Idriss Déby: differenze tra le versioni
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|carica = [[Presidenti del Ciad|Presidente del Ciad]]
|vicepresidente =
|primoministro = [[Jean Alingué Bawoyeu]]<br />[[Joseph Yodoyman]]<br />[[Fidèle Moungar]]<br />[[Delwa Kassiré Koumakoye]]<br />[[Koibla Djimasta]]<br />[[Nassour Guelendouksia Ouaido]]<br />[[Nagoum Yamassoum]]<br />[[Haroun Kabadi]]<br />[[Moussa Faki]]<br />[[Pascal Yoadimnadji]]<br />[[Adoum Younousmi]]<br />[[Delwa Kassiré Koumakoye]]<br />[[Youssouf Saleh Abbas]]<br />[[Emmanuel Nadingar]]<br />[[Djimrangar Dadnadji]]<br />[[Kalzeubet Pahimi Deubet]]<br />[[Albert Pahimi Padacké]]<br />''carica abolita nel [[2018]]''
|mandatoinizio = 2 dicembre [[1990]]
|mandatofine =
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== Dall'ascesa al potere ad oggi ==
Il 28 febbraio [[1991]], dopo tre mesi di governo provvisorio, Déby venne nominato presidente del Ciad, fu successivamente confermato alla presidenza nelle [[elezioni]] del [[1996]] e in quelle del [[2001]]. In queste ultime, tuttavia, gli osservatori internazionali riscontrarono irregolarità nelle procedure di voto. Il 26 maggio [[2004]], il [[Parlamento]] del Ciad adottò una modifica [[Costituzione|costituzionale]] per eliminare dalla Costituzione il limite di due mandati per l'elezione presidenziale, consentendo in tal modo a Déby di ripresentarsi anche alle elezioni del [[2006]].
▲Il 28 febbraio [[1991]], dopo tre mesi di governo provvisorio, Déby venne nominato presidente del Ciad, fu successivamente confermato alla presidenza nelle [[elezioni]] del [[1996]] e in quelle del [[2001]]. In queste ultime, tuttavia, gli osservatori internazionali riscontrarono irregolarità nelle procedure di voto. Il 26 maggio [[2004]], il [[Parlamento]] del Ciad adottò una modifica [[Costituzione|costituzionale]] per eliminare dalla Costituzione il limite di due mandati per l'elezione presidenziale, consentendo in tal modo a Déby di ripresentarsi anche alle elezioni del [[2006]].
Le elezioni presidenziali, svoltesi il 3 maggio 2006, si conclusero con la vittoria di Déby con una percentuale di voti a favore pari al 64,67% (inizialmente era stata annunciata una maggioranza del 77,60%).<ref>{{en}} [http://www.irinnews.org/report.asp?ReportID=53580&SelectRegion=West_Africa "Deby win confirmed, but revised down to 64.67 pct"], IRIN, 29 maggio 2006.</ref>.
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Già nel [[1999]], tredici partiti e movimenti politico-militari tentarono di rovesciare il regime, ormai incentrato sulla figura del Presidente, senza tuttavia riuscirvi. Nel febbraio del 2006 mentre Déby si trovava all'estero, le forze ribelli tentarono nuovamente il colpo di Stato, con un piano che prevedeva, tra l'altro, l'abbattimento dell'aereo su cui il Presidente si trovava. Le truppe dei rivoltosi furono però respinte dai 1.100 soldati [[Francia|francesi]] in servizio in Ciad, i quali permisero a Déby di ritornare precipitosamente in patria.
Nella parte orientale del Paese vi sono stati, tra il 2005 e il 2006, vari conflitti armati con gruppi di insorti. Nell'aprile del 2006 si sono verificati scontri persino nella capitale [[N'Djamena]], quando Déby e il suo governo sono stati salvati in extremis dall'intervento militare francese. In conseguenza di tali sollevazioni, Déby ha accusato il [[Sudan]] di fornire aiuti ai rivoltosi e ha iniziato a fornire assistenza militare alle opposizioni sudanesi, tra cui anche ribelli [[
Ciò non ha tuttavia affievolito la resistenza interna, guidata dal [[Rally for Democratic Forces]], che ha impegnato l'esercito regolare in vari scontri armati, soprattutto nella regione di [[Abéché]]. Ai primi di febbraio 2008, il regime di Déby ha sfiorato il tracollo allorché le forze congiunte di tre movimenti ribelli del nord del paese sono entrate nella capitale N'Djamena, che per tre giorni è stata teatro di battaglia fin sotto il palazzo presidenziale. Asserragliato nell'edificio con i suoi fedelissimi, Déby è riuscito miracolosamente a sconfiggere le forze ribelli e a riprendere la situazione in mano grazie all'uso di elicotteri da combattimento e munizioni libiche. Un accordo di pace con il Sudan nel [[2010]] ha posto fine alla guerra civile.
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[[Categoria:Presidenti del Ciad|Deby, Idriss Itno]]
[[Categoria:Presidenti dell'Unione
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