Glenn Miller: differenze tra le versioni
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Miller scomparve improvvisamente il 15 dicembre [[1944]], mentre sorvolava [[la Manica]] a bordo di un [[aereo]] militare per raggiungere [[Parigi]], dove la sua orchestra avrebbe dovuto suonare per i soldati che avevano da poco liberato la capitale francese. Il suo corpo non fu mai recuperato. Come disperso in guerra, nell'aprile del [[1992]] gli fu dedicata una lapide nel [[Cimitero nazionale di Arlington]].
A causa della sparizione del corpo e delle reticenze dell'esercito e dell'aviazione statunitensi ci sono molte tesi sulla sua morte; tra le tante non ufficiali viene ipotizzato che Miller giunse a Parigi ma venne catturato dall'Obersturmbannführer delle SS [[Otto Skorzeny]] che voleva sfruttarlo per raggiungere il generale [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] e rapirlo (o ucciderlo) in un raid da svolgersi nel Natale del 1944;<ref name=lee>{{Cita libro|cognome=Lee|nome=Martin A.|titolo=The Beast Reawakens: Fascism's Resurgence from Hitler's Spymasters to Today's Neo-Nazi Groups and Right-Wing Extremists|editore=Taylor & Francis|anno=1999|p=32|isbn=0-415-92546-0}}</ref> Miller a sua volta faceva parte, insieme al maggiore [[David Niven]], di un'operazione segreta per negoziare l'armistizio degli ufficiali nazisti e potrebbe essere stato torturato e ucciso anche per quello.<ref name="Downs">{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/22/ultima-verita-su-glenn-miller-mori.html/|titolo=L'ultima verità su Glenn Miller morì per salvare Eisenhower|sito=la Repubblica.it|accesso=12 gennaio 2018}}</ref><ref name="Skorzeny">{{cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2009/07/22/AMPqYplC-nazisti_boicottare_ucciso.shtml/|titolo=Glenn Miller ucciso dai nazisti per boicottare la pace|sito=Il Secolo XIX|accesso=12 gennaio 2018|urlmorto=sì}}</ref>
A favore della tesi ufficiale va considerata la testimonianza dell'equipaggio di un [[bombardiere]] che rientrava in [[Inghilterra]] il giorno in cui Miller si stava recando a Parigi. Il bombardiere aveva abbandonato la sua missione e, secondo la procedura standard, doveva scaricare le bombe inutilizzate in una zona specifica della Manica durante il volo di ritorno. Uno dei membri dell'equipaggio affermò di aver visto un ''[[Noorduyn Norseman|Norseman]]'' volare al di sotto dei bombardieri durante lo sganciamento. Anche l'aereo di Miller era un ''Norseman'' e una deviazione di poche miglia dalla rotta stabilita lo avrebbe portato effettivamente sotto i bombardieri in rientro. Una delle ipotesi più credibili sembra essere quella che Miller sia rimasto vittima in volo del fuoco amico britannico durante un'incursione aerea contro i tedeschi.<ref>Vittorio Castelli, "Svelato il mistero della morte di Glenn Miller", ''Storia Illustrata'', gennaio 1997</ref>
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