Università degli Studi di Padova: differenze tra le versioni

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L'[[orto botanico di Padova|orto botanico]], aperto al pubblico nel [[1545]], è il secondo al mondo (dopo quello di Pisa inaugurato pochi mesi prima, anche se la localizzazione di quest'ultimo è cambiata nel tempo).
 
Il 15 gennaio [[1595]] viene inaugurato da [[Girolamo Fabrici d'Acquapendente]] il [[teatro anatomico]], il primo del genere al mondo. È in questa struttura che, grazie al lavoro di medici celebri come [[Giovanni Battista Morgagni]], si fonda in Europa l'insegnamento della moderna patologia. Tra il [[1592]] ed il [[1610]] insegnò a Padova [[Galileo Galilei]] che, anche dopo il suo ritorno in Toscana e l'abbandono del mondo accademico, lascerà dietro di sé una grande influenza nella metodologia di ricerca nelle discipline scientifiche e naturalistiche. Nel corso del [[XVIII secolo|Settecento]], con il progressivo declino economico e politico della Repubblica di Venezia iniziò il declino dell'Università di Padova, in particolare scompare la distinzione tra ''Universitas Iuristarum'' e ''Universitas Artistarum'', anche se L'Università continuò a distinguersi in ambito europeo sia nelle scienze naturali che in quelle umanistiche, grazie alla presenza di docenti di assoluto valore come [[Giovanni Battista Morgagni]], [[Antonio Vallisneri]] e [[Giovanni Poleni]]. [[Giuseppe Orus]], professore di [[Veterinaria]], creo il Museo di [[Anatomia comparata]]. L'[[XIX secolo|Ottocento]] fu segnato dalla duplice dominazione [[Francia|francese]] e dell'[[Impero austro-ungarico]] e infine, nel [[1867]], dall'annessione al [[Regno d'Italia]]. Il burrascoso periodo politico tra il [[1797]] e il [[1813]] portò alla destituzione o alla temporanea sospensione di molti illustri docenti, tra cui [[Simone Stratico]], [[Leopoldo Marco Antonio Caldani]], [[Antonio Collalto]], [[Giuseppe Avanzini]], Pietro Sografi, [[Stefano Gallini]], Marco Carburi, Giuseppe Dubravcich, Giacomo Albertolli. Secondo il patriota e storico risorgimentale [[Carlo Leoni]], acuto osservatore della realtà padovana, i professori e gli studenti dell'Università di Padova parteciparono molto timidamente al movimento risorgimentale, perlomeno fino alla vigilia dell'8 febbraio [[1848]], giorno in cui scoppiò una rivolta di parte degli studenti contro l'autorità austriaca che portò all'uccisione di 2 studenti, alla chiusura temporanea dell'Università, all'espulsione di 73 studenti e alla destituzione di 4 professori: [[Stefano Agostini (professore)|Stefano Agostini]], [[Francesco Marzolo]], Antonio Valsecchi e Jacopo Silvestri.
 
=== Il Regno d'Italia e l'unità ===