015/02/17/upshot/inequality-has-actually-not-risen-since-the-financial-crisis.html|accesso=15 novembre 2015|opera=The New York Times|data=17 febbraio 2015}}</ref>.
 
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Durante la sessione "lame duck" ([[Anatra zoppa]]) del [[111º Congresso degli Stati Uniti d'America]] Obama e i Repubblicani presero a litigare sul destino da assegnare ai suddetti tagli; il primo avrebbe difatti desiderato estenderli anche a tutti quei contribuenti con un [[reddito]] inferiore ai 250.000 dollari annui, mentre i secondi preferirono un'estensione totale rifiutandosi così di sostenere un qualsiasi [[disegno di legge]] che non li estendesse anche ai portatori di redditi maggiori<ref>{{Cita news|cognome= Stirewalt|nome= Chris |titolo= Today's Power Play: Republicans and Democrats Play Chicken With Lame Duck |editore= [[Fox News Channel]]|data= 1º dicembre 2010|url= http://politics.blogs.foxnews.com/2010/12/01/todays-power-play-republicans-and-democrats-play-chicken-lame-duck|accesso= 20 dicembre 2010}}</ref>.
 
Il presidente e la [[leadership]] Repubblicana congressuale vollero quindi raggiungere un accordo il quale includesse un estensione di due anni per tutte le riduzioni fiscali, un'estensione dell'[[indennità di disoccupazione]] fino a 13 mesi, una riduzione annuale dell'[[[imposta]] sui salari della ''[[Federal Insurance Contributions Act]]'' (FICA) e altre misure correlate<ref name=2013deal>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2010/12/08/us/politics/08cong.html |titolo=Democrats Skeptical of Obama on New Tax Plan |autore=Herszenhorn, David M. |autore2=Stolberg, Sheryl Gay |giornale=[[The New York Times]] |data=7 dicembre 2010}}</ref>. Obama riuscirà alla fine a persuadere molti Democratici rimasti diffidenti ad appoggiare la proposta legislativa, sebbene molti liberal ([[Liberalismo negli Stati Uniti d'America]]) sociali come [[Bernie Sanders]] continuassero ad opporvisi<ref name="cnn-signs"/><ref>Nick Wing, [http://www.huffingtonpost.com/2010/12/10/bernie-sanders-filibuster_n_795087.html Bernie Sanders Filibuster: Senator Stalls Tax Cut Deal], December 10, 2010, ''The Huffington Post''.</ref>.
 
Gli sgravi fiscali ammontanti a 858 miliardi, il risarcimento dell'assicurazione di disoccupazione e la legge sulla creazione di nuovi posti di lavoro del 2010 (''[[Tax Relief, Unemployment Insurance Reauthorization, and Job Creation Act of 2010]]'') passarono il vaglio parlamentare con maggioranze bipartisan in entrambe le Aule e vennero controfirmati il 17 dicembre del 2010<ref name="cnn-signs">{{Cita news|url=http://www.cnn.com/2010/POLITICS/12/17/tax.deal/index.html |titolo=Obama signs tax deal into law |editore=CNN |data=17 dicembre 2010 |accesso=17 dicembre 2010}}</ref><ref name="wapo-deal">{{Cita news|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/12/16/AR2010121606672.html |titolo=Congress votes to extend Bush-era tax cuts until '12 |opera=The Washington Post |data= 17 dicembre 2010|accesso=17 dicembre 2010}}</ref>.
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=== Sistema d'istruzione pubblica ===
{{vedi anche|Istruzione negli Stati Uniti d'America}}
La [[Grande recessione]] del 2008-09 causò un forte calo delle entrate fiscali in tutti i maggiori [[centri urbani]] e [[Stati federati degli Stati Uniti d'America]]: la risposta immediata fu quella di tagliare drasticamente i finanziamenti al sistema dell'istruzione. Il "pacchetto di stimolo" da 800 miliardi incluse altresì 100 miliardi da riservare alle istituzioni scolastiche pubbliche, che ogni Stato utilizzò per proteggere il proprio personale budget educativo<ref> Jonathan Zimmerman, "Education in the Age of Obama: The Paradox of Consensus" in Zelizer, ed., ''The Presidency of Barack Obama '' pp 110-115.</ref><ref>Patrick McGuinn, "Stimulating reform: Race to the Top, competitive grants and the Obama education agenda." ''Educational Policy'' 26.1 (2012): 136-140.</ref>.
 
In termini di sponsorizzazione dell'innovazione tuttavia il presidente e il [[Segretario dell'Istruzione degli Stati Uniti d'America|Segretario dell'Istruzione]] [[Arne Duncan]] perseguirono la riforma dell'istruzione K-12 attraverso il programma di sovvenzione "[[Race to the Top]]"; con oltre 15 miliardi di sovvenzioni messi sul piatto ben 34 Stati rividero rapidamente le proprie legislazioni nell'ambito educativo secondo le proposte presentate dai riformatori avanzati dell'intero sistema<ref> Jonathan Zimmerman, "Education in the Age of Obama: The Paradox of Consensus" in Zelizer, ed., ''The Presidency of Barack Obama '' pp 116-120.</ref><ref>Patrick McGuinn, "Stimulating reform: Race to the Top, competitive grants and the Obama education agenda." ''Educational Policy'' 26.1 (2012): 141-145.</ref>.
 
Nel concorso scaturito vennero assegnati punti per consentire alle scuole charter di moltiplicarsi, per compensare gli insegnanti in base al merito dimostrato (compresi i test dei punteggi valutativi espressi dagli studenti) ed infine per adottare standard educativi superiori<ref> Jonathan Zimmerman, "Education in the Age of Obama: The Paradox of Consensus" in Zelizer, ed., ''The Presidency of Barack Obama '' pp 121-122.</ref><ref>Patrick McGuinn, "Stimulating reform: Race to the Top, competitive grants and the Obama education agenda." ''Educational Policy'' 26.1 (2012): 146-147.</ref>.
[[File:Status of Common Core update110417.jpg|thumb|400px|Mappa che mostra gli Stati che hanno adottato, non adottato, parzialmente adottato o abrogato i "Common Core State Standards":
{{legend|#0066cc|Stati che li hanno adottati}}
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{{legend|#f9ca68|Stati che li hanno adottati ma in seguito abrogati}}
{{legend|#bf8040|Stati che non li hanno adottati}}]]
Vi furono incentivi rivolti agli Stati volti a stabilire standard sia per i singoli [[college]] che per la carriera d'insegnante, il che avrebbe significato nella pratica la piena adozione dell'iniziativa generale sugli standard statali ("Common Core State Standards Initiative") già precedentemente sviluppata su una base bipartisan dalla "[[National Governors Association]]" e dal "[[Council of Chief State School Officers]]" (CCSSO)<ref> Jonathan Zimmerman, "Education in the Age of Obama: The Paradox of Consensus" in Zelizer, ed., ''The Presidency of Barack Obama '' pp 123-125.</ref><ref>Patrick McGuinn, "Stimulating reform: Race to the Top, competitive grants and the Obama education agenda." ''Educational Policy'' 26.1 (2012): 148-150.</ref>.
 
I criteri da adottare non risultarono uniformemente obbligatori, si trattò invece di incentivi volti a migliorare le opportunità per poter ottenere una sovvenzione. La maggior parte degli Stati rivide di conseguenza le loro leggi particolari, anche se si resero ben presto conto che era assai improbabile che ciò potesse essere eseguito in presenza di una sovvenzione altamente competitiva<ref> Jonathan Zimmerman, "Education in the Age of Obama: The Paradox of Consensus" in Zelizer, ed., ''The Presidency of Barack Obama '' pp 126-128.</ref><ref>Patrick McGuinn, "Stimulating reform: Race to the Top, competitive grants and the Obama education agenda." ''Educational Policy'' 26.1 (2012): 151-155.</ref>.
 
"Race to the Top" ebbe un forte sostegno bipartisan, con elementi centristi di entrambe le parti politiche; fu opposto sa all'ala sinistra Democratica che a quella destra Repubblicana, anche se non mancò di venire criticato per aver concentrato e centralizzato troppo potere nelle mani del [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]]<ref>Patrick McGuinn, "Stimulating reform: Race to the Top, competitive grants and the Obama education agenda." ''Educational Policy'' 26.1 (2012): 156-157.</ref>.
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[[File:President Obama speaks on the Trayvon Martin ruling (2013-07-19).webm|thumb|left|Dichiarazione presidenziale dopo la morte di [[Trayvon Martin]]<ref>Transcript of President Obama's Remarks<br>* [http://www.whitehouse.gov/the-press-office/2013/07/19/remarks-president-trayvon-martin Remarks by the President on Trayvon Martin]<br>Video of President Obama's Remarks<br>* [http://www.whitehouse.gov/photos-and-video/video/2013/07/19/president-obama-speaks-trayvon-martin President Obama Speaks on Trayvon Martin]</ref>.]]
L'assoluzione di [[George Zimmerman]] (ispanico di 28 anni) dall'accusa di [[omicidio]] per la morte dell'adolescente afroamericano [[Trayvon Martin]] ebbe l'effetto di scatenare l'indignazione nazionale, portando il presidente a pronunciare un discorso in cui ebbe modo di osservare che "''T. Martin avrebbe potuto essere me stesso 35 anni fa''"<ref name=ccilliza>{{Cita news|cognome1=Cillizza|nome1=Chris|titolo=President Obama’s remarkably personal speech on Trayvon Martin and race in America|url=https://www.washingtonpost.com/news/the-fix/wp/2013/07/19/president-obamas-remarkably-personal-speech-on-trayvon-martin-and-race-in-america/|accesso=15 novembre 2015|opera=The Washington Post|data=19 luglio 2013}}</ref>.
[[File:Ferguson Day 6, Picture 44.png|thumb|left|I [[disordini razziali di Ferguson]] di agosto<ref>{{Cita news|autore=Aja J. Williams |url=http://www.ksdk.com/story/news/local/2014/08/25/ferguson-no-arrests-sunday-peace-spreading/14552815/ |titolo=Johnson: 'Peace is being restored in Ferguson' |editore=Ksdk.com |data=25 agosto 2014 |accesso=30 novembre 2014}}</ref>, novembre <ref>{{Cita news|url=http://www.cnn.com/2014/11/24/justice/ferguson-grand-jury/|titolo=Fires, chaos erupt in Ferguson after grand jury doesn't indict in Michael Brown case|editore=CNN|data=25 novembre 2014|accesso=31 gennaio 2015}}</ref> e dicembre del 2014<ref>{{Cita news|url=http://www.huffingtonpost.com/2014/12/02/ferguson-protests-end-goal_n_6256292.html|titolo=Looking Ahead After Ferguson Protests: What Happens Next?|editore=Huffington|data=2 dicembre 2014|accesso=31 gennaio 2015|citazione=Though the fierce protests in Ferguson, Missouri seemed to have died down in the last week or so...}}</ref> e poi ancora agosto del 2015: 1 morto, 10 feriti tra i manifestanti<ref name=KMOV>{{Cita web|titolo=Number of people arrested, injured continues to rise in Ferguson|url=http://www.kmov.com/special-coverage-001/Reports-Ferguson-protests-turn-violent-270697451.html|editore=KMOV.com|accesso=3 dicembre 2014|urlmorto=yes|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141202024549/http://www.kmov.com/special-coverage-001/Reports-Ferguson-protests-turn-violent-270697451.html|dataarchivio=2 dicembre 2014|df=mdy-all}}</ref><ref name="FergusonApril">{{Cita web|url=https://news.yahoo.com/2-separate-shootings-near-ferguson-protests-against-police-115320811.html|titolo=3 shot during Ferguson protest; 5 arrested for looting|editore=Yahoo! News|data=29 aprile 2015|accesso=29 aprile 2015}}</ref>, 6 tra la polizia<ref name=CBC.Injuries>{{Cita news|editore=Associated Press |url=http://www.cbc.ca/news/world/michael-brown-shooting-st-louis-police-shoot-knife-wielding-suspect-near-ferguson-1.2740293|titolo=Michael Brown shooting: St. Louis police shoot knife-wielding suspect near Ferguson|editore=CBC News|data=19 agosto 2014|accesso=19 agosto 2014|citazione=At least two people were shot and 31 were arrested, he said. Four officers were injured by rocks or bottles. A photographer and two German reporters were arrested and later released.}}</ref> e 321 arresti<ref name="FergusonApril"/><ref name=WashPost.Breakdown>{{Cita web|cognome1=Keating |nome1=Dan |cognome2=Rivero |nome2=Cristina |cognome3=Tan |nome3=Shelly |url=https://www.washingtonpost.com/wp-srv/special/national/ferguson-arrests/ |titolo=A breakdown of the arrests in Ferguson |sito=The Washington Post |data=21 maggio 2013 |accesso=22 agosto 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://m.stltoday.com/news/local/crime-and-courts/more-than-arrested-at-ferguson-police-station-on-moral-monday/article_c1752132-9731-542e-8525-1885fae7fd10.html?mobile_touch=true|titolo=More than 50 arrested at Ferguson police station on 'Moral Monday,' other events elsewhere|autore=Staff Reports|editore=stltoday.com|accesso=25 novembre 2014}}</ref>.]]
Anche l'[[omicidio di Michael Brown]] (18 anni) avvenuto a [[Ferguson (Missouri)]] ad opera di un poliziotto bianco provocarono una grave ondata di proteste (i [[disordini razziali di Ferguson]]<ref name=capeheart2>{{Cita news|cognome1=Capeheart|nome1=Jonathan|titolo=From Trayvon Martin to ‘black lives matter’|url=https://www.washingtonpost.com/blogs/post-partisan/wp/2015/02/27/from-trayvon-martin-to-black-lives-matter/|accesso=15 novembre 2015|opera=The Washington Post|data=27 febbraio 2015}}</ref>).
 
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Nel marzo del 2010 intanto il [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[Hillary Clinton]] ebbe l'occasione di esprimere severe critiche nei confronti del governo israeliano per aver fatto approvare l'espansione degli insediamenti a [[Gerusalemme Est]]<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8565455.stm |editore=BBC News |titolo=Clinton rebukes Israel over homes |data=12 marzo 2010 |accesso=22 maggio 2010}}</ref>. Netanyahu si oppose fermamente a tutti gli sforzi intrapresi da Obama di negoziare con l'[[Iran]] sulla questione del nucleare tanto che venne sentito preferire apertamente il candidato [[Mitt Romney]] alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2012|elezioni presidenziali del 2012]]<ref name="jgoldberg" />.
 
Il presidente tuttavia proseguì nella politica di porre il [[veto]] alle risoluzioni dell' [[Organizzazione delle Nazioni Unite]] che chiedono la costituzione di uno Stato indipendente per i [[palestinesi]] e l'Amministrazione continuò invece a sostenere la [[soluzione dei due Stati]]<ref name="jbresnahan">{{Cita news|cognome1=Bresnahan|nome1=John|titolo=Exclusive: Obama brushed off Reid's plea on Palestinian state |url=http://www.politico.com/story/2015/10/reid-obama-israel-palestinians-netanyahu-united-nations-214011|accesso=15 novembre 2015 |opera=Politico|data=1º ottobre 2015}}</ref>. Obama aumenterà anche gli aiuti ad [[Israele]], compresi i finanziamenti per favorire il programma di difesa aerea [[Cupola di Ferro]] (Iron Dome)<ref name="ebenari1">{{Cita news|cognome1=Benari|nome1=Elad|titolo=Obama Signs Additional Funding for Iron Dome |url=http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/183732|accesso=12 febbraio 2017|editore=Arutz Sheva|data=18 maggio 2014}}</ref>.
 
Durante gli ultimi mesi di presidenza l'Amministrazione sceglierà di non porre più il veto alla ''[[risoluzione 2334 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]]'' la quale ha sollecitato di porre fine agli [[insediamenti israeliani]] nei territori occupati a seguito della [[guerra dei sei giorni]] del 1967.
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[[File:Compliant captives are allowed to play soccer in Guantanamo.jpg|thumb|Prigionieri mentre giocano a [[soccer]] nell'area ricreativa del [[Campo di prigionia di Guantánamo]].]]
Nel 2002 la [[presidenza di George W. Bush]] istituì il [[Campo di prigionia di Guantánamo]] per tenervi rinchiusi i presunti "[[nemici combattenti]]" della [[guerra in Afghanistan (2001-in corso)]], ma in una modalità per cui non venivano più considerati i detenuti nella loro qualità di [[prigionieri di guerra]] convenzionali<ref name=kliptakgb/>. Obama dichiarò ripetutamente il suo desiderio di far chiudere il campo di detenzione sostenendo che la sua natura extragiudiziale non faceva altro che fornire uno strumento di reclutamento per le organizzazioni terroristiche<ref name=kliptakgb>{{Cita news|cognome1=Liptak|nome1=Kevin|titolo=Obama still plans to shut Guantanamo. Can he?|url=http://www.cnn.com/2015/11/19/politics/guantanamo-bay-prison-obama/|accesso=22 dicembre 2015|editore=CNN|data=19 novembre 2015}}</ref>.
[[File:US Navy 101101-F-0651R-041 Detainees pray in the recreation area of Camp Four at Joint Task Force Guantanamo.jpg|thumb|left|Momento di preghiera per i prigionieri.]]
Nel suo primo giorno in carica il neo-presidente istruì tutti i procuratori militari affinché sospendessero i procedimenti giudiziari in corso in modo che l'Amministrazione entrante potesse riesaminare i processi aperti dalla commissione incaricata<ref>{{Cita news|editore=Associated Press|titolo=Obama Seeks Halt to Legal Proceedings at Guantanamo|data=21 gennaio 2009 |url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2009/01/20/AR2009012004743_pf.html |accesso=21 gennaio 2009 |opera=The Washington Post |nome=Peter |cognome=Finn}}</ref>.
 
Il 22 gennaio del 2009 Obama firmò un [[ordine esecutivo]] il quale limitò in una misura sostanziale la lista dei metodi di interrogatorio elencati ed autorizzati dagli ''[[United States Army Field Manuals]]''<ref>{{Cita web|autore=Obama, Barack |titolo=Executive Order 13491 – Ensuring Lawful Interrogations |editore=[[The White House]] |data=22 gennaio 2009 |url=http://www.whitehouse.gov/the_press_office/EnsuringLawfulInterrogations/ |accesso=26 gennaio 2009 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090126061153/http://www.whitehouse.gov/the_press_office/EnsuringLawfulInterrogations/ |dataarchivio=26 gennaio 2009 }}</ref> e che conseguentemente poneva fine alle cosiddette "[[tecniche avanzate d'interrogatorio]]"<ref>{{Cita news|editore=CNN|titolo=Obama signs executive order to close Guantanamo Bay |data=22 gennaio 2009 |url=http://edition.cnn.com/2009/POLITICS/01/22/guantanamo.order/index.html|accesso=22 gennaio 2009}}</ref> .
 
Nel marzo seguente la presidenza annunciò che non si sarebbe più riferita ai prigionieri ospitati nella [[Base navale di Guantánamo]] con la dicitura di "combattenti nemici", ma ribadì anche il concetto che il presidente continuava ad avere l'autorità per detenervi tutti i sospetti di [[terrorismo]] che avesse ritenuto opportuno, pur senza specifiche accuse penali<ref>{{Cita news|opera=The New York Times |titolo=U.S. Won't Label Terror Suspects as 'Combatants'|data=13 marzo 2009 |url=https://www.nytimes.com/2009/03/14/us/politics/14gitmo.html |accesso=15 marzo 2009 |nome=William |cognome=Glaberson}}</ref>.
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=== Uccisione di Osama bin Laden ===
La presidenza avviò un'operazione di successo che provocò la [[morte di Osama bin Laden]], [[leadership|leader]] di
[[Al Qaida]], un'organizzazione [[militante]] [[sunnita]] di matrice riconducile all'[[islamismo]] nonché responsabile degli [[attentati dell'11 settembre 2001]] a [[New York]] e di numerosi altri attacchi a fini di [[terrorismo internazionale]]<ref> Nicholas Schmidle, "Getting Bin Laden." ''The New Yorker'' (Aug 8 2011) [http://www.thomasweibel.ch/artikel/110808_new_yorker_getting_bin_laden.pdf online].</ref> .
 
A partire dalle informazioni ricevute nel luglio del 2010 la [[Central Intelligence Agency]] determinò quello che pensò potesse trattarsi il luogo in cui bin Laden si stava nascondendo, ovvero un grande complesso situato ad [[Abbottabad]], nel [[Pakistan]], un'area suburbana a 35 miglia da [[Islamabad]]<ref name="NYT-clues">{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2011/05/03/world/asia/03intel.html?pagewanted=all|titolo=Clues Gradually Led to the Location of Osama bin Laden|cognome=Mazzetti|nome=Mark|autore2=Helene Cooper |autore3=Peter Baker |data=3 maggio 2011|opera=The New York Times|accesso=4 maggio 2011}}</ref>. Il [[direttori della CIA|direttore della CIA]] [[Leon Panetta]] riferì questo rapporto ricevuto direttamente al presidente non più tardi del marzo 2011.
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=== Guerra dei droni ===
Al contrario della strategia di intervento armato diretto portata avanti dal suo predecessore, l'amministrazione Obama ha puntato su una tattica diversa, facendo un uso massivo di [[Drone|droni]] militari e di [[Forze speciali dell'esercito statunitense|forze armate speciali]] per interventi "mirati"<ref>{{cita libro|Noam|Chomsky|Optimism over Despair|2017|Penguin|isbn=978-0-241-98197-9|autore2=C. J. Polychroniou|lingua=en|cid=Chomsky e Polychroniou|pp=25-26}}</ref>.
Questo orientamento ha permesso agli Stati Uniti di intervenire militarmente molto di più rispetto a prima, con interventi armati in 147 paesi diversi nel solo 2015<ref>{{Cita news |autore=Nick Nurse |url=http://tomdispatch.com/blog/176060 |titolo=Success, Failure, and the 'Finest warriors who ever went into combat' |pubblicazione=TomDispatch |data=25 ottobre 2015|lingua=en}}</ref>.
 
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A giugno, con le [[elezioni primarie del Partito Democratico del 2016 (Stati Uniti d'America)|elezioni primarie Democratiche]] quasi in dirittura d'arrivo, il presidente appoggiò ufficialmente l'ex [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[Hillary Clinton]] in qualità di proprio successore naturale<ref name="whyobamawaited">{{Cita news|cognome1=Thrush|nome1=Glenn|titolo=Why Obama Waited|url=http://www.politico.com/story/2016/06/obama-hillary-clinton-endorsement-224153|accesso=10 giugno 2016|opera=Politico|data=9 giugno 2016}}</ref>. Secondo Glenn Thrush di ''[[Politico (quotidiano)|Politico]]'' tuttavia il presidente sostenne fin da principio la signora Clinton riuscendo a dissuadere il [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|Vicepresidente]] in carica [[Joe Biden]] dal proseguire la corsa come suo rivale<ref name="partyoftwo">{{Cita news|cognome1=Thrush|nome1=Glenn|titolo=Party of Two|url=http://www.politico.com/magazine/story/2016/07/2016-barack-obama-hillary-clinton-democratic-establishment-campaign-primary-joe-biden-elizabeth-warren-214023|accesso=18 luglio 2016|opera=Politico|data=July 2016}}</ref>.
[[File:ElectoralCollege2016.svg|thumb|400px|Risultati del [[Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|Collegio elettorale]] alla tornata presidenziale del 2016.]]
Obama parlerà ancora a favore di H. Clinton alla Convention nazionale e continuerà a fare [[campagna elettorale]] per lei ed altri Democratici nei mesi immediatamente precedenti all'[[Election Day]]<ref name="mrhodan1">{{Cita news|cognome1=Rhodan|nome1=Maya|titolo=President Obama Is Now Campaigning for His Legacy|url=http://time.com/4526075/hillary-clinton-barack-obama-campaigning/|accesso=18 ottobre 2016|opera=Time|data=10 ottobre 2016}}</ref>; nonostante ciò ella risulterà alla fine sconfitta da [[Donald Trump]], che aveva già messo in discussione in una maniera assai pubblicizzata il luogo di nascita del presidente nel corso del suo primo mandato<ref name=asilverleib>{{Cita news|cognome1=Silverleib|nome1=Alan|titolo=Obama releases original long-form birth certificate|url=http://www.cnn.com/2011/POLITICS/04/27/obama.birth.certificate/|accesso=18 novembre 2015|editore=CNN|data=27 aprile 2011}}</ref> .
{{vedi anche|Elezioni parlamentari negli Stati Uniti d'America del 2016}}
I Repubblicani riusciranno anche a mantenere il controllo di maggioranza in entrambe le Aule parlamentari; durante gli 8 anni della presidenza Obama i Democratici subirono una perdita netta di 1.041 tra governatorati, seggi legislativi statali e federali<ref>{{Cita web|titolo=Democrats Lost Over 1,000 Seats Under Obama |url=http://www.foxnews.com/politics/2016/12/27/democrats-lost-over-1000-seats-under-obama.html?refresh=true |data=27 dicembre 2016 |opera=[[Fox News]] |accesso=27 dicembre 2016}}</ref>; Ronald Brownstein di ''[[The Atlantic]]''ha fatto notare che tali decrementi erano del tutto simili a quelli subiti da altri presidenti in due distinti periodi del secondo dopoguerra<ref name="brownsteain11217">{{Cita news|cognome1=Brownstein|nome1=Ronald|titolo=What Happens to the Democratic Party After Obama?|url=https://www.theatlantic.com/politics/archive/2017/01/the-post-obama-democratic-party/512885/|accesso=12 gennaio 2017|opera=The Atlantic|data=12 gennaio 2017}}</ref><ref name="cmalone1">{{Cita news|cognome1=Malone|nome1=Claire|titolo=Barack Obama Won The White House, But Democrats Lost The Country|url=https://fivethirtyeight.com/features/barack-obama-won-the-white-house-but-democrats-lost-the-country/|accesso=20 gennaio 2017|opera=Fivethirtyeight|data=19 gennaio 2017}}</ref>.