Giuseppe Biancani: differenze tra le versioni

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Biancani scrisse il suo ''Sphaera mundi, seu cosmographia demonstrativa, ac facili methodo tradita'' nel 1615. Tuttavia l'opera non fu pubblicata fino al 1619, dopo il Decreto della [[Congregazione dell'Indice dei libri proibiti|Congregazione dell'Indice]] del 1616.
 
L'opera offre un compendio delle scoperte fatte con il telescopio da [[Tycho Brahe]], [[Johannes Kepler]], Galileo, [[Niccolò Copernico|Copernico]] e altri scienziati. La censura delle opere copernicane influenzò la redazione della ''Sphaera mundi''. "Ma che questa opinione [l’eliocentrismo] sia falsa", scrissescrive Biancani, discutendo le teorie di Copernico e Keplero, "e debba essere rigettata (anche se supportata da migliori dimostrazioni ed argomenti) è diventato tuttavia molto più certo in questi giorni, in cui è stata condannata dalle autorità della Chiesa in quanto contraria alla [[Bibbia|Sacra Scrittura]]." (''Sphaera'', IV, 37).
 
Oltre a un approfondito studio del fenomeno dell'[[eco]] e appunti di [[matematica]] e [[geografia]], l'opera di Biancani includeva anche una mappa lunare. La mappa di Biancani non fu elaborata a sostegno delle nuove idee copernicane, bensì di quelle della cosmologia geocentrica tradizionale e in sostegno del pensiero aristotelico. Biancani non era d'accordo con Galileo, che credeva nell'esistenza delle [[Montes lunari|montagne lunari]]. In una lettera del 1611 a [[Christoph Grienberger]] (da cui prende il nome il [[cratere Gruemberger]]), Biancani espose chiaramente la certezza che non potevano esserci montagne sulla luna.[https://web.archive.org/web/20050920035719/http://www.coelum.com/calanca/selenografia_parte_2.htm]
 
Biancani riteneva che il sistema copernicano fosse un'''opinionem falsam... ac rejeciendam''. Ciononostante tenne una condotta ambivalente nel quadro della [[Rivoluzione scientifica]], citando le opinioni di Galileo sulla superficie della luna e discutendo anche quelle degli antichi, come [[Posidonio]] e [[Cleomede]].