One Dimensional Man: differenze tra le versioni

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Il nome della band è ispirato all'opera del filosofo tedesco [[Herbert Marcuse]] ''[[Herbert Marcuse#L.27uomo a una dimensione|L'uomo a una dimensione]]'', in cui viene denunciata la tendenza delle società occidentali moderne ad appiattire l'essere umano alla dimensione di individuo-consumatore, privato di sogni e aspirazioni diverse dal possesso di nuovi prodotti della società industriale.
 
La prima [[etichetta discografica]] a dare fiducia alla band è stata la [[Wide Records]] di [[Pisa]] che, nel maggio [[1997]], pubblica l'omonimo disco d'esordio. L'album ''[[One Dimensional Man (album)|One Dimensional Man]]'' è un disco furibondo, costruito su ritmi ossessivi, e viene apprezzato dalla critica specializzata. Si apre per il gruppo un'intensa attività live, che porta i tre degli "ODM" tra il 1997 e il [[1998]] a calcare i palchi di [[Italia]] e non solo, visto che faranno concerti anche in [[Croazia]], [[Slovenia]], [[Repubblica ceca]] e [[Slovacchia]]. Suoneranno tra l'altro come gruppo spalla per gruppi quali [[Blonde Redhead]], [[The Cows]], [[Kepone]], [[Fluxus (gruppo musicale)|Fluxus]], [[Uzeda (gruppo musicale)|Uzeda]] e più avanti, nel [[1999]], con [[dEUS]] e [[Jon Spencer Blues Explosion]].
 
Nel luglio del [[1998]] Massimo Sartor lascerà la band e verrà sostituito da [[Giulio Favero]], giovane chitarrista dell'area indie [[padova]]na e precedentemente [[batterista]] dei Geyser. Proprio con l'arrivo di Giulio la sonorità della band si sposta più verso il blues e il [[rock]] degli [[Anni 1980|anni ottanta]] ([[The Birthday Party (gruppo musicale)|Birthday Party]], [[The Cramps]], [[Scratch Acid]], [[Butthole Surfers]]).