Apollo 8: differenze tra le versioni

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Cinque ore dopo il lancio, il Controllo Missione inviò un comando al razzo vettore S-IVB affinché bruciasse il carburante rimasto nel motore per cambiare la sua traiettoria. Questo fece si che l'S-IVB passasse vicino alla Luna per poi entrare in orbita solare in una posizione che non avrebbe potuto mettere in pericolo Apollo 8. L'S-IVB venne messo in orbita solare da 0,99 a 0,92 [[Unità astronomica|unità astronomiche]] con una [[inclinazione orbitale|inclinazione]] di 23,47° e un [[periodo orbitale|periodo]] di 340,80 giorni.<ref name="orloff1" /><ref name=ha20130923>{{cita web|titolo=Saturn S-IVB-503N - Satellite Information |url=http://www.heavens-above.com/SatInfo.aspx?satid=3627&lat=0&lng=0&loc=Unspecified&alt=0&tz=UCT |opera=Satellite database |editore=Heavens-Above |accesso=23 settembre 2013 }}</ref>
 
I membri dell'equipaggio di dell'Apollo 8 furono i primi umani ad attraversare le [[fasce di Van Allen]] posizionate a circa 24.000&nbsp;km dalla terra. Gli scienziati avevano previsto che il passaggio attraverso di esse sarebbe avvenuto in breve tempo grazie alla velocità della navetta con l'effetto di ridurre la [[radiazione ionizzante]] assorbita dagli astronauti a circa 1 [[Gray (unità di misura)|milligray]] (mGy(, l'equivalente di una [[radiografia]] al torace. Per monitorare la dose ricevuta, gl astronauti indossavano una [[dosimetro]] personale che trasmetteva i dati a Terra e di tre dosimetri passivi a film che permettevano di stabilire la dose cumulativa ricevuta. Alla fine della missione si poté, quindi, stabilire che l'equipaggio aveva ricevuto una dose media di 1,6 mGy.<ref name="Biomedical">{{cita libro|cognome=Bailey |nome=J. Vernon |titolo=Biomedical Results of Apollo |url=http://lsda.jsc.nasa.gov/books/apollo/eboard2.htm |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080117135912/http://lsda.jsc.nasa.gov/books/apollo/S2ch3.htm |dataarchivio=17 gennaio 2008 |accesso=28 gennaio 2008 |anno=1975 |editore=[[Lyndon B. Johnson Space Center]] |id=[https://history.nasa.gov/SP-368/sp368.htm NASA SP-368] |capitolo=Radiation Protection and Instrumentation |url_capitolo=http://lsda.jsc.nasa.gov/books/apollo/S2ch3.htm |urlmorto=sì}} Sec.2, Ch.3.</ref>
 
===Viaggio verso la Luna===
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Circa un'ora dopo l'inizio del tentativo di addormentarsi, Borman venne autorizzato dal Controllo Missione ad assumere una [[compressa]] di [[Secobarbital]] per favorire il sonno, tuttavia con scarsi effetti. Alla fine Borman riuscì comunque ad addormentarsi per poi risvegliarsi sentendosi malato. Vomitò due volte e accusò diarrea, lasciando l'interno della navicella piena d piccoli pezzi di vomito e feci che l'equipaggiò cercò di pulire il meglio possibile. Inizialmente Borman non volle che tutti sapessero dei suoi problemi di salute, ma Lovell ed Anders ritenevano che il Controllo Missione andasse informato. L'equipaggio allora decise di usare il ''Data Storage Equipment'' (DSE) per trasmettere voce e telemetria ad alta velocità a Terra. Dopo aver registrato la descrizione della malattia di Borman chiesero al Controllo Missione di controllare la registrazione affermando che avrebbero "voluto una valutazione dei commenti vocali".<ref name="journal day 2 green">{{Cita web|url=https://history.nasa.gov/ap08fj/06day2_green.htm |titolo=Day 2: Green Team |cognome1=Woods |nome1=W. David |cognome2=O'Brien |nome2=Frank |data=22 aprile 2006 |opera=Apollo 8 Flight Journal |editore=NASA |accesso=30 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080311114001/https://history.nasa.gov/ap08fj/06day2_green.htm |dataarchivio=11 marzo 2008 |urlmorto=sì}}</ref>
 
L'equipaggio di dell'Apollo 8 e il personale medico del Controllo Missione tennero una riunione con quest'ultimi che utilizzarono la sala di controllo vuota al secondo piano (vi erano, a Houston, due sale di controllo identiche, una al secondo e una al terzo piano; solo una veniva utilizzata durante una missione). I partecipanti alla conferenza conclusero che non vi erano grasse preoccupazioni riguardo alla malattia di Borman era probabilmente solo un'[[influenza]] di 24 ore, come pensava Borman stesso, o una reazione alla pillola assunta per dormire.<ref>{{Cita|M. Collins|p. 306|Collins}}, 2001.</ref></ref> Ora i ricercatori ritengono che egli avesse sofferto di [[sindrome da adattamento spaziale]], una condizione che colpisce circa un terzo degli astronauti durante il loro primo giorno nello spazio fintantoché il loro [[Vestibolo (anatomia)|sistema vestibolare]] non si adatta allo [[assenza di peso]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Quine |nome=Tony |data=aprile 2007|titolo=Addicted to space: An appreciation of Anousheh Ansari, Part II |rivista= Spaceflight|volume=49 |numero=4 |p=144|issn=0038-6340 |editore=British Interplanetary Society}}</ref> Questa sindrome non si era mai verificata durante le missioni dei programmi precedenti ([[Programma Mercury]] e [[Programma Gemini]]) poiché le navette utilizzate erano dotate di uno spazio interno molto ridotto che non permetteva agli astronauti di fluttuare all'interno. L'incremento dello spazio nel Modulo di Comando Apollo permetteva agli astronauti di avere una grande libertà di movimenti, contribuendo all'instaurarsi dei [[sintomo|sintomi]] sperimentati da Borman e, più tardi, da [[Russell Schweickart]] in occasione di [[Apollo 9]].<ref>{{Cita web|url=http://lsda.jsc.nasa.gov/scripts/experiment/exper.aspx?exp_index=747 |titolo=The Effects of Long-Duration Space Flight on Eye, Head, and Trunk Coordination During Locomotion |cognome1=Kozlovskaya |nome1=Inessa B |cognome2=Bloomberg |nome2=Jacob J. |cognome3=Layne |nome3=Charles S. |anno=2004 |opera=Life Sciences Data Archive |editore=Lyndon B. Johnson Space Center |cid=LSDA Exp ID: 9307191 |accesso=28 giugno 2013 }}</ref>
 
[[File:Ap8-S68-56531.jpg|thumb|left|Fotogramma di un filmato registrato dall'equipaggio mentre erano in orbita introno alla Luna; Frank Borman è la centro]]
 
Durante la fase di crociera, l'equipaggio fu relativamente privo di gravosi impegni, fatta eccezione per il coontinuo monitoraggio del funzionamento dei sistemi del veicolo spaziale e della traiettoria. Durante questo periodo, la NASA aveva programmato una trasmissione televisiva da effettuarsi a 31 ore dopo il lancio. Per questo evento l'equipaggio di dell'Apollo 8 utilizzò una telecamera di 2 chili che trasmetteva in [[bianco e nero]] tramite un [[tubo da ripresa]]. Tale telecamera era dotata di due [[lente|lenti]], una [[grandangolare]] di 160° e una a [[teleobiettivo]] di 9°.<ref name="chariots11-6" /> Così, a 31 ore dalla partenza e a 40 dalla destinazione, gli astronauti fecero la prima [[diretta televisiva]] della storia fuori dall'influenza gravitazionale della Terra, mostrando le attività di bordo, la preparazione del [[pranzo]], ma non riuscendo, con disappunto degli astronauti, a mettere a [[fuoco (ottica)|fuoco]] l'immagine della Terra in lontananza<ref name="cronaca" />. Il giorno seguente effettuarono un'altra diretta, questa volta la visione della Terra era migliore e si riuscivano a distinguere i dettagli dei vari [[continente|continenti]]<ref name="cronaca" />.
 
A questo punto, l'equipaggio aveva completamente abbandonato il programma dei turni di sonno. Lovell si era addormentato 32 ore e mezza dopo l'inizio della missione, 3 ore e mezza prima rispetto a quanto programmato. Poco dopo, anche Anders si addormentò dopo aver preso un sonnifero.<ref name="chariots11-6" />
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=== Sfera d'influenza lunare ===
 
Dopo 55 ore e 40 minuti, arrivati a {{M|326400|k|m}} dalla Terra e {{M|62600|k|m}} dalla Luna attraversarono l'ipotetico confine gravitazionale dove l'influenza gravitazione della Terra è minore di quella della Luna, dove confinano le [[sfera di Hill|sfere di Hill]] dei due corpi celesti, così che i membri dell'equipaggio di dell'Apollo 8 divennero i primi umani ad entrare nella sfera d'influenza gravitazionale di un altro corpo celeste.<ref name="orloff1" /> In altre parole, l'effetto della forza gravitazionale della Luna su Apollo 8 divenne più forte di quello della Terra. All'epoca in cui accadde, l'Apollo 8 si trovava a 62.377&nbsp;km dalla superficie lunare e possedeva una velocità di 1.220 m/s rispetto ad essa.<ref name="orloff1" /> Da quel momento la navicella, che aveva continuato a rallentare a causa della gravità terrestre, iniziò ad accelerare grazie all'influenza gravitazionale lunare.<ref name="cronaca" /> Iniziarono quindi i controlli per l'inserimento in orbita lunare (LOI, ''Lunar Orbit Insertion''); sebbene i motori non avessero dato problemi fino a quel momento, il controllo missione voleva essere assolutamente certo prima di abbandonare una traiettoria considerata sicura, che in caso di guasto li avrebbe condotti quasi solo per [[inerzia]] a Terra dopo mezza orbita attorno alla Luna. Curiosamente, l'[[controllo di assetto|assetto]] dell'astronave, predisposta per la manovra, non permetteva la visione della Luna agli astronauti. Inoltre durante la manovra, l'equipaggio e il controllo da Terra non sarebbero stati in grado di comunicare fin quando la navicella non sarebbe sorta di nuovo dietro la Luna.<ref name="cronaca" />
 
L'ultimo evento principale prima del LOI fu una seconda correzione a metà percorso. Si trattò di una accensione [[Moto retrogrado|retrograda]] (contro la direzione di marcia) al fine di rallentare la navicella.<ref name="orloff1" /> Così, esattamente 61 ore dopo il lancio, a circa 38.900&nbsp;km dalla Luna, l'equipaggio accese i motori RCS per 11 secondi. In questo momento si trovavano a 115,4&nbsp;km dalla superficie lunare.<ref name="zimmerman1" /><ref name="orloff1" />
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==== Sorvolo della Luna ====
[[File:Langrenus_crater_as08-16-2616hr.jpg|thumb|Il cratere ''[[Langrenus]]'' fotografato dall'equipaggio di dell'Apollo 8.]]
 
La mattina della Vigilia di [[Natale]] (24 dicembre) la navicella spaziale raggiunse l'orbita [[luna]]re. Dopo aver comunicato al centro di controllo a Terra la situazione relativa al veicolo spaziale, Lovell fornì la prima descrizione di come appariva la superficie lunare:
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Anders continuò a scattare fotografie mentre Lovell assumeva il controllo della nave spaziale così che Borman potesse riposare.<ref name="journal day 4-456"/> Nonostante la difficoltà di riposare in uno spazio angusto e rumoroso, Borman fu in grado di dormire per due orbite, risvegliandosi periodicamente per fare domande sulla situazione.<ref name="journal day 4-456"/> Borman si svegliò completamente, tuttavia, quando iniziò a sentire i suoi compagni di equipaggio commettere errori. Stavano cominciando a non capire le domande del Controllo Missione e dovevano chiedere la ripetizione delle comunicazioni. Borman si rese conto che tutti erano estremamente stanchi per non aver dormito bene nei tre giorni passati. Ordinò ad Anders e a Lovell di dormire un po' e che il resto del piano di volo riguardante l'osservazione della Luna fosse annullato. All'inizio Anders protestò dicendo che stava bene, ma Borman non volle sentire ragioni. Alla fine, Anders acconsentì e Borman sistemò la telecamera per continuare a scattare foto automatiche della Luna. Nelle successive due orbite, Anders e Lovell dormirono mentre Borman sedeva ai comandi. Nelle successive missioni Apollo, gli equipaggi avrebbero evitato questa situazione dormendo nello stesso orario.
 
[[File:Apollo 8 genesis reading.ogg|left|thumb|L'equipaggio di dell'Apollo 8 legge la [[Genesi]].]]
 
Mentre giravano intorno alla Luna per la nona volta, iniziò la seconda trasmissione televisiva. Borman presentò l'equipaggio e ognuno di essi fornì la sua impressione sulla superficie lunare e su come fosse orbitare attorno alla Luna. Borman la descrisse come "una vasta, solitaria, ostile distesa di nulla".<ref>{{Cita|G. J. De Groot|p. 229|De_Groot}}, 2006.</ref> Poi, dopo aver parlato di quello che stavano sorvolando, Anders disse che l'equipaggio aveva un messaggio per tutti coloro che erano sulla Terra. Così, ogni astronauta a bordo lesse una parte dalla storia della creazione contenuta ne [[Genesi|Libro della Genesi]]. Borman terminò la trasmissione augurando un Buon Natale a tutti sulla Terra con queste parole: "E dall'equipaggio dell'Apollo 8, chiudiamo con buona notte, buona fortuna, un Buon Natale e Dio benedica tutti voi, tutti voi sulla buona Terra."<ref name="moonport">{{Cita libro|cognome1=Benson |nome1=Charles D. |cognome2=Faherty |nome2=William Barnaby |titolo=Moonport: A History of Apollo Launch Facilities and Operations |url=http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4204/contents.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080123133438/http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4204/contents.html |dataarchivio=23 gennaio 2008 |accesso=7 febbraio 2008 |anno=1978 |editore=NASA |cid=NASA SP-4204 |capitolo=Apollo 8 - A Christmas Gift |urlcapitolo=http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4204/ch20-9.html |urlmorto=no}} Ch.20-9.</ref>
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Fu una decisione molto rischiosa quella presa dalla NASA di eseguire il primo lancio di un razzo [[Saturn V]] con equipaggio per una missione verso la Luna precedentemente non programmata. Dal punto di vista tecnico comunque tale missione poté essere valutata come una delle più riuscite e meno problematiche di tutto il programma Apollo. Si trattò in fondo di una enorme motivazione raggiunta tramite tale successo in quanto era stato dimostrato che la promessa del Presidente [[John F. Kennedy|Kennedy]], cioè di raggiungere la Luna entro il [[1969]], poteva essere un traguardo da raggiungere molto realisticamente. Il [[1968]], per gli Stati Uniti d'America, era stato un anno molto difficile dal punto di vista della politica interna. La [[guerra del Vietnam]], gli assassini di [[Martin Luther King]] e [[Robert Kennedy]] nonché le proteste degli studenti avevano caratterizzato tale anno. La missione perfetta dell'Apollo 8 fu un grande successo perché significò la conclusione di un anno con un'esperienza positiva per la popolazione americana.
=== Carriera degli astronauti ===
[[File:Apollo 8 crew leaves Manned Spacecraft Operations Building during countdown.jpg|left|thumb|Gli astronauti di dell'Apollo 8 si recano verso la piattaforma di lancio.]]
 
Per Borman fu l'ultima missione, lasciò la NASA e iniziò a lavorare come consulente per la [[Eastern Air Lines]], dove in pochi anni divenne amministratore delegato<ref>{{Cita web |url=https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/borman-f.html |titolo=Astronaut Bio: Frank Borman |sito=www.jsc.nasa.gov |accesso=7 giugno 2018}}</ref>. Lovell fu designato per sbarcare sulla Luna con la missione [[Apollo 13]]<ref>{{Cita web |url=https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/lovell-ja.html |titolo=Astronaut Bio: James A. Lovell |sito=www.jsc.nasa.gov |accesso=7 giugno 2018}}</ref>, che sfortunatamente ebbe qualche problema e non fu possibile completare la missione con l'allunaggio. Rimane l'unico uomo ad aver viaggiato verso la Luna due volte senza esserci mai sbarcato. Si ritirò nel 1973 e condusse una vita da uomo d'affari in varie società private. Per Anders fu l'unico volo spaziale della sua carriera di astronauta; ricoprì ruoli federali fino al 1977, concludendo con un posto di ambasciatore in [[Norvegia]], dopo del quale si dedicò anche lui al settore privato<ref>{{Cita web |url=https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/anders-wa.html |titolo=Astronaut Bio: William Anders |sito=www.jsc.nasa.gov |accesso=7 giugno 2018}}</ref>.
 
===Resti===
Nel gennaio del 1970, la navetta spaziale di dell'Apollo 8 venne portata a [[Osaka]], in [[Giappone]], per essere esposta nel padiglione degli Stati Uniti all'[[Expo '70]].<ref>{{cita libro|titolo=Shanghai Expo: An International Forum on the Future of Cities |url=https://books.google.com/books?id=hd75bRY2jvAC&pg=PA33&lpg=PA33 |anno=2012 |editore=Routledge |isbn=978-0-415-52462-9 |oclc=778424843 |pagina=33 |curatore=Winter, Tim |accesso=21 febbraio 2014}}</ref><ref>{{cita news|cognome= Tareen |nome=Sophia |data=23 dicembre 2013 |titolo=Apollo 8 astronaut marks 1968 Christmastime broadcast to Earth (12 photos) |url=http://www.deseretnews.com/article/765644112/Apollo-8-astronaut-marks-1968-broadcast-to-Earth.html |pubblicazione=Deseret News |editore=Associated Press |accesso=9 dicembre 2015 }}</ref> Oggi, 2018, si trova al [[Museo della scienza e dell'industria]] di [[Chicago]], insieme a una collezione di oggetti personali portati in volo donati da Lovell e dalla tuta spaziale indossata da Frank Borman.<ref>{{cita web|url=http://www.msichicago.org/exhibit/apollo/index.html|titolo=The Apollo 8 Command Module|editore=[[Museum of Science and Industry (Chicago)|Museum of Science and Industry]]|accesso=4 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071009200922/https://www.msichicago.org/exhibit/apollo/index.html|dataarchivio=9 ottobre 2007}}</ref> La tuta spaziale di dell'Apollo 8 di Jim Lovell è esposta al pubblico nel Centro visitatori del ''[[Glenn Research Center]]'' della NASA.<ref>{{cita web|url=http://ns.cuyahoga.lib.oh.us/researchinfo/specialists/family_fun.htm#NASA |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070319212436/http://ns.cuyahoga.lib.oh.us/researchinfo/specialists/family_fun.htm |urlmorto=sì |dataarchivio=19 marzo 2007 |titolo=NASA Glenn Visitor Center |editore=Cuyahoga County Public Library |accesso=30 giugno 2013 }}</ref><ref>{{cita web|cognome=Keith |nome=Sallie A. |titolo=Heroes in Space Honored at NASA |data=20 febbraio 2004 |editore=[[Glenn Research Center|NASA Glenn Research Center]] |città=Cleveland, OH |url=http://www.nasa.gov/centers/glenn/news/pressrel/2004/04-012.html |accesso=4 febbraio 2008}}</ref> La tuta spaziale di Bill Anders è esposta al [[Museo della scienza (Londra)|Museo della scienza]] di [[Londra]], [[Regno Unito]].<ref>{{cita libro|cognome=Wood |nome=W.David |titolo=How Apollo Flew to the Moon |anno=2011 |editore=Springer |isbn=978-1-4419-7179-1 |oclc=747105616 |pagina=203 |url=https://books.google.com/books?id=x-taL4N0sjIC&pg=PA203&lpg=PA203}}</ref>
 
== Note ==