Isabella di Castiglia: differenze tra le versioni

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m Trastamara è il nome della dinastia di suo marito Ferdinando. Sono i loro figli che sono definiti "di Castiglia e/o Trastamara". Lei proprio no
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| consortedi = [[Ferdinando II d'Aragona]]
| figli = [[Isabella di Trastamara|Isabella]]<br />[[Giovanni di Trastamara|Giovanni]]<br />[[Giovanna di Castiglia|Giovanna]]<br />[[Maria di Trastámara (1482-1517)|Maria]]<br />[[Caterina d'Aragona|Caterina]]
| religione = [[Cattolicesimo|cattolica romana]]
| firma = Isabella I of Castile Signature.svg
|}}
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|GiornoMeseMorte = 26 novembre
|AnnoMorte = 1504
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stata [[Regno di Castiglia e León|regina di Castiglia e León]] dal [[1474]] al [[1504]], [[Sovrani d'Aragona|regina consorte di Aragona]], [[Napoli]], [[Sicilia]], [[Valencia]], [[Sardegna]], [[Maiorca]] e titolare di [[Corsica]], [[contea di Barcellona|contessa consorte di Barcellona]] e delle contee catalane dal [[1479]] al [[1504]]
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Per sottrarre il nuovo regno al [[feudalesimo]] arcaico che ancora vi dominava e consolidare la monarchia nel senso [[Assolutismo monarchico|assolutista]] per [[Diritto divino dei re|diritto divino]]<ref>{{cita web|url=http://schools.cbe.ab.ca/b690/Curriculum/socialstudies/ourworldview-8/ss_ourwvs8/Attachments/a_student_text/SS8SB279.pdf|titolo=How Did the Political and Economic Systems of the Spanish Reflect Their Worldview?|accesso=10 aprile 2018|lingua=en}}</ref>, che già aveva mostrato la propria forza in [[Francia]] con [[Filippo IV di Francia|Filippo il Bello]] e poi con i [[Valois]], i nuovi sovrani provvidero a riformare i rapporti con la nobiltà e il clero; lo strumento principale e più innovativo a questo scopo furono le ''Cortes'', sorta di parlamenti nei quali erano rappresentati i nobili, il clero ed alcune città, che potevano proporre ai sovrani nuove leggi - la cui approvazione rimaneva comunque esclusivo diritto reale.
 
Ma lo strumento principale di consolidamento del nuovo regno assolutista fu la [[religione cattolica]], di cui i nuovi re di Castiglia e Aragona ben conoscevano la forza di coesione e la potenza di ''[[instrumentum regni]]'': nonostante le resistenze del papato, l'[[Inquisizione spagnola|Inquisizione]] e il clero furono posti dal [[1478]] sotto la giurisdizione reale (si evitava così che gran parte delle rendite del clero finissero a Roma e le si tratteneva a [[Toledo]], la capitale del regno)<ref>La capitale sarà trasferita a [[Madrid]] nella seconda metà del secolo XVI.</ref>.
 
Nel [[1480]], Isabella introdusse in Castiglia l'[[Inquisizione spagnola|Inquisizione]]<ref>Una bolla che autorizzava la nomina di inquisitori nei domini spagnoli fu promulgata da [[papa Sisto IV]], nel [[1478]].</ref> e quattro anni dopo Ferdinando ne consentì l'operato anche in Aragona<ref>Anche se in Aragona vigeva dal [[1249]], ma non era più praticata.</ref>.