Francobollo: differenze tra le versioni
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=== La genesi del francobollo ===
[[File:Rowland Hill.jpg|thumb|Sir Rowland Hill, l'inventore del francobollo]]
La nascita del francobollo vero e proprio è legata alla riforma delle Poste della Gran Bretagna voluta da [[Rowland Hill]] nel [[1837]]<ref>{{cita web | url = http://postalheritage.org.uk/learning/teachers/freeresources/pennyblack/history/rowlandhill/ | titolo = The British Postal Museum & Archive - Rowland Hill | accesso = 4 ottobre 2009 | urlmorto = sì }}</ref>. L'intuizione di Sir Rowland Hill fu quella del servizio postale prepagato, in cui la riscossione della tariffa postale non avvenisse al momento del ricevimento, bensì all'atto della spedizione a spese del mittente. Hill comprese anche che l'introduzione di tariffe basse e uniformi, in base al peso piuttosto che alla distanza, avrebbe favorito l'aumento del traffico postale ricompensando ampiamente i minori introiti derivanti dalla riduzione stessa. Nel 1837 fece quindi pubblicare a sue spese il libretto ''"Post Office Reform: its Importance and Practicability"''<ref>{{cita web | url = http://books.google.it/books?id=uFIEAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=Post+Office+Reform:+its+Importance+and+Practicability&source=bl&ots=-BzXKD07y1&sig=_8NvQml8hrIBBBegOMVA1gD1cXc&hl=it&ei=2ZMBTJb2MYmEmgPkwfiMDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CCQQ6AEwAg#v=onepage&q&f=false | titolo = Post Office Reform: its Importance and Practicability - Google Libri |accesso=29 maggio 2010}}</ref>, con cui rese noto al parlamento inglese il suo pensiero riformatore.
Il progetto si scontrò però con l'ostilità preconcetta del ''Post Office'', che non accettò l'intrusione di un estraneo quale era considerato Rowland Hill. Tuttavia, anche grazie alle pressioni della classe mercantile e creditizia, il parlamento britannico approvò la riforma e rese necessaria la realizzazione dei francobolli. Sir Rowland Hill suggerì come questi ultimi dovessero essere dei pezzi di carta di dimensioni sufficienti ad accogliere una stampa e dotati sul retro di una soluzione glutinosa idonea all'incollaggio degli stessi, come prova dell'avvenuto pagamento della tariffa postale<ref>{{cita web | url = http://books.google.it/books?id=uFIEAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=Post+Office+Reform:+its+Importance+and+Practicability&source=bl&ots=-BzXKD07y1&sig=_8NvQml8hrIBBBegOMVA1gD1cXc&hl=it&ei=2ZMBTJb2MYmEmgPkwfiMDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CCQQ6AEwAg#v=onepage&q&f=false | titolo = Post Office Reform: its Importance and Practicability - Google Libri |accesso=29 maggio 2010}} pag. 29</ref>.
[[File:Penny black.jpg|thumb|left|Il ''penny black'' emesso il 6 maggio 1840 fu il primo francobollo della storia]]
Nel settembre del 1839 venne bandito un concorso pubblico, che invitava la popolazione a proporre delle idee sulla forma che il neonato francobollo avrebbe dovuto assumere. Giunsero in commissione 2700 proposte che si disputavano un premio di 600 sterline<ref>[[#EnciclopedFil|Enciclopedia dei Francobolli]], p. 8, il favoloso Numero Uno</ref>. Tutti i bozzetti furono esposti in una sala di [[Buckingham Palace]] e sottoposti all'attenzione dei responsabili delle poste inglesi. Nessuna ebbe però il favore del riformatore: Hill decise quindi che si sarebbe occupato personalmente dell'ideazione del francobollo assieme al suo staff. Come soggetto fu scelto il profilo della [[Regina Vittoria]], tratto da una medaglia coniata alcuni anni prima, mentre per evitare contraffazioni la testa fu stampata su un fondo cesellato costituito da losanghe molto fitte. Il 10 gennaio [[1840]] venne introdotta la tariffa uniforme<ref>{{cita web | url = http://www.imagesoftheworld.org/stamps/rowlandhill.htm | titolo = Rowland Hill (1795-1879) - Post Office Reform: its Importance and Practicability | accesso = 29 maggio 2010 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100304144934/http://imagesoftheworld.org/stamps/rowlandhill.htm | dataarchivio = 4 marzo 2010 }}</ref>, ed il 6 maggio 1840 entrò in vigore il primo francobollo del mondo, che passò poi alla storia come ''[[Penny Black]]''<ref>{{cita web | url = http://postalheritage.org.uk/learning/teachers/freeresources/pennyblack/history/thepennyblack/ | titolo = The British Postal Museum & Archive - The Penny Black | accesso = 4 ottobre 2009 | urlmorto = sì }}</ref>. A quel tempo il francobollo veniva stampato in righe di 12 esemplari, ognuno dei quali valeva uno scellino. Di conseguenza a ogni riga corrispondeva il valore di 12 pence e, con 20 righe per foglio, il valore dello stesso equivaleva ad una [[Sterlina britannica|sterlina]] (240 pence)<ref>{{cita web | url = http://postalheritage.org.uk/learning/teachers/freeresources/pennyblack/history/thepennyblack/ | titolo = The British Postal Museum & Archive - The Penny Black | accesso = 10 ottobre 2009 | urlmorto = sì }} "On a sheet of stamps, there were 12 stamps to a row (the number of pennies to a shilling). There were 20 rows on each sheet (the number of shillings in a pound). Each sheet of Penny Blacks was worth one pound."</ref>. Otto anni dopo, nel [[1848]], l'ingegnere Henry Archer inventò la perforazione meccanica del francobollo, completando così la genesi del francobollo dentellato così come è noto oggi.
{{Vedi anche|Storia postale del Regno Unito}}
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In Francia apparvero nel 1923 e la pubblicità era apposta su apposite bandelle dentellate che potevano essere staccate dal resto del francobollo<ref>Timbres de France, Yvert & Tellier, Tome 1, 2006, pag 679, ISBN 978-2-86814-149-1</ref>. L'iniziativa non incontrò il favore dell'opinione pubblica che non ammetteva come un organo rappresentativo della nazione potesse associarsi alla vendita di spazi pubblicitari e dopo qualche emissione il progetto fu abbandonato. Attualmente, esistono però riflessioni in merito sull'uso di fatto dei commemorativi come pubblicità nascosta<ref>{{cita web | url = http://www.maphilatelie.com/general/espace_publicitaire.html | titolo = Timbre is money - Espace publicitaire à vendre ? | accesso = 1º giugno 2010 }}</ref>.
In Italia i francobolli pubblicitari furono autorizzati dal ministero delle Poste nel 1924 dopo l'emanazione del Regio Decreto num. 356 del 08/02/1923<ref>{{ cita web | url = http://www.lafilatelia.it/index.php/italia/56-approfondimenti-regno/171-50c-de-montel.html | titolo = 50c. De Montel - Filatelia e Francobolli | accesso = 29 maggio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100622045754/http://www.lafilatelia.it/index.php/italia/56-approfondimenti-regno/171-50c-de-montel.html | dataarchivio = 22 giugno 2010 | urlmorto = sì }}</ref>, il quale stabiliva che le appendici pubblicitarie avrebbero dovuto essere separabili dai francobolli mediante perforazione. Questo punto non fu messo in atto. Gli inserzionisti avrebbero dovuto pagare ogni 5 lire per 1000 esemplari ed era obbligatorio impegnarsi per un quantitativo minimo di 100 000 esemplari. I primi francobolli uscirono nel novembre del 1924<ref>[[#ManualeFil|Manuale della Filatelia]], p. 234</ref>. La concessione fu abrogata il 7 luglio 1925 e dopo quella data i francobolli restarono in corso fino ad esaurimento. Questo tipo di francobollo era riservato solo alla corrispondenza diretta all'interno del territorio nazionale.
Nel 1939 anche [[Cuba]] si dotò di francobolli pubblicitari con l'intento di propagandare il tabacco dell'Avana e nel 1940 [[El Salvador]] fece lo stesso per il caffè apponendo la scritta "El cafè de El Salvador es el mejor del mundo" su alcuni valori.
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== Francobolli personalizzati ==
Da qualche tempo, diverse amministrazioni postali, tra le quali [[Austria]], [[Nuova Zelanda]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], hanno reso possibile la creazione di francobolli personalizzabili, sia tramite una stampa che attraverso il disegno diretto sul francobollo, dentellato e con valore e nome dell'amministrazione postale emittente<ref>{{cita web | url = http://www.cifr.it/forum28.html | titolo = IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 28 | accesso = 14 ottobre 2009 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100223064110/http://www.cifr.it/forum28.html | dataarchivio = 23 febbraio 2010 }}</ref><ref>{{cita web | url = http://www.personal.psu.edu/staff/c/r/crr2/turtstmp/current/personal.html | titolo = Personal Stamps |accesso=14 ottobre 2009 }}</ref><ref>{{cita web | url = http://www.usps.com/postagesolutions/customizedpostage.htm | titolo = Customized Postage | accesso = 14 ottobre 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20091006030310/http://www.usps.com/postagesolutions/customizedpostage.htm | dataarchivio = 6 ottobre 2009 | urlmorto = sì }}</ref>.
Le poste tedesche, Deutsche Post, hanno creato un nuovo servizio di affrancatura online, denominato ''Internetmarke''. Questo consente agli utenti di stampare, usando il proprio computer e la propria stampante, dei francobolli personalizzati corredati da immagini a colori accedendo al sito dell'azienda postale<ref>{{cita web | url = http://www.philweb.it/deutsche_post_francobolli_personalizzati_via_internet-st1413.html | titolo = Deutsche Post: francobolli personalizzati via Internet | accesso = 14 ottobre 2009 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100121021017/http://www.philweb.it/deutsche_post_francobolli_personalizzati_via_internet-st1413.html | dataarchivio = 21 gennaio 2010 }}</ref>.
Diverso è invece l'obiettivo degli [[artistamp]], dall'inglese ''artist + stamp'' cioè ''francobollo d'artista'', composizioni grafiche che ricordano, imitano, reinterpretano o deridono – in effigie – le affrancature emesse dai Servizi postali delle nazioni<ref>{{cita web | url = http://www.dragonflydream.com/Artistamps.html | titolo = Artistamps you ask? | data = URL consultato in data 15 feb 2010 | accesso = 15 febbraio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100224063708/http://www.dragonflydream.com/Artistamps.html | dataarchivio = 24 febbraio 2010 | urlmorto = sì }}</ref>, ma non sono in alcun modo dei francobolli. Queste vignette possono anche essere create in pura forma digitale, o su materiali poveri, ed accompagnano i francobolli autentici nelle affrancature necessarie a far viaggiare la composizione.
== Procedure di emissione ==
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