Gromo: differenze tra le versioni

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L'antichità e il medioevo: aggiungo questa parte perchè difficile avere conferma di quanto scritto.
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Bollettino annuale della Civica Biblioteca Angelo Mai di Bergamo|anno=2009-2010|p=6|citazione=“ibi ubi solita fieri contio in publica contione”|accesso=27 novembre 2016}}</ref>.
 
La storia di Gromo è legata a quella della bergamasca e dell'alta valle. Dopo la [[Pace di Costanza]] del [[1183]], la valle fu donata da ''Arnolfo conte d'Austria'' a ''Pantaleone Burgente'', che promettendo il mantenimento dei privilegi ottenne il giuramento di fedeltà dei cittadini. Nel 1252 gli succedette il nipote ''conte Antonio Patavino'' che però concesse al genero Alessandro Ferrarense il governo sul territorio e che giurò di mantenere i diritti e privilegi. Mallevadore al Ferrarense fu ''Bono Buccelleni'' che ottenne per questo incarico il possesso della Pretura<ref>{{cita libro|titolo=Memoria storica intorno alla val Seriana|autore=Pietro Antonio Brasi|anno=1823}}</ref><ref>Il testo di Antonio Brasi del 1823 riporta la storia dell'alta valle, a cui è legata la storia di Gromo, ma questa parte non ha riscontro da altre fonti certoecerte.</ref>
 
Con atto ufficiale del 12 febbraio [[1267]]<ref>{{cita testo |autore=Gabriele Nobili|titolo=Statuerent Quod Comune ed Gromo et Omnes Hatantes Sint Burgum Et Burgienses|ISBN=88-89393-03-3}}</ref> Gromo conquistò la sua autonomia diventando borgo, mantenendo i diritti sulla vendita dei metalli, nonché l'esenzione di ogni [[tributo]] trasformando il suo stato di ''comunia vicinorum e universitates vicinorum'' in ''burgus''.<br/>