Isabella di Castiglia: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 108:
Inoltre Ferdinando stabilì il principio della conformità religiosa, per cui fu attuata l'espulsione degli ebrei con decreto del 31 marzo del [[1492]],<ref>A seguito del bando dei giudei [[castiglia]]ni, il re del Portogallo Giovanni II permise a circa 90.000 di loro di entrare nel suo regno e, dietro il pagamento di una tassa di otto cruzados pro capite, avevano diritto di soggiornarvi otto mesi.</ref> cioè quelli che non accettavano di convertirsi al cristianesimo o salvo battesimo (''salvo bautismo'') e la conversione forzosa degli abitanti del regno di [[Granada]], nel [[1503]], ai quali però la regina Isabella aveva garantito il diritto alla libertà religiosa al momento della capitolazione del reame musulmano.
[[File:Double excelente 773942.jpg|
L'azione della Santa Inquisizione era diretta in particolar modo contro i ''[[Moriscos (Iberia)|Moriscos]]'' e i [[Marrano|marrani]], rispettivamente i musulmani e gli ebrei falsamente convertiti al cristianesimo. Ciò portò alla dispersione degli ebrei [[sefarditi]] soprattutto nel bacino del Mediterraneo, in particolar modo nei territori dell'[[Impero Ottomano]], dove trovarono una maggiore tolleranza religiosa. Molti continuavano a professare segretamente la loro religione, pur essendosi convertiti. Chi veniva scoperto era bruciato vivo sul rogo e i suoi beni erano confiscati dalla Corona, pratica che divenne piuttosto diffusa per finanziare le casse del regno. Gli ebrei convertiti inoltre subivano in ogni caso discriminazioni sociali ed economiche: erano loro vietati particolari mestieri, venivano additati come [[marranos]], in lingua spagnola ''maiali'', e spesso si arrivò a segregarli in determinati quartieri-[[ghetto]] delle città, chiamati ''Juderias''.<ref>Belenguer, p. 128</ref>
|