Il Comitato Collaborazione Medica -– CCM è un'una organizzazione non governativa fondataitaliana ache [[Torino]]lavora nel 1968. È attivacampo nelladella cooperazione internazionale in ambito sanitario. È presente in Africa e operain Italia ed è attiva dal 1968, anno in cui è stata fondata a Torino. Attualmente lavora nei paesi del [[Corno d'Africa|Corno d’Africa]], in particolare in [[Sudan del Sud|Sud Sudan]], [[Kenya]], [[Etiopia]], [[Burundi]], [[Somalia]] e [[Uganda]].
L'organizzazione porta avanti progetti rivolti alle fasce di popolazione più vulnerabili anche in Italia, a Torino, dove lavora con migranti, poveri e senza fissa dimora e organizza percorsi di formazione rivolti agli operatori sanitari.
Il CCM lavora anche in Italia per migliorare l'accesso ai servizi sanitari da parte di persone vulnerabili, organizza corsi di formazione per operatori sanitari che vogliono svolgere missioni sanitarie nei Paesi a basso reddito o che lavorano con pazienti migranti. Promuove attività di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sui temi della salute globale e contro le discriminazioni.
== Storia ==
=== Anni '70 ===
Le prime attivitàmissioni dei medici volontari del CCM sisono sviluppanoimplementate in Kenya, a partire: dalnel 1970, quando prendeva il viainizia il primo programmaprogetto di cooperazione presso l'ospedale ruralenell’ospedale di Eldama Ravine, nella contea di Baringo. SeguonoDa lequi, attivitàaltri aospedali supportofurono dell'ospedalesupportati ruralenel corso degli anni, come quelli rurali di Sololo e deldi Tabaka Hospital.
ADal partire1978, dalanche 1978in ilItalia i medici del CCM organizzadiffondono inle Italiaconoscenze attivitàche diintanto formazionehanno maturato sulla Salutesalute nei Paesipaesi in via di sviluppo. eE sonolo numerosefanno leperlopiù pubblicazionitramite checorsi idi variformazione medicie dedicanopubblicazioni allasulla chirurgia povera (''Chirurgia pratica'', di Giuseppe G.Meo e Filipp F.Gallo; ''Chirurgia Tropicale'' ''e dei PVS'', di VittorioV. Beltrami, SilvioS. Galvagno, GiuseppeG. Meo; ''A colour atlas of surgical cases in the Tropics'', di SilvioS. Galvagno).
=== Anni '80 ===
NelDal 1982Kenya, partele ilattività primodel programmaCCM sanitariosi aallargano Bushuloanche inai confinanti Etiopia, mentree l'annoSudan. successivoNel 1982 prende il via nelun sudprogramma delsanitario Sudana Bushulo, in Etiopia, e nel 1983 un percorsocorso di formazione deldedicato personaleagli localeoperatori sanitari sudanesi presso l'Healthl’Health Training Institute adi Wau e a [[Wad Madani]]Medani. Nel 1988, sempre inIn Sudan, il CCM è partner dell'Organizzazionedella MondialeWorld dellaHealth SanitàOrganization (OMS)dal 1988 nel Programmaprogramma Regionale di eradicazione del "[[Dracunculus medinensis|Verme“Verme di Guinea]]"Guinea”.
=== '''Anni ‘90'''90 ===
IlProsegue CCM proseguire il suo impegnol’impegno nelle zone dovedel èCorno giàd’Africa presente edove realizza programmi di controllo delle malattie sessualmente trasmissibili e della [[tubercolosi]]. Offre inoltre sostegno alle popolazioni delle baraccopoli di Nairobi, inperlopiù Sudanaids e nella regione somala dell'Etiopiatubercolosi.
Nel 1992 il CCM è la prima fra le Ong italiane a partecipare a “Operation Lifeline Sudan”, programma sanitario rivolto ai bambini in collaborazione con WHO e UNICEF.
In Sudan, nel 1992 il CCM è la prima Ong italiana all’interno di [[:en:Operation_Lifeline_Sudan|Operation Lifeline Sudan]], progetto di assistenza sanitaria rivolto ai bambini sotto i 5 anni in collaborazione con OMS e UNICEF. Partono inoltre le attività in Burundi con particolare attenzione alla salute materna e infantile e in risposta alle necessità dei rifugiati burundesi nel campo profughi di Burenge in [[Ruanda|Rwuanda]]. Nel 1994 insieme alla Camminare insieme Onlus, avvia un ambulatorio per migranti a Torino.
Iniziano le attività in Burundi, dove i medici del CCM lavorano a sostegno di mamme e bambini, raggiungendo anche i rifugiati burundesi nel campo profughi di Burenge, in Rwuanda.
=== Dal 2000 al 2010 === ▼
Nel 2003 il CCM avvia un progetto contro la pratica delle [[Mutilazioni genitali femminili|Mutilazioni Genitali Femminili]] nella Regione Somala dell'Etiopia, che vede la collaborazione con la Televisione etiope Trust Gem e la realizzazione del film ''Cutting Edge''. In Burundi, viene implementato un programmaintegrato alimentare, sanitario e idrico nel distretto di [[Cibitoke]].
A Torino, è avviato un ambulatorio rivolto ai migranti.
Nel 2004 si avviano le attività in Somalia con il programma del ''Global Fund to Fight Aids, Tubercolosis and Malaria''. Mentre nel 2005 partono le attività in Mali. ▼
=== 2000 - 2009 ===
Nel 2005 a Torino si struttura il settore Educazione allo Sviluppo con l'obiettivo di entrare nelle scuole del Piemonte parlando di diritto alla salute e sensibilizzando sulla situazione africana.
Continuando a concentrarsi nei paesi in cui è già presente, nel 2003 il CCM avvia un progetto contro la pratica delle mutilazioni genitali femminili nella Regione Somala dell’Etiopia.
In Burundi, matura invece un approccio integrato alla salute che tocca anche le sfere alimentare, sanitaria e idrica.
Nel 2006 si tiene la prima edizione del ''Corso di Medicina Tropicale'' per medici, infermieri e studenti, che successivamente prenderà il nome di ''Corso di salute globale''.
▲Nel 2004 sivengono avvianoinaugurate invece le prime attività in Somalia conin iladesione programmaalla delrete ''internazionale "Global Fund to Fight Aids, Tubercolosis and Malaria ''. Mentre nel 2005 partono le attività in Mali".
=== Dal 2011 al 2018 ===
In sintonia con gli [[Obiettivi di sviluppo del Millennio|Obiettivi di Sviluppo del Millennio]], nel 2011 parte la Campagna ''Sorrisi di madri africane'' che vede il CCM impegnato nella salute di mamme e bambini. La Campagna ha anche lo scopo di sensibilizzare i ragazzi delle scuole italiane e l'opinione pubblica in generale su come sia necessario unire le proprie forze per raggiungere importanti obiettivi, in termini di diritti umani e di salute globale.
Dal 2005 è potenziata l’attività parallela di sensibilizzazione in Italia, che viene strutturata nel settore Educazione allo Sviluppo. L’obiettivo del nuovo settore interno al CCM è quello di organizzare corsi d’informazione sul diritto alla salute in Africa all’interno delle scuole primarie e secondarie del Piemonte. Dal 2006 è inoltre attivato il corso di Medicina Tropicale rivolto a studenti, infermieri e medici interessati alle tematiche della salute globale.
Nel 2015 si conclude la prima fase della campagna ''Sorrisi di madri africane'' e viene rilanciato l'impegno del CCM in una seconda fase in cui sono implementate la formazione di operatori sanitari l'assistenza a mamme e bambini.
▲=== Dal 2000 al 2010 ===
Dal 2014 il CCM rafforza l'impegno in Italia, con attività di Educazione alla cittadinanza globale, progetti di informazione pubblica e di formazione degli operatori sanitari che sempre più spesso hanno pazienti di origini e culture differenti.
Nel 2011 è lanciata la campagna Sorrisi di madri africane, con la quale il CCM si impegna a migliorare la salute delle mamme e dei bambini nell’area del Corno d’Africa. Le attività della campagna riguardano sia la formazione degli operatori sanitari che lavorano nell’ambito della salute materna e infantile, che il supporto e il potenziamento dei servizi sanitari dedicati, dall’assistenza in gravidanza fino alle vaccinazioni dei bambini.
Nel 2015 la prima fase della campagna giunge a conclusione, ma ad essa ne segue una seconda di pari durata quinquennale.
== Metodologia di intervento == ▼
Il CCM individua i contesti di intervento in base alle necessità in termini sanitari. Laddove, in Africa, il personale sanitario è scarso e con poche competenze, il CCM affianca le strutture sanitarie e forma gli operatori affinché siano in grado di curare e assistere adeguatamente anche nelle situazioni di maggiore povertà e disagio.
Dal 2014 le attività svolte in Italia assumono sempre una connotazione rivolta all’opinione pubblica e non solo ai medici: prendono il via attività di educazione alla cittadinanza globale, programmi di informazione, formazione e inclusione delle fasce vulnerabili della popolazione.
Utilizza '''tecniche e tecnologie appropriate''' ai contesti e '''collabora con le istituzioni locali e le comunità''' per favorire un cambiamento partecipato e duraturo.
▲== MetodologiaSettori di intervento ==
Il modello di salute che il CCM promuove e sostiene in Africa e in Italia è impostato sul concetto di [[:en:One_Health|One Health]] che considera la salute nella sua complessità come benessere generale dell’individuo e della comunità. In virtù di ciò, il CCM promuove '''collaborazioni e sinergie''' con realtà del settore non profit, istituzioni pubbliche, università, aziende e fondazioni facendo convergere esperienze e competenze da ambiti diversi.
=== '''Salute di mamme, bambini e adolescenti ''' === ▼
=== Impatto sociale ===
Il lavoro del CCM in Africa dedica la prima priorità alla salute di mamme e bambini e lo fa promuovendo la contraccezione, supportando e implementando i servizi di ostetricia che possano garantire la presenza di personale qualificato al momento del parto. Successivamente, il CCM opera affinché i servizi di cure prenatali e post natali, di prevenzione e di diagnosi delle malattie infettive siano efficienti.
Il CCM agisce soprattutto contro le complicanze e le patologie che causano più morti, utilizzando tecniche e tecnologie semplici e applicabili al contesto. Ricerca soluzioni sostenibili e permanenti attraverso il rafforzamento del sistema sanitario locale, l’abilitazione del personale e delle strutture esistenti affinché siano in grado di operare con efficienza e in autonomia.
Nell’ambito del capacity building del personale locale, il CCM lavora a stretto contatto con le autorità sanitarie locali e con i sistemi sanitari stessi, in modo da rafforzare la preparazione e la capillarità degli operatori sul territorio.
=== Sosteniblilità ===
Il modello di intervento del CCM è impostato sulla valorizzazione delle risorse umane, economiche e naturali locali. In tal senso agisce attraverso il [[:en:Capacity_building|capacity building]], il [[:en:On-the-job_training|training on the job]], il task shifting e la sensibilizzazione delle comunità.
Nell’ambito parallelo del lavoro con le comunità, il CCM porta avanti incontri ed eventi di sensibilizzazione ''in loco'' su aspetti determinanti, come la pianificazione familiare e i diritti delle donne, soprattutto delle giovani ragazze.
In linea con gli [[Obiettivi di sviluppo del Millennio|Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – SDG]], il CCM individua nella riduzione dei tassi di mortalità materna e infantile, nella lotta alle grandi pandemie e nell’impegno a rafforzare concretamente i sistemi sanitari locali, gli obiettivi principali della sua azione.
In Italia, se i soggetti cui il CCM si rivolge rimangono prima di tutto le mamme straniere e i loro bambini, il suo supporto va anche a contrasto dell’esitazione vaccinale lavorando soprattutto nel momento informativo del rapporto dei cittadini con le tematiche di salute pubblica.
Adottando l’accezione di “salute” come benessere generale dell’individuo e della sua comunità, collegata a diversi [[determinanti della salute]], l’impegno del CCM tocca numerosi altri SDG – come la parità di genere, l’acqua e l’igiene, la partnership.
=== AmbitiLotta dialle attivitàgrandi pandemie ===
Nella lotta alle grandi pandemie che sconvolgono ancora il Corno d’Africa, come HIV/AIDS, Tubercolosi, malaria e colera, il CCM agisce in modo sinergico fra le due sfere della prevenzione e della cura. Se da un lato rafforza le competenze delle comunità e degli operatori sanitari nel prevenire le infezioni, dall’altro supporta i sistemi sanitari nell’intercettare i pazienti infetti.
In Italia il CCM si impegna nel contenimento delle nuove infezioni sia tra i migranti che tra i giovani italiani attraverso la realizzazione di sessioni di educazione sanitaria e la promozione delle competenze digitali in ambito di salute.
▲=== '''Salute di mamme, bambini e adolescenti''' ===
Il CCM Lavora per aumentare l’offerta di servizi sanitari di qualità e il loro accesso, in particolare fra le popolazioni più povere dell’Africa rurale. Attraverso percorsi di capacity building, forma il personale sanitario locale affinché sia in grado di accompagnare e assistere le donne durante la gravidanza e il parto, condivide con volontari di comunità, medici e infermieri le competenze necessarie per seguire nelle prime ore di vita e nei giorni immediatamente successivi tanti neonati, garantendo nutrimento, cure e assistenza, assicura la presenza di operatori sanitari capaci di intervenire nei casi in cui siano necessari interventi salva-vita (es. parto cesareo). Promuove inoltre l’informazione fra le donne e nelle comunità in merito alla pianificazione familiare e all’uso dei servizi sanitari sia per la prevenzione che per la cura.
=== '''Chirurgia, medicina d’urgenza e traumatologia''' ===
Il CCM dà grande spazio anche al rafforzamento della rete di operatori sanitari sul territorio, rendendola il più capillare possibile e assicurando così vaccinazioni, diagnosi e cura dei bambini, spesso affetti da malattie respiratorie e intestinali. Supporta la realizzazione di sistemi di trasporto in grado di trasferire i casi urgenti a ospedali funzionanti e dotati di sale operatorie.
Fornire una chirurgia di qualità e una sanità gratuita che garantisca alti standard qualitativi anche nei contesti più in difficoltà. L’obiettivo primario del CCM nel momento della sua fondazione è ancora al centro delle sue attività.
Partendo dal confronto collaborativo con le autorità sanitarie locali su quel che concerne i piani di sviluppo nazionali, il CCM offre formazione teorica e pratica al personale locale con l’intento di rendere autonomo e indipendente il suo operato.
=== '''Fasce vulnerabili''' ===
Per superare le diseguaglianze in ambito sanitario, l’approccio del CCM si basa sui determinanti della salute, e quindi sull’insieme dei fattori sociali, economici, ambientali e relazionali che sono alla base del benessere psico-fisico di ognuno, secondo il criterio della ''Health in All Policies''.
Sia in Africa che in Italia, il CCM opera per rintracciare le cause delle diseguaglianze e interviene su di esse, perseguendo in ogni caso la collaborazione con le istituzioni pubbliche e gli enti privati e non-profit attivi negli stessi contesti.
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