Matteo I Moncada: differenze tra le versioni

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{{Aristocratico
{{S|politici italiani}}
|nome = Matteo Moncada Sclafani
|immagine =
|legenda =
|stemma = Moncada Sicilia.jpg
|titolo = [[Contea di Agosta|Conte di Agosta]]
|sottotitolo =
|periodo= [[1348]]-[[1378]]
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|investitura =
|sistema nobiliare = [[Nobiltà di Sicilia]]
|predecessore = [[Guglielmo Raimondo II Moncada]]
|erede = [[Guglielmo Raimondo III Moncada]]
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|nome completo =
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|altrititoli = Barone di Curcuraci, di Fiumesalato, di Sortino, delle onze 500 annuali sul porto di Augusta e sul caricatore di Bruca, Signore di Altavilla e di Melilli
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|data di morte = [[1378]]
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|dinastia = [[Moncada (famiglia)|Moncada]]
|padre = [[Guglielmo Raimondo II Moncada]]
|madre = Margherita Sclafani d'Incisa
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|consortedi =
|coniuge 1 = Giovanna Peralta d'Aragona
|coniuge 2 = Allegranza Abbate d'Arbes
|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
|coniuge 5 =
|figli = [[Guglielmo Raimondo III Moncada|Guglielmo Raimondo]] (I)
*Giovanna (I)
*Costanza (I)
*[[Antonio I Moncada|Antonio]] (II)
*Pietro (II)
*Elvira (II)
|religione = [[Cattolicesimo]]
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|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Matteo I
|Cognome = Moncada Sclafani
|PostCognomeVirgola = '''conte di Agosta'''
|ForzaOrdinamento = Moncada Sclafani, Matteo 01
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1325]] ca.
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[1378]]
|Epoca = 1300
|Attività = politiconobile
|Attività2 = politico
|Attività3 = militare
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = del [[XIV secolo]]
}}
Fu [[contea di Adernò|conte di Adernò]] e di [[Augusta (Italia)|Agosta]].
 
== Biografia ==
Nacque da [[Guglielmo Raimondo II Moncada|Guglielmo Raimondo, conte di Agosta]] e da Margherita Sclafani d'Incisa dei conti di Adernò, di cui era figlio primogenito. Nel 1343<ref name="matrimonio">{{cita libro | autore= A. Marrone| titolo= Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390) | opera= Mediterranea : ricerche storiche. Quaderni vol. 1|anno= 2006| editore= Associazione Mediterranea| p=285}}</ref>, sposò la nobildonna Giovanna Peralta d'Aragona, figlia di Raimondo conte di Caltabellotta, dalla quale ebbe tre figli ([[Guglielmo Raimondo III Moncada|Guglielmo Raimondo]], Giovanna e Costanza).<ref name="matrimonio"/> L'unione durò fino ala morte della Peralta, avvenuta nel 1356<ref>{{Cita|Lengueglia|p. 178}}</ref>, e poco dopo si risposò con Allegranza Abbate d'Arbes, figlia di Enrico signore di Favignana, dalla quale ebbe tre figli ([[Antonio I Moncada|Antonio]], Pietro, Elvira).<ref name="matrimonio"/>
Nacque da [[Guglielmo Raimondo II Moncada|Guglielmo Raimondo II]] e dalla contessa Margherita Sclafani, figlia di [[Matteo Sclafani|Matteo]].
 
Nominato siniscalco del Regno di Trinacria nel 1353, ricoprì tale carica fino al 1361, e nuovamente nel 1362-1363.<ref name="matrimonio"/> Nel 1354, ebbe concessa la Contea di Agosta<ref>{{cita libro | autore= V. Castelli, principe di Torremuzza| titolo= Fasti di Sicilia| volume = 2 | anno= 1820| editore= Pappalardo| p=396}}</ref>, appartenuta al padre, al quale era stata tolta dai Chiaramonte da cui era stato catturato e avvelenato nel 1348, nel corso della violenta lotta tra le due fazioni della nobiltà siciliana, catalana e latina.<ref>{{Cita|Lengueglia|p. 150}}</ref> Successivamente, gli furono concesse anche le baronie di Fiumesalato (1363), Curcuraci (1370) e Sortino, e delle onze 500 annuali sul porto di Augusta e sul caricatore di Bruca.<ref name="concessioni">{{Cita|Spreti|p. 636}}</ref> Sempre nel 1354, morì il nonno materno [[Matteo Sclafani]], e si aprì una violenta lotta di successione per il possesso delle contee di Adernò e di Sclafani, tra il Moncada e i cugini Matteo e Guglielmo Peralta, figli della zia Luisa Sclafani Calvellis.<ref>{{Cita|Marrone|p. 286}}</ref> La lite giudiziaria durò trentanove anni, e si concluse con l'assegnazione ai Moncada della Contea di Adernò e Centorbi, di cui fu investito il figlio Antonio nel 1393.<ref>{{Cita|Marrone|p. 290}}</ref>
Nel [[1354]] ottenne la contea di [[Augusta (Italia)|Agosta]]<ref>B. Candida Gonzaga, '' Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia'' vol. 3-4, Forni, 1965, p. 11</ref>. Successivamente, con l'appoggio di [[Artale I Alagona|Artale Alagona]] si impadronì della contea di [[Adernò]] nel [[1360]], venendogli poi riconosciuta l'autorità nel [[1371]], a 43 anni di distanza dalla morte del nonno, dopo aver vinto una lunga guerra di successione contro il cugino Matteo Peralta<ref>G. Savasta, ''Memorie Storiche di Paternò'', Galati, 1905, p. 34</ref>.
 
Nel 1359, il re Federico IV di Sicilia lo nominò vicario e capitano generale del Ducato di Atene, carica che svolse fino al 1362.<ref name="vicario">{{Cita|Enciclopedia català}}</ref> Nel 1363, gli furono assegnati i medesimi incarichi per il Ducato di Neopatria, dove uno dei suoi luogotenenti, Pietro de Pou, scatenò la rivolta contro di lui a Tebe e fu cacciato.<ref name="vicario"/> Il Moncada fu reintegrato l'anno successivo e mantenne la carica fino al 1367.<ref name="vicario"/> La Corona d'Aragona gli assegnò le signorie di Argo e di Corinto, come premio per la difesa della sua sovranità sulle due province greche, contro gli attacchi nemici del 1364.<ref name="concessioni"/><ref>{{Cita|Lengueglia|pp. 159-161}}</ref>
Alla sua morte avvenuta nel [[1378]], gli subentrò a conte di Agosta, il figlio [[Guglielmo Raimondo III Moncada|Guglielmo Raimondo III]], nato dalla prime nozze con Giovanna di Peralta, contessa di [[Caltabellotta]], mentre la contea di Adernò passo al figlio [[Antonio I Moncada|Antonio]], nato dalla seconda moglie Allegranza Abbate, baronessa delle [[Egadi]]<ref>AA.VV., ''Medioevo'', vol. 4-5, Fosataro, 1978, p. 119</ref>.
 
Nel 1370, Re Federico IV assegnò al Conte di Agosta e ai suoi eredi, sotto servizio militare, i proventi annualmente dovuti per la sovvenzione regia nella terra di Augusta ed Altavilla e nel casale Melilli; nel 1374, la Regina Antonia gli concesse come vitalizio il Pantano Salso con fiume nel territorio di Lentini, confermato da re Federico in perpetuo a lui e ai suoi eredi l'anno seguente.<ref>{{Cita|Marrone|p. 287}}</ref> Morì nel 1378.<ref>{{Cita|Lengueglia|p. 180}}</ref>
==Note==
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro | autore= G. A. della Lengueglia| titolo= Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia| volume = 1 | anno= 1657| editore= Sacco |città= Valenza|cid=Lengueglia}}
*{{cita libro | autore= F. M. Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca| titolo= Della Sicilia nobile| volume = 1 | anno= 1754| editore= Stamperia de' Santi Apostoli |città= Palermo|cid=Gaetani}}
*{{cita libro | autore= V. Spreti| titolo= Enciclopedia storico-nobiliare italiana|volume=5|anno= 1981| editore= Forni| città=Bologna|cid =Spreti}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=https://www.enciclopedia.cat/EC-GEC-0043672.xml|titolo=Mateu de Montcada i Sclafani|accesso=12-08-2018|lingua=catalano|cid=Enciclopedia català}}
 
{{Portale|biografie|storia}}