Urbanistica di Ferrara: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
La città medioevale: sostituisco immagine
Ferrara nell'Ottocento: sostituisco immagine
Riga 60:
 
==Ferrara nell'Ottocento==
[[Immagine:Ferrara Porta Paola101FerraraPtaPaola.JPG|thumb|Porta Paola]]
Dopo decenni di progressiva e lenta decadenza, in seguito alla cacciata degli [[este]]nsi che avevano dovuto abbandonare la città allo [[Stato Pontificio]], [[Ferrara]] riacquistò in parte nuova vitalità grazie al recupero di alcune aree della città.
A partire dal [[1807]] venne realizzato un progetto che prevedeva l'istituzione in città delle cosiddette ''barriere'', ovvero entrate monumentali con la funzione, grazie anche all'utilizzo di grandi cancelli, di un maggior controllo sull'ingresso nel centro abitato, fondendosi con la cinta muraraia preesistente. Il luogo individuato per tale opera fu in corrispondenza della Porta a Po, oramai non più esistente. Le ''Barriere di Porta Po'' furono poste al confine con ''Corso Porta Po'' e con l'attuale [[Viale Cavour]], ovvero la prosecuzione del [[Corso della Giovecca]]. Dalle barriere dipartivano tre vie, la prima, sulla sinistra, costeggiava le [[Mura di Ferrara|mura]] dall'interno, la seconda proseguiva invece al di fuori di esse mentre la terza andava ad unirsi all'antica via che conduceva in direzione di [[Modena]].