Maria Addolorata: differenze tra le versioni

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;VII) Maria vede seppellire Gesù: Maria è presente quando Gesù viene deposto nel sepolcro da cui risorgerà dopo tre giorni ({{passo biblico|Lc|23,55-56}}).
 
=== Indulgenza nella Chiesa Cattolicacattolica ===
<blockquote>{{quote|Il [[14 gennaio]] [[1815]], [[papa Pio VII]] concesse [[indulgenza]] di 300 giorni, applicabile anche alle [anime dei] Defunti.|{{cita libro|titolo= Manuale di Filotea|autore= don [[Giuseppe Riva (sacerdote)|Giuseppe Riva]], coi Tipi di Antonio [[Valentini]] e C.|p= 475 |lingua= it|data= Agosto 1860|città= Milano|editore= Libraio Serafino Maiocchi, Contrada de' Profumieri n. 3219|edizione= ed.ne decimaterza (riveduta e aumentata)}} }}</blockquote>
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=== Alcune tradizioni in Italia ===
 
[[File:Addolorata agrigento.JPG|thumb|Processione del 15 settembre davanti il santuario di Agrigento]]
====[[Agrigento]]====
 
Il culto mariano nell'[[Arcidiocesi di Agrigento]] è tra i più forti e uno tra i simulacri più cari agli agrigentini è sicuramente quello di Maria SS. dei sette dolori, scolpito dallo scultore siciliano Filippo Quattrocchi nel XVIII secolo. La statua, conservata nel [[Santuario dell'Addolorata (Agrigento)|santuario di Maria SS. dei sette dolori]], edificato nel 1670 dall'arciconfraternita omonima, istituita in quegli anni, è un pregevole esempio di chiesa in stile barocco siciliano, ornato dagli stucchi di scuola [[Giacomo Serpotta|serpottiana]]. La devozione dell'arcicofraternita e della cittadinanza tutta raggiunge il suo apice durante due appuntamenti solenni: le processioni della Settimana Santa e la festa dell'Addolorata che si svolge il 15 settembre. Il simulacro il giorno del Venerdì Santo è ornato da un mantello nero ricamato in oro e portato in spalla dai membri dell'arciconfraternita per le vie del [[Centro storico di Agrigento|centro storico]], di mattina dirigendosi verso la statua di Gesù appassionato e la sera seguendo l'urna dove è deposto il corpo del Cristo Crocifisso. La processione del venerdì Santo si conclude con la benedizione del vescovo e i canti popolari strazianti dei fedeli che seguono la processione delle due vare (simulacri), guidate dalle rispettive confraternite. La festa del 15 settembre è più composta, partecipata dai fedeli devoti alla madonna che accompagnano la statua nel breve tragitto tra le strade del rabato, vecchio quartiere arabo della città e sede del santuario. Negli anni 50 Maria SS. dei sette dolori è stata dichiarata dall'allora vescovo, Regina di Agrigento.
 
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Particolarità della processione è che sono le donne a portare il pesante fercolo per le vie del paese producendo la ((annacata)) ossia un particolare andamento dolorante che si traduce in un ondeggiamento della statua. Ogni qualvolta la statua entra o esce da una chiesa viene cantato il "Stava Maria dolente" da tutta la comunità.
 
=== Alberobello (BA) ===
ALBEROBELLO (BARI) In Alberobello prima vi stavano 3 simulacri 2 ad Alberobello e uno in cartapesta in Coreggia (Correggia) frazione unica di Alberobello, oggi solamente 2 perché quella di Coreggia è stata in passato eliminata.
Ad [[Alberobello]] il culto fu introdotto nel 1784 da da padre Giosafat del Convento della Madonna della Vetrana di Castellana Grotte. Oggi si conservano due statue dell'Addolorata. Una terza statua, in cartapesta, era presente nella frazione di Coreggia ma è andata dispersa.
 
==== Ascona di [[Santo Stefano d'Aveto]] (GE) ====