Palermo: differenze tra le versioni

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[[File:Caserma dei Vigili del Fuoco Palermo.jpg|thumb|left|Caserma dei Vigili del Fuoco "Ignazio Caramanna"]]
[[File:Palazzo Ina.jpg|thumb|left|[[Grattacielo Ina Assitalia]]]]
Palermo a partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] ha sviluppato uno [[skyline]] molto variegato, dovuto all'espansione urbana della città durante gli anni successivi alla seconda guerra mondiale in seguito all'abbandono da parte dei cittadini del centro urbano originario e l'emigrazione verso le periferie che ha determinato un boom edilizio senza precedenti, creando nuovi quartieri residenziali ex novo composti principalmente da palazzi in cemento armato che spesso superano i dodici/tredici piani, modificando Palermo non solo in estensione, ma anche in altezza. In questa fase in città hanno lavorato importantissimi architetti come: [[Vittorio Gregotti]], il gruppo [[BBPR]], [[Italo Rota]], [[Gae Aulenti]], [[Manfredi Nicoletti]], [[Carlo Scarpa]], [[Giuseppe Samonà]], [[Carlo Broggi]], [[Gabor Acs]] e [[Ludovico Quaroni]].
 
Gli edifici più alti della città sorgono prevalentemente intorno allo stadio comunale o nelle periferie sud. Il più alto edificio della città e della [[Sicilia]] è il [[Grattacielo Ina Assitalia]] che si sviluppa per 65 metri in altezza e si trova nel centro della città in piazzale Ungheria, altri edifici di una certa altezza sono: Torre Resuttana I (63 metri), Torre Resuttana II (60 metri) e Torre Sperlinga (59 metri).