Democrazia dei soviet: differenze tra le versioni

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{{S|comunismo}}
La '''democrazia dei consiglisoviet''', ochiamata anche '''democrazia dei sovietconsigli''' o '''democrazia consiliare''', è una forma di [[democrazia diretta]], inizialmente presente nella fase pre-[[Leninismo|leninista]] dell'[[URSS]], in cui la popolazione si organizzavaorganizza in consigli municipali autogestiti, in [[Lingua russa|russo]] chiamati ''[[soviet]]'', strutturalmente organizzati su principi [[Federalismo|federativi]] e dotati sia del potere legislativo sia di quelli esecutivo e giudiziario, in cui, eventualiper funzionariil oregolare delegatiadempimento di talimansioni amministrative e/o di mera rappresentanza in seno ai disparati consigli, venivanovengono nominati tramitefunzionari pubblici vincolati da una forma di [[mandato imperativo]], ovvero strettamente legatisottoposti a procedure e codici di condotta definitidemocraticamente edstabiliti insindacabiliin assemblea e, su diretta proposta di ognuno dei costituenti, revocabili dalle loro cariche in qualsiasiqualunque momento.
 
Ci sono stati altre esperienze di questo genere, che non sono tuttavia giunti "a compimento", come nell'esperienza dell'[[Machnovščina|Ucraina Libertaria]] o nel corso dei [[Biennio rosso in Europa|Bienni Rossi]], e ancora oggi la democrazia dei consigli viene rivendicata da alcune aree politiche, come quelle che si rifanno al [[marxismo]] [[Operaismo|operaista]] e,almeno più in partegenerale, all'area del cosidetto [[Sinistra comunista|comunismo di sinistra]], oltre che da vari movimenti di protesta (come nel caso delle [[FaSinPat|Fabbriche Senza Padrone]]).
 
== Voci correlate ==