Eva Hesse: differenze tra le versioni

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Nel 1962 Eva Hesse sposò lo scultore Tom Doyle e nel 1965 i due si trasferirono in Germania in modo che Doyle potesse dedicarsi una residenza artistica dall'industriale e collezionista tedesco Friedrich Arnhard Scheidt.<ref>{{cite book|title=Eva Hesse Encyclopedia of World Biographies Vol. 7|date=2004|publisher=Gale|___location=Detroit|pages=365–367|edition=2nd}}</ref> La Hesse e Doyle, il cui matrimonio stava andando a pezzi,<ref>Lippard 1992, p. 26</ref> vissero e lavorarono in una fabbrica tessile abbandonata nella [[Area della Ruhr|regione della Ruhr]], in Germania, per circa un anno. La Hesse non era felice di tornare in Germania,<ref name="Lippard 1992, p. 24">Lippard 1992, p. 24.</ref> ma iniziò a lavorare con materiali che erano stati lasciati nella fabbrica abbandonata. Il loro studio era stato allestito in una parte dismessa della fabbrica tessile di Friedrich Arnhard Scheidt a Kettwig-on-the-Ruhr vicino a [[Essen]]. L'edificio conteneva ancora parti di macchine, utensili e materiali dal suo uso precedente e le forme angolari di queste macchine e strumenti in disuso servivano da ispirazione per i disegni e i dipinti meccanici della Hesse. La sua prima scultura fu un bassorilievo intitolato ''Ring Around Arosie'', caratterizzato da corde ricoperte di stoffa, fili elettrici e [[masonite]].<ref>{{cite book|title=Eva Hesse, Encyclopedia of World Biographies|date=2004|publisher=Gale|___location=Detroit|pages=365–367|edition=2nd|accessdate=11 April 2015}}</ref> Quest'anno in Germania segnò un punto di svolta nella carriera della Hesse. Da quel momento in poi avrebbe continuato a fare sculture, che diventarono l'obiettivo principale del suo lavoro. Tornata a New York nel 1965, iniziò a lavorare e sperimentare i materiali non convenzionali che sarebbero diventati caratteristici del suo lavoro: [[lattice]], [[fibra di vetro]] e [[plastica]].<ref name="tate.org.uk"/><ref>{{cite web|url=http://www.theartscouncil.org/artists/eva-hesse/|title=Eva Hesse - The Arts Council|website=The Arts Council|language=en-US|access-date=2016-03-05}}</ref>
 
[[File:Eva Hesse - Repetition Nineteen III.jpg|thumb|left|''Repetition 19, III'', 1968, fiberglass and polyester resin, 19 units each 19 to 20 1/4" (48 to 51 cm) x 11 to 12 3/4" (27.8 to 32.2 cm) in diameter, [[Museum of Modern Art]], New York<ref>{{cite web|title=Repetition Nineteen III|url=http://www.moma.org/collection/object.php?object_id=81930|publisher=[[Museum of Modern Art]], New York}}</ref><ref>{{cite book|title=MoMA Highlights|date=2005|publisher=[[Museum of Modern Art]]|___location=New York|isbn=978-0870704901|page=271|author1=Harriet Schoenholz Bee|author2=Cassandra Heliczer}}</ref> ]]
 
==Metodi, materiali e procedimenti==