Distillato: differenze tra le versioni

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== Generalità ==
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Forlimpopoli, 1966) - BEIC 6359642.jpg|thumb|Una distilleria industriale che usa le mele come materia prima. Foto di [[Paolo Monti]], [[Forlimpopoli]], 1966]]
 
Dal punto di vista tecnico i distillati fanno parte delle cosiddette ''bevande spiritose''<ref>[http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2008:039:0016:0054:IT:PDF Regolamento CE N° 110/2008]. La definizione tecnico-legale di bevanda spiritosa (contenuta nel Regolamento CE N° 110/2008 che è la norma attualmente in vigore sulle bevande spiritose e che definisce precisamente sia liquore che distillato) è piuttosto complessa e specialistica. Semplificando si può dire che le bevande spiritose sono i distillati, i liquori, gli amari nonché le altre bevande alcoliche in cui l'etanolo è il componente di rilievo. Naturalmente, vino e birra '''non''' sono bevande spiritose</ref> ovvero "bevande alcoliche destinate al consumo umano". Per definizione, esse hanno caratteristiche organolettiche particolari e un titolo alcolometrico minimo di 15% vol. Le bevande spiritose sono prodotte sia direttamente mediante distillazione, macerazione o aggiunta di aromi, sia mediante miscelazione di una bevanda spiritosa con un'altra bevanda, con [[alcol etilico]] di origine agricola o con taluni distillati".