Città di Fasano: differenze tra le versioni
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== Storia ==
=== Gli albori dell'US Fasano ===
L'''Unione Sportiva Fasano'' nasce nel 1964<ref name=storia>{{Cita web|url=http://www.usfasano.it/societa/storia.html|titolo=Storia|editore=http://www.usfasano.it/|data=|accesso=23 settembre 2014}}</ref>. Nonostante [[Fasano]] fosse dotata di un campo di [[calcio (sport)|calcio]] sin dal 1933, non vi era ancora una società calcistica in città: infatti era utilizzato solo da formazioni sportive militari
Nell'immediato [[dopoguerra]], Fasano così come tutta la nazione comincia la propria ricostruzione, dopo un periodo così buio si vuol tornare a divertirsi. Gli amanti del pallone decidono di costituire una società calcistica, così come già fatto dalle cittadine limitrofe. Associazione Sportiva Fasano è il nome dato nel 1949 alla società che adotta il biancoazzurro come colore sociale. Azzurro, come il colore del gonfalone civico, bianco come il faso, il grosso colombo selvatico, simbolo della città<ref name=storia/>. La società svolge attività fino al 1954, quando durante l’ultima partita di campionato di prima divisione, il Fasano disputa lo scontro diretto con la capolista [[Liberty Bari]], che in classifica aveva un solo punto in più dei biancazzurri. Una svista arbitrale durante gli ultimi minuti, permise alla formazione barese di pareggiare, compromettendo così l’esito finale dell’intero campionato. I tifosi fasanesi che già gustano la promozione in 4° serie, irritatisi, invadono il campo di gioco, alla ricerca dell’arbitro e dell’autore del gol. Tale episodio sancisce la radiazione della società che viene liquidata. L'attività calcistica fasanese diventa così episodica e legata per lo più a tornei amatoriali per dieci anni. Nel 1964 si costituiscono in città
Nel 1998 assieme al presidente Fabio Ghirelli si affianca lo sponsor Emmezeta (che stava aprendo l’ipermercato a Fasano) subito si ottiene la promozione in Serie C2 e nella stagione 1999-2000 l'obiettivo è la serie C1. Arrivano nomi altisonanti da categorie superiori ([[Luca Gentili]], [[Giuseppe Luceri]], [[Stefano Pellegrini (1967)|Stefano Pellegrini]] e [[Gianluca Ricci]]) e alla guida tecnica [[Gabriele Geretto]]. Il mister Geretto conduce la squadra fino ai play-off. Negli spareggi il Fasano incontra [[L'Aquila Calcio 1927|L’Aquila]]. La formazione abruzzese spegne subito gli entusiasmi dei tre mila del “Vito Curlo”, infilando un 3-1 alle maglie di casa. Nel ritorno, stesso risultato, col quale si decreta l’eliminazione del Fasano nei primi play-off della sua storia.
Nel frattempo in società cambia qualcosa, il patron Ghirelli rompe i suoi rapporti col presidente del Venezia calcio [[Maurizio Zamparini]], da tre stagioni sponsor del Fasano, lo sponsor principale viene oscurato (tipica di quel periodo la maglia con una banda nera posta a coprire il marchio ''Emmezeta''). La dirigenza fasanese si ritrova all’improvviso senza la principale fonte economica<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardit.it/portfolio/unione-sportiva-fasano/|titolo=Unione Sportiva Fasano|sito=www.lombardit.it|accesso=7 agosto 2012}}</ref>.
=== Il fallimento e l'AS Fasano Calcio ===
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