Edirne: differenze tra le versioni

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L'area sulla quale sorge l'odierna città di Edirne era abitato prima della conquista romana dalle tribù [[Traci|trace]] dei [[Bessi]] e degli [[Odrisi]] i quali fondarono un piccolo insediamento conosciuto come ''Uskadama'', ''Uskudama'' o ''Uskodama''<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/adrianopoli_%28Enciclopedia-Italiana%29/ ADRIANOPOLI di Carlo MANETTI , G. G. MATEESCU - Ettore Rossi - Camillo MANFRONI - Vasil N. Zlatarski - Enciclopedia Italiana (1929)]</ref>. La città fu rifondata nel [[125]] dall'imperatore romano [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] che non solo la ribattezzò con il proprio nome, ma la arricchì di monumenti ed infrastrutture. Fu il più importante centro della [[provincia romana]] della [[Tracia (provincia romana)|Tracia]] e sotto [[Diocleziano]] fu capitale della provincia dell'[[Emimonto]]. Di grande importanza strategica e massicciamente fortificata, la città divenne un centro cruciale per il destino dell'Impero romano nel [[IV secolo]]. Nel [[324]] le armate di [[Costantino I|Costantino]] sconfissero quelle di [[Licinio]] in uno degli ultimi scontri della [[Guerra civile romana (306-324)|guerra civile]] che aveva insanguinato l'impero nei primi due decenni del [[IV secolo]]. Nel [[378]] l'esercito romano, guidato dall'imperatore [[Valente (imperatore romano)|Valente]], fu annientato dai [[Visigoti]] di [[Fritigerno]] in quella che fu [[Battaglia di Adrianopoli (378)|una delle più gravi sconfitte]] della storia di Roma. Lo stesso imperatore Valente perì nello scontro, mentre la Tracia fu temporaneamente in balia delle tribù barbare.
 
Fu assediata nell'[[813]] dalle truppe del Khan bulgaro [[Krum]]. Nel [[914]] fu conquistata dallo Zar [[Simeone I il Grande|Simeone di Bulgaria]], mentre nel [[972]] ritornò sotto il dominio [[Impero bizantino|bizantino]] nel [[1018]]. A seguito della caduta di Costantinopoli nel corso della [[Quarta crociata]], i [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] ottennero il controllo della città. L'anno seguente il re [[Baldovino delle Fiandre]] fu [[Battaglia di Adrianopoli (1205)|sconfitto e fatto prigioniero]] dalle truppe bulgare dello Zar [[Kalojan di Bulgaria|Kalojan]] nei dintorni della città. L'instabilità della situazione spinse il doge veneziano [[Marino Zeno]] a cedere il potere effettivo su Adrianopoli al generale bizantino [[Teodoro Brana]]. Nella primavera del [[1225]] Adrianopoli, in mano ad un contingente dell'[[Impero di Nicea]], fu occupata dalle truppe del [[Despoti d'Epiro|despota d'Epiro]] [[Teodoro I d'Epiro|Teodoro I]]. Nel [[1355]] fu l'[[Impero serbo|imperatore serbo]] [[Stefan Dušan]] ad impadronirsi della città. La morte del sovrano, avvenuta pochi mesi dopo la conquista di Adrianopoli fece crollare il dominio serbo nella regione, mentre da sud gli [[Impero ottomano|Ottomani]] avevano intrapreso la loro avanzata in Tracia e nella penisola balcanica. Nel [[1365]], sotto il regno del sultano [[Murad I]], [[Battaglia di Adrianopoli (1365)|fu assediata e conquistata]] dagli Ottomani.<ref>{{cita libro|autore=J. McCarthy|titolo=I turchi ottomani dalle origini al 1923|editore=Ecig|p=47}}</ref> La rinominarono ''Edrenebolu'' o ''Edirnebolu'' e la fecero capitale dell'impero sino al [[1453]], quando fu sostituita da [[Costantinopoli]]. Il sultano [[Maometto II]], il conquistatore di Costantinopoli, nacque ad Edirne. In virtù del suo stato di capitale imperiale fu interessata da una serie d'importantissimi lavori pubblici che comportarono la realizzazione di edifici pubblici, [[hammam|bagni turchi]], [[bazar]], [[moschea|moschee]], ponti, [[caravanserraglio|caravanserragli]] e mercati. Queste iniziative non si arrestarono nemmeno quando Costantinopoli divenne la nuova capitale, nel [[XVI secolo]] infatti vennero costruiti i principali monumenti ancor'oggi esistenti, su tutti la [[moschea Selimiye]].
[[File:Triumphal arch in Odrin 1913.jpg|thumb|upright=1.4|Arco di trionfo eretto dai Bulgari dopo la conquista e l'annessione della città nel [[1913]].]]
Sul piano amministrativo, con l'annessione all'Impero ottomano la città divenne il capoluogo del [[sangiaccato (suddivisione amministrativa)|sangiaccato omonimo]], incluso nell'[[Eyalet di Rumelia]], di cui Edirne fu il capoluogo fino al [[XVI secolo]]. Nel [[1826]], il quadro amministrativo della penisola balcanica venne riformato, Adrianopoli pertanto fu nominata capoluogo dell'[[Eyalet di Adrianopoli|eyalet omonimo]]. Nel [[1867]] invece fu proclamata capoluogo del nuovo [[Vilayet di Adrianopoli]]. Fu occupata dai [[Impero russo|russi]] nel [[1829]], durante la [[guerra d'indipendenza greca]], e tra le sue mura fu firmato [[Trattato di Adrianopoli (1829)|il trattato di pace che pose fine al conflitto]]. Adrianopoli fu nuovamente occupata dalle truppe zariste, guidate dal generale [[Iosif Vladimirovič Gurko]], nel [[1878]], durante la [[Guerra russo-turca (1877-1878)|guerra russo-turca]]. Nel [[1905]] la città venne danneggiata da un grande incendio. Importante piazzaforte militare, durante la [[prima guerra balcanica]] [[Assedio di Adrianopoli (1912-1913)|fu assediata per oltre quattro mesi]] dalle truppe serbo-bulgare, per cadere alla fine di marzo [[1913]]. Fu proprio la cessione di Adrianopoli alla Bulgaria uno dei fattori che causò il colpo di stato a Istanbul nel gennaio [[1913]]. Pochi mesi dopo, durante la [[seconda guerra balcanica]], la città venne riconquistata dall'esercito ottomano guidato da [[Ismail Enver|Enver Pascià]]. Dopo la [[prima guerra mondiale]] passò alla [[Regno di Grecia|Grecia]] in virtù del [[trattato di Sèvres]] e fatta capoluogo dell'effimera [[prefetture della Grecia|prefettura]] di Adrianopoli. Fu riconquistata nell'ottobre [[1922]] dalle truppe di Ankara durante la [[Guerra greco-turca (1919-1922)|guerra greco-turca]] e definitivamente assegnata alla Turchia dal [[Trattato di Losanna (1923)|trattato di Losanna]] l'anno seguente.