Si ritiene che l'origine del borgo risalga alla fine del [[IX secolo]].
Si ritiene che l'origine del borgo risalga alla fine del [[IX secolo]]. Il [[toponimo]] deriva presumibilmente da ''Curtis Azonis'' (denominazione tuttora presente nello stemma del Comune), dal nome del primo Signore Azzone (da alcuni identificato col conte di [[Modena]]) che nel [[1094]]/[[1095]] lo donò al vescovado di [[Pavia]], il quale ne infeudò i Monaci della Torre Rossa di Asti. Da questi il [[feudo]] passò nel [[1314]] alla potente famiglia dei banchieri [[Pelletta]], anch'essi [[Vassallo|vassalli]] del vescovo di Pavia, che dominarono sul territorio per circa quattro secoli, fatto salvo il breve periodo ([[1374]]/[[1395]]) di dominazione [[Visconti|viscontea]].
Estinto il ramo principale della dinastia, il borgo passò alla discendente di un ramo cadetto (Irene Pelletta) e da lei, a seguito di matrimonio nel [[1734]], al conte di [[Favria]] e successivamente al figlio Vittorio Amedeo conte di [[Govone]]. Costui alla sua morte ([[1792]]) [[Legato (diritto)|legò]] il feudo all'[[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]], che dominò sul territorio fino al [[1860]], quando lo vendette a lotti segnando così il passaggio dall'economia [[Feudalesimo|feudale]] alla piccola proprietà contadina. Il comune seguì in seguito le sorti storiche dell'Italia, con i suoi piccoli e grandi fatti di quotidianità e di cronaca, il più grave dei quali fu, nel [[1990]] il misterioso assassinio del Parroco, Don Guglielmo Alessio.