Hugo Wolf: differenze tra le versioni
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Queste posizioni radicali ebbero ripercussioni sui primi passi del compositore Wolf nell'ambiente musicale viennese. Il suo poema sinfonico ''Penthesilea'', scritto su consiglio di Liszt, fu ridicolizzato dal direttore Hans Richter e dagli strumentisti dell'Orchestra Filarmonica durante una prova pubblica. Il suo quartetto d'archi in re minore fu snobbato dal Quartetto Rosé.
Nel [[1887]], non appena lasciato il posto di critico, compose uno dei primi capolavori, la ''Serenata Italiana'' per quartetto d'archi. La morte del padre, pochi giorni dopo, lo gettò in un lungo periodo di disperazione. All'inizio del 1888, dopo che le sue prime raccolte di Lieder furono pubblicate grazie all'intervento dell'amico Friedrich Eckstein, trovò la via e l'ispirazione per una serie di creazioni che cambiarono radicalmente la storia stessa del Lied tedesco. Nell'arco di meno di due anni compose il volume di Lieder su poesie di Mörike, quello su poesie di Goethe, il ''Canzoniere Spagnolo (Spanisches Liederbuch)'', il primo volume del ''Canzoniere Italiano (Italieschisches Liederbuch)'', su testi di Paul Heyse da canti popolari italiani, per un totale di oltre 170 Lieder, componendo spesso due o tre Lieder al giorno. Le lettere di quei mesi, in particolare quelle alla musa e amante Melanie Köchert, danno conto di un'euforia creativa senza precedenti.
A questi anni così produttivi fecero seguito anni di depressione e scarsa ispirazione, cui si aggiungevano le consuete difficoltà economiche. Solo nel 1896 riuscì a comporre il secondo volume
Nel [[1896]] venne rappresentata a [[Mannheim]] l'opera ''[[Il Corregidor]]'', composta in pochi mesi dopo anni di vana ricerca di un libretto. L'opera, tratta da "[[Il cappello a tre punte (romanzo)|Il cappello a tre punte]]" di [[Pedro Antonio de Alarcón|P. Alarcòn]], ottenne un buon successo, ma non è mai entrata nel repertorio corrente dei teatri d'opera tedeschi. Nel 1897 Wolf intendeva proseguire su quella stessa falsariga con l'opera ''[[Manuel Venegas]]'', di cui tuttavia riuscì a completare solo parte del primo atto. Nel settembre 1897 un attacco maniacale dovuto al progredire dell'infezione sifilitica contratta circa venti anni prima, costrinse gli amici a far ricoverare Wolf in una clinica privata di Vienna. Dimesso agli inizi del 1898 per un'apparente remissione della malattia, fece un viaggio nell'Italia del nord e poi si ritirò a Traunkirchen, dove nell'autunno tentò il suicidio nel lago di Traun.
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