Barbara Harris: differenze tra le versioni
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Il suo debutto sul grande schermo risale al [[1965]], quando ottenne un piccolo ruolo nel film ''[[L'incredibile Murray]]'' e si impose subito come caratterista comica<ref name=BE>''Le Garzantine - Cinema'', Garzanti, 2000, pag. 520</ref>. Successivamente si specializzò in personaggi di donne perdenti, come la frustrata donna di ''[[Appartamento al Plaza]]'' ([[1971]]), l'aspirante cantante di ''[[Chi è Harry Kellerman e perché parla male di me?]]'', che le valse la nomination all'[[Oscar alla migliore attrice non protagonista]] nel [[1972]], la moglie fedele del senatore errabondo ne ''[[La seduzione del potere]]'' ([[1979]])<ref name=VA>''Il chi è del cinema'', De Agostini, 1984, Vol. I, pag. 225</ref><ref name=BE>''Le Garzantine - Cinema'', Garzanti, 2000, pag. 520</ref>.
L'apice della sua carriera è rappresentato dal ruolo della bionda e ingenua provinciale che afferra il microfono e tenta la chance di diventare una diva, cantando il motivo ''It Don't Worry Me'', nel finale di ''[[Nashville (film)|Nashville]]'' ([[1975]]) di [[Robert Altman]]<ref name=VA>''Il chi è del cinema'', De Agostini, 1984, Vol. I, pag. 225</ref>. L'anno successivo interpretò un altro dei suoi ruoli migliori, quello di una maga imbrogliona nel film ''[[Complotto di famiglia]]'' ([[1976]]), nel quale ebbe l'onore di essere
Dagli [[anni 1980|anni ottanta]] la Harris ridusse progressivamente le sue apparizioni sul grande schermo, dedicandosi alla direzione di un'agenzia di casting di voci<ref name=BE>''Le Garzantine - Cinema'', Garzanti, 2000, pag. 520</ref>. Tra gli ultimi film a cui partecipò, da ricordare la commedia ''[[Peggy Sue si è sposata]]'' ([[1986]]) di [[Francis Ford Coppola]].
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