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|[[File:Portici palazzo comunale Clusone 09.jpg|150px]] || [[Palazzo comunale (Clusone)|Palazzo comunale]] || Il Palazzo Comunale, iniziato nel [[XIII secolo]] e via via ampliato e rimaneggiato, sorge su sei massicce arcate (la più antica è quella che appoggia sulla torre dell’'[[Orologio planetario Fanzago|Orologio]]). Sulla facciata sono visibili i resti delle finestre ad [[Arco a sesto acuto|arco acuto]], risalenti al [[XV secolo|Quattrocento]] e distrutte dalla ristrutturazione di inizio [[XIX secolo|Ottocento]], che ha stravolto l’aspetto [[Medioevo|medioevale]] dell’edificio. I restauri eseguiti nel [[1974]] hanno riportato alla luce scritte in [[Scrittura gotica|caratteri gotici]] e numerosi affreschi, quasi tutti raffiguranti gli stemmi dei podestà veneti che governarono [[Clusone]].
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|[[File:Piazza dell'orologio - panoramio - Emanuela Meme Giudic….jpg|150px]] || Portico del lino || Di fronte al [[Palazzo comunale (Clusone)|Palazzo comunale]], sul lato sud della piazza, si trova un altro portico, conosciuto come il ''portico del lino'', perché qui si teneva il mercato del [[Lino (fibra)|lino]]. Dei quattro [[Capitello|capitelli]] che lo sorreggono, due sono scolpiti. In uno si osserva un cane, un coniglio e una mano; nell’altro una torre, due vipere che s’incrociano e la data del [[1567]]. Sulla facciata uno stemma raffigurante nella parte inferiore un castello merlato con due torri e nella parte superiore un’aquila ad ali spiegate, porta la data del 22 aprile [[1763]] e la dicitura: ''Arma del Sig. Capo Rinaldi''. Non si tratta dello stemma di un guerriero, come potrebbero far supporre i trofei d’armi che incorniciano lo [[Scudo (araldica)|scudo]], né del capo degli sbirri, come si è ipotizzato. Era invece il capo di una ''chiodera'', l’[[opificio]] dove si stiravano e si rifinivano le pezze quando a Clusone fioriva l’arte del [[Panno|pannolana]]. Era inoltre macellaio e sublocatore del dazio delle carni per la [[Val seriana|Valle Seriana Superiore]] e la sua macelleria con tanto di
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|[[File:Palazzo comunale piazza dell'orologio.jpg|150px]] || Piazza Sant’Andrea || Attigua a Piazza Orologio, si trova Piazza Sant’Andrea, su cui prospetta il lato est del [[Palazzo
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| || Altri edifici medioevali || Nelle due piazze rimangono testimonianze medioevali: proprio di fronte
▲Nelle due piazze rimangono testimonianze medioevali: proprio di fronte all’Orologio Fanzago, una bottega, preceduta da un piccolo porticato a colonne; una casa, al civico 5 di Piazza Sant’Andrea, di cui un restauro ha rimesso in luce gli archi di ingresso; due case torri, una quasi completamente rifatta, ma la cui struttura è sostanzialmente inalterata, almeno nella parte inferiore (numeri civici 52-58 ); l’altra all’inizio di via Ruggero Viti, su cui si possono osservare ancora frammenti di affreschi, le pietre angolari e, su lato sud, una feritoia a circa un metro e mezzo dal suolo , ora rialzato rispetto al piano medioevale.
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