Nemici... per la pelle: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica |
aggiusto |
||
Riga 5:
|paese= [[Francia]]
|paese 2= [[Italia]]
|immagine = Defunes fufu3.jpg
|anno uscita= [[1968]]
|durata= 85 min
Riga 17 ⟶ 18:
|casa produzione= Ascot Cineraid (Roma), Les Films Copernic (Parigi), Les Films Corona (Parigi)
|casa distribuzione italiana= [[Franco Clementi]]
|attori= *[[Jean Gabin]]: conte
*[[Louis de Funès]]: Félicien Mézeray
*[[Paul Mercey]]: Maurice Pellot
Riga 35 ⟶ 36:
*[[Iska Khan]]: istruttore savate
|doppiatori italiani=
*[[Emilio Cigoli]]: conte de Montignac, alias Legran
*[[Leonardo Severini]]:
*[[Carlo Croccolo]]: Maurice Pellot
*[[Adriana De Roberto]]:
*[[Max Turilli]]: Larsen
*[[Richard McNamara]]: Smith
Riga 51 ⟶ 52:
}}
'''''Nemici per la pelle''''' (titolo originale: ''Le Tatoué'') è un [[film]] [[Francia|franco]]-[[italia]]no del [[1968]] diretto
== Trama ==
Nello studio del pittore Dubois, Félicien Mézeray, un antiquario che si è arricchito nel commercio dei dipinti [[Arte naïf|naïf]], incontra Legrain, un ex legionario che si è recato dal pittore per farsi fare un ritratto. Sulla schiena del legionario è tatuato un autentico [[Amedeo Modigliani|Modigliani]]. Come vedono il tatuaggio, subito due collezionisti americani, Smith e Larsen, si offrono di acquistarlo in contanti. Poiché l'ex-militare è riluttante a "vendere cara la pelle",
==
Il racconto scritto da [[Roald Dahl]] e intitolato ''Pelle'', apparso tra l'altro nell'antologia ''[[Storie impreviste]]'', tratta di un argomento simile: un uomo anziano, Drioli, ha sulla pelle della schiena un ritratto della moglie tatuato una notte di bevute dal pittore [[Chaïm Soutine]]. Dopo la morte dell'artista, la pelle del vecchio è ambita dai mercanti d'arte. Sembrerebbe, inoltre, che la storia di questo film sia stata ispirata da una notizia del [[1960]], il cui contenuto proviene da una sentenza del [[Tribunale]] di Prima Istanza di [[Parigi]] il 3 giugno [[1969]].<ref>Dalloz, 1969, p. 137 (presentazione della nota giudiziaria). L'autore sostiene che i vari fatti hanno ispirato il film.</ref> Nella nota giudiziaria si afferma che un produttore cinematografico avrebbe stipulato un contratto con una ragazza, secondo cui quest'ultima doveva posare nuda nel film dopo che le fosse stato tatuato un'immagine su una natica. Il commentatore doveva poi annunciare al pubblico che detto tatuaggio sarebbe stato asportato e venduto al miglior offerente.<ref>La sentenza dispose la cancellazione della scena e il risarcimento danni alla ragazza, che aveva subito una interruzione totale di lavoro per diverse settimane, a causa dell'operazione chirurgica per la rimozione del [[tatuaggio]] stesso. Inoltre, il lembo di pelle doveva esserle restituito. La decisione applicava l'art. 1128 del codice civile: il divieto di stringere accordi che coinvolgano tutto o parte del corpo umano (''res extra commercium'') - principio di "inviolabilità del corpo umano".</ref>.▼
Il film è stato girato in [[Francia]], presso le seguenti ''[[___location]]'':▼
* [[Périgord]] - Le riprese si sono suddivise tra il villaggio di [[Domme]] e il [[castello]] [[medievale]] di [[Saint-Vincent-le-Paluel]], chiamato ''Castello Paluel''. Si trova nella valle di Sainte-Nathalène, a est di [[Sarlat]], lungo il piccolo torrente dell'Énéa. Oggi in stato di parziale rovina, il castello non è visitabile.<ref>[http://le.perigord.free.fr/lepaluel.htm Le Paluel].</ref>▼
* [[Suresnes]], presso la Fortezza di Mont Valérien.<ref>[http://www.autourdelouisdefunes.fr/suresnes-mont-valerien-tatoue.htm Suresnes (92)]</ref>.▼
* [[Boulogne-Billancourt]]- ''Studios de Boulogne''▼
[[File:Chenard-Walcker T2 1913.jpg|thumb|left|Una [[Chenard & Walcker]] d'epoca]]
▲* [[Périgord]]:
▲* [[Suresnes]]
* [[Parigi]]: aeroporto.
L'auto guidata da [[Jean Gabin]] è un'antica ''[[Chenard & Walcker]]'' del [[1920]].<br />
▲Il racconto scritto da [[Roald Dahl]] e intitolato ''Pelle'', apparso tra l'altro nell'antologia ''[[Storie impreviste]]'', tratta di un argomento simile: un uomo anziano, Drioli, ha sulla pelle della schiena un ritratto della moglie tatuato una notte di bevute dal pittore [[Chaïm Soutine]]. Dopo la morte dell'artista, la pelle del vecchio è ambita dai mercanti d'arte. Sembrerebbe, inoltre, che la storia di questo film sia stata ispirata da una notizia del [[1960]], il cui contenuto proviene da una sentenza del [[Tribunale]] di Prima Istanza di [[Parigi]] il 3 giugno [[1969]].<ref>Dalloz, 1969, p. 137 (presentazione della nota giudiziaria). L'autore sostiene che i vari fatti hanno ispirato il film.</ref> Nella nota giudiziaria si afferma che un produttore cinematografico avrebbe stipulato un contratto con una ragazza, secondo cui quest'ultima doveva posare nuda nel film dopo che le fosse stato tatuato un'immagine su una natica. Il commentatore doveva poi annunciare al pubblico che detto tatuaggio sarebbe stato asportato e venduto al miglior offerente.<ref>La sentenza dispose la cancellazione della scena e il risarcimento danni alla ragazza, che aveva subito una interruzione totale di lavoro per diverse settimane, a causa dell'operazione chirurgica per la rimozione del [[tatuaggio]] stesso. Inoltre, il lembo di pelle doveva esserle restituito. La decisione applicava l'art. 1128 del codice civile: il divieto di stringere accordi che coinvolgano tutto o parte del corpo umano (''res extra commercium'') - principio di "inviolabilità del corpo umano".</ref>.
== Critica ==
▲[[File:Defunes fufu3.jpg|thumb|left|[[Louis de Funès]] in scena]]
Anche se di intrattenimento, ''Nemici per la pelle'' non è altro che un espediente per mettere insieme [[Louis de Funès]] e [[Jean Gabin]].<ref name="Travers"/> De Funès, all'epoca di questo film, era già diventato il più popolare attore comico di [[Francia]], parimenti adorato dal pubblico e dai cineasti. Eccelleva specialmente in commedie [[burlesque]] come ''Nemici per la pelle'', avendo la capacità di iniettare una tremenda energia comica nelle sceneggiature più risibili e fiacche. In contrasto, la carriera di [[Jean Gabin]] era molto in declino. Essendo stato probabilmente il più grande attore del cinema francese negli [[anni 1930]] e [[anni 1950|1950]], Gabin concluse la sua carriera in una serie di ruoli precari, che non presentavano l'attore al suo meglio – includendo partecipazioni in alcune commedie mal concepite, di cui ''Nemici per la pelle'' è un buon esempio.<ref name="Travers">Cfr. la ''critique di James Travers (2001), su [http://frenchfilmguide.com/movies/FFG_Le_Tatoue_1968_review.html ''Le Tatoué''] a ''Films de France'' {{en}}</ref>
|